Recensione Fiido D11: è bella e leggera, ma raggiunge davvero i 100 km di autonomia?

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Telaio in lega d’alluminio, motore da 250w, poco meno di 13 kg di peso ed un’autonomia che, sulla carta, è in grado di garantire ben 100 km di percorrenza con una sola ricarica della batteria. Sono questi i punti forti della Fiido D11, la nuova bici elettrica dell’ormai famosissima azienda cinese che, in un certo senso, stravolge la linea di design dei modelli precedenti, come la Fiido M1 e la Fiido D4s, ed introduce un design totalmente rivoluzionato, migliorato (finalmente) anche nel cable management, ed una sella decisamente molto particolare nella quale è stato inserito il pacco batteria da 11.6 Ah.

Ma qual’è il vantaggio di questa scelta? E, soprattutto, la nuova Fiido D11 è realmente in grado di garantire 100 km di autonomia con un’unica carica? Come sempre la realtà dei fatti è molto diversa rispetto alle premesse dell’azienda, ma andiamo con ordine.

Recensione Fiido D11, la bici elettrica cinese che pesa 13 kg ed ha 100 km di autonomia

Contenuto della confezione e montaggio

In effetti, rispetto a quelle degli altri modelli prodotti dall’azienda, la confezione della Fiido D11 è leggermente più compatta nonostante la bici elettrica cinese arrivi sostanzialmente già assemblata: sarà necessario esclusivamente montare i pedali in acciaio e inserire il sellino con la batteria. Si tratta di operazioni per niente complicate, che tutti saranno in grado di fare, anche grazie al kit di chiavi incluso.

Oltre alla bici e ai due componenti da montare, nella confezione esce anche un caricabatterie con presa italiana, che andrà collegato direttamente al sellino e che dispone di cavi sufficientemente lunghi per garantire una ricarica comoda e priva di limitazioni.

Scheda tecnica – Fiido D11

  • Potenza motore: 250W;
  • Velocità massima: 25 km/h;
  • Batteria: rimovibile da 36 V 11 Ah;
  • Pneumatici: 20 x 1.75 pollici;
  • Tre modalità di guida;
  • Cambio Shimano a 7 rapporti;
  • Corona a 52 denti;
  • Luce anteriore LED;
  • Telaio lega d’alluminio;
  • Peso bici 18.5 kg;
  • Freno a disco anteriore/posteriore;
  • Dimensioni da aperta: 148 x 57 x 110 cm;
  • Dimensioni da chiusa:  84 x 40 x 59 cm.

Design e materiali di costruzione

Chiunque conosca le bici elettriche prodotte da Fiido, noterà nella D11 un netto cambiamento sia in termini di design e in termini di cable management. Il design è minimal, il corpo è pieghevole con il tipico meccanismo dell’azienda, ed anche se il manubrio si può ripiegare con un nuovo e comodissimo meccanismo, purtroppo non possiamo dire lo stesso per i pedali che non sono pieghevoli. Manca inoltre un qualsivoglia supporto sul quale appoggiare la bici quando piegata che, certo, avrebbe decisamente appesantito il design, ma che trovo personalmente molto comodo e del quale ho subito sentito la mancanza nella Fiido D11.

Grazie al ridottissimo peso di 12,9 Kg, è chiaro che la Fiido D11 sia una bici elettrica che punta al massimo della portabilità e seppure, da chiusa, non sia di dimensioni ridottissime, portarla con sé o riporla nel bagagliaio dell’auto è veramente un gioco da ragazzi. Decisamente migliorato il cable management: a differenza degli altri modelli dell’azienda, in cui i cavi erano esterni, nella Fiido D11 tutta la cavistica passa all’interno del telaio ed è protetta, in fase di apertura e chiusura della bici, da un nuovo meccanismo a molla posizionato nel montante centrale. L’idea è ottima, e il risultato visivo è notevole, l’unico mio dubbio riguarda la durabilità nel tempo: insomma, qualora si dovesse verificare un malfunzionamento, la prima cosa che controllerei è proprio questo particolare.

E poi c’è il sellino, che include il pacco batteria, che è estraibile ed ha un’altezza massima decisamente esagerata. E a prescindere dal fatto che molto probabilmente non esisterà essere umano che guiderà la Fiido D11 con la sella alla massima altezza (anche perché il manubrio non si può regolare in altezza), la possibilità di poter estrarla e portarla con sé quando non si utilizza la bici, ha un duplice vantaggio: prima di tutto, la ricarica della batteria è più semplice e meno ingombrante, e poi quando non si utilizza la bici e magari la si lega per strada, si potranno portare con sé i due componenti che più sono soggetti a furti. Ottima idea.

La sella include inoltre un tasto di accensione, con il quale si potrà dare o togliere l’alimentazione all’intero sistema, e lo stop posteriore a LED che lampeggerà costantemente e in maniera fissa in caso di frenata, ma che non è collegato al sistema di accensione dei fari nel computer di bordo.

E proprio per quanto riguarda il computer di bordo, si tratta del tipico sistema di Fiido ed è praticamente identico a quello che abbiamo già visto sugli altri modelli. Il display è retroilluminato è piuttosto visibile anche in condizioni di luce diretta, permette l’accensione e lo spegnimento dei fari LED e la gestione delle tre diverse modalità di assistenza alla pedalata che portano rispettivamente a 10Km/h, 15 Km/h e 25 Km/h.

Il freno a disco è doppio, le ruote sono da 20 pollici ma utilizzano dei pneumatici forse troppo sottili per i miei gusti, da 1.75 pollici di spessore, ma che hanno un senso: in questo modo non solo diminuisce l’attrito con la strada ed aumenta l’autonomia, ma viene ridotto sostanzialmente il peso della bicicletta elettrica.

Motore e cambio

il piccolissimo motore da 250w è stato posizionato nella ruota posteriore. Date le dimensioni non è chiaramente un motore ad hub, cioè non utilizza magneti ma degli ingranaggi, il che aumenta la rumorosità e la coppia, ma riduce la velocità massima che arriva comunque a 25 Km/h. E questo anche grazie alla batteria da 36V e 11 Ah che è integrata nel sellino, e che in effetti è in grado di garantire una buona accelerazione anche in salita e di gestire in maniera onesta anche le strade molto ripide: in una delle salite di Avellino, sulle quali testo spesso queste biciclette elettriche, la Fiido D11 è riuscita ad arrivare a 12 Km/h in modalità full electric, il che non è niente male considerando il mio peso e la pendenza molto marcata, ma è chiaro che si tratta di un modello adatto ad affrontare esclusivamente piccole pendenze.

Veloce e preciso anche il cambio Shimano, che è molto diverso da quello visto nelle altre bici elettriche, è di alta qualità (così come la catena) cinesi e che permette la gestione dei 7 rapporti tramite un sistema a leva posto sul lato destro del manubrio, subito sotto l’acceleratore per guidare la bici in modalità full electric che, ricordiamolo, in Italia non si può utilizzare. La leva dell’acceleratore inoltre, si può utilizzare anche come cruise control: tenendola fissa su una velocità per circa 10 secondi, si potrà lasciare e il motore continuerà a spingere, per disattivarlo basterà premere nuovamente sulla leva dell’acceleratore o la leva del freno.

Batteria e autonomia – Fiido D11

La batteria della Fiido D11 è al litio e, secondo l’azienda, dovrebbe permettere di percorrere circa 100 km con la minima assistenza alla pedalata e circa 500 cicli di carica. Personalmente però, i risultati ottenuti nei miei test sono diversi. In modalità full-electric sono riuscito ad arrivare a circa 25 Km con una sola carica utilizzando la massima velocità, e circa 45 Km utilizzando la modalità 1. Il che non è affatto male, soprattutto perché in modalità pedalata assistita la distanza massima che ho percorso con un’unica carica è stata di 82 Km.

La prova su strada

La Fiido D11 è una bici elettrica non solo bella da vedere, ma anche molto bella da guidare. A patto però che la si utilizzi perlopiù in città e su fondi stradali uniformi, e i motivi sono due: prima di tutto, i pneumatici da 20” sono troppo sottili da poter essere utilizzati con comodità su fondi tipo pavé e temono le buche, il sellino poi non integra alcun sistema di ammortizzazione, e sia i fossi che le “botte” derivanti dal un fondo stradale poco uniforme si sentono tutte.

Tutto sommato però, e tenendo sempre a mente che si tratta di una bicicletta elettrica da città, la Fiido D11 è decisamente comoda da guidare, anche e soprattutto grazie al telaio in lega d’alluminio estremamente leggero, che la rende molto maneggevole, la qualità del cambio e della catena, superiore rispetto alla stragrande maggioranza delle bici elettriche cinesi, e l’ottimo sistema frenante a doppio disco che è in grado di bloccare le ruote in maniera stabile e veloce.

Prezzo in Italia e conclusioni – Fiido D11

Il prezzo di vendita della Fiido D11 è di 1104,99 euro, ma con il nostro coupon (che trovate in basso) scende a 859,90 euro. Insomma, dato il costo è chiaro che si tratta di una bici elettrica cinese che potremmo definire premium, con la quale però la cifra da sborsare per portarsela a casa è giustificata non solo dalle innovazioni che introduce, ma anche dall’ottima qualità del sistema frenante e del cambio, e dalla ottima coppia del motore.

Non è di certo una bici elettrica perfetta e penso che sia arrivata l’ora per Fiido di trovare un’alternativa all display del computer di bordo che sì, si vede, ma in condizioni di luce diretta potrebbe fare di meglio, ma i compromessi che la Fiido D11 porta con sé sono più che giustificati dalla comodità di avere una bicicletta a pedalata assistita molto leggera, con una potenza ben bilanciata, una buona autonomia e che è tanto comoda da guidare in città quanto bella da vedere.

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