Sono un patito di audio, surround e tutto ciò che ruota attorno a questo mondo: ho 26 anni al momento in cui scrivo questo pezzo, e riflettevo sul fatto che circa 10 anni fa, quando smanettavo con i primi impianti audio e le soundbar non erano neanche lontanamente in programma, per portarsi a casa un buon impianto audio in grado di assiccurare una buona fedeltà occorreva spendere almeno cinquecento euro, tra amplificatori, casse passive e cablaggi vari.
Dopo un po’ sono usciti sul mercato dei sistemi preamplificati che consentivano di ridurre nettamente la spesa per quegli utenti non poi così esigenti; tutto ciò per dirvi che oggi il mercato è totalmente cambiato, ed in dimensioni come quelle di questa soundbar Hisense HS-218 si riesce ad eguagliare, e superare, impianti ben più mastodontici e costosi.
Indice
Recensione Soundbar Hisense HS-218
Contenuto della Confezione
La confezione in cui la soundbar di Hisense vi arriverà è piuttosto importante, diciamocelo chiaramente, ma poi il contenuto al suo interno è tutto condensato in una sola zona, lasciando lo spazio per un buon imballaggio con tanti cartoni e pluriball, forse non necessari. Tuttavia all’interno della confezione troviamo:
- Hisense HS-218
- 2 cavi di alimentazione (uno per la soundbar e uno per il subwoofer)
- Kit di fissaggio a parete per la soundbar
- Telecomando infrarossi (include le batterie AAA)
- Cavo HDMI ARC
- Manuali di istruzioni e garanzia
Design e Materiali
Se avete letto la mia recensione qualche mese fa della più economica soundbar di Hisense, il cui nome è HS-214, allora il design di questa HS-218 non vi risulterà totalmente nuovo: ma come dissi in quella review, cosa possiamo aspettarci da una soundbar? I design sono pressochè identici tra i vari produttori e differiscono solo per pochissimi dettagli.
La Hisense HS-218 si colloca un gradino più in alto, e senza dubbio la si può collocare nella fascia media delle soundbar, non solo per il suo prezzo ma anche per le sue specifiche: le dimensioni della soundbari sono pari a 96cm di larghezza, per 5.8cm di profondità e 8.2cm di altezza, pesa circa 2kg. Per intenderci, una soundbar di queste dimensioni “veste” alla perfezione con una TV con dimensione compresa tra i 43 e i 49″, altrimenti con TV più grandi la soundbar risulterà più “stretta” e viceversa con TV più piccole.
A differenza del modello precedente, questa HS-218 presenta delle finiture più semplici ma è evidente il salto di qualità sul fronte dei materiali e dell’assemblaggio; la scocca è realizzata interamente in plastica mentre la griglietta frontale è realizzata in alluminio e verniciata di nero. Sotto la griglietta, inoltre, si nasconde un piccolo display centrale insieme al led di stato: qui viene visualizzata la sorgente in uso ed il volume di riproduzione, ma eventualmente se volete tramite il telecomando si può scegliere di ridurre la luminosità dello schermo fino a spegnerlo.
I tasti per il controllo della soundbar, quali accensione, regolazione del volume e selezione della sorgente, sono posti sulla parte laterale destra, sono realizzati in rilievo e protetti da una finitura gommata al tatto.
Il subwoofer è realizzato, come da tradizione, in legno; il woofer è posto sul lato e possiede un diametro da 6.5″ oltre che una potenza pari a 80W, mentre frontalmente c’è il solito bass Reflex per consentire una migliore risonanza delle frequenze basse; il subwoofer possiede dimensioni pari a 17 x 34 x 31 cm, è piuttosto compatto e sopratutto è wireless. Per l’accoppiamento alla soundbar, infatti, c’è un solo pulsante che effettua un pairing automatico quando si avvia l’impianto per la prima volta; ovviamente è richiesta una presa di corrente per l’alimentazione, ma il fatto che sia wireless rende molto più versatile il posizionamento nella nostra casa.
Connettività
Sul fronte connettività la soundbar di Hisense è decisamente versatile e ricca di ingressi: ciò non può che essere una nota positiva perchè qualsiasi televisore abbiate, moderno o meno che sia, potrete collegarlo senza problemi vista la presenza di tutti gli standard necessari.
Hisense HS-218, infatti, possiede un ingresso AUX, una porta USB, una porta HDMI ARC (utile per collegare anche, ad esempio, un lettore BluRay), uscita coassiale, una porta ottica per i televisori più moderni ed ovviamente il Bluetooth 4.2 per collegarsi automaticamente e senza fili con smartphone, notebook ed anche televisori quando possibile.
Rimane la scelta intelligente del posizionamento riservato ai vari ingressi: tutti quanti sono posizionati in un incavo che permette di collegare tutti i cavi senza problemi, ad eccezione della presa per l’alimentazione che però, a sua discolpa, viene fornita con un cavo angolare e, di conseguenza, non è minimamente di intralcio anche lui.
Qualità audio ed Esperienza d’uso
Ma passiamo, ragazzi, alla parte più divertente in assoluto di questa soundbar: la qualità audio è da urlo, e non lo dico perchè spero che Hisense mi regali questa soundbar, ormai su questo ci ho perso le speranze! 🙁
Battute a parte, posso dirvi innanzitutto che tencnicamente la Hisense HS-218 possiede due speaker da 40W ciascuno alle due estremità, ciascuno dei due affiancato da un tweeter da 10W per le frequenze più alte; il subwoofer, invece, come vi anticipavo possiede un diametro pari a 6.5″ pollici ed una potenza pari a 80W. La risposta in frequenza della Hisense HS-218 rientra in un range da 40Hz fino a 20KHz, valori decisamente niente male.
Come la scorsa volta, ho effettuato nuovamente i miei test utilizzando tre delle sei sorgenti disponibili: ho utilizzato il Bluetooth 4.2 con il mio iPhone 13 Pro Max, l’ingresso AUX con cavo placcato oro con il mio Macbook Pro 14″ e la porta ottica sulla smart TV Samsung piuttosto datata.
In apertura vi ho detto quanto questo impianto di Hisense mi abbia lasciato a bocca aperta per la grande qualità sonora, e non posso che confermare questa mia teoria. Parto dal presupposto che su tutte quante le sorgenti ho ottenuto risultati identici (contrariamente a quel che si potebbe pensare della fedeltà audio “poco fedele” quando si riproduce con Bluetooth) e sempre di altissima qualità: ovviamente le mie preferenze non possono che ricadere sul Macbook e l’utilizzo con il PC, ma semplicemente perchè sono un pignolo e amante dei dettagli, per cui sul Macbook tramite un’app riesco a controllare le frequenze e l’equalizzazione perfetta della soudbar di Hisense, cosa che altrove non è possibile fare.
Tuttavia per gli utenti più “normali” e meno malati di me, in un certo senso, l’azienda mette comunque a disposizione un equalizzatore basato su tre preset, Movie, Music e News oltre che due tasti sul telecomando per regolare gli alti e i bassi, in una scala che va da -5 a +5, buona e accurata nell’80% degli scenari.
Messe a punto le dovute regolazioni, che sono sempre piuttosto soggettive, posso dirvi che le frequenze alte sono taglienti, ma soprattutto il subwoofer fa il suo lavoro, per certi versi anche molto più del dovuto, visto che nasconde in alcune circostanze la voce proveniente dalla soundbar (ma si può ovviare con delle regolazioni differenti a seconda del tipo di utilizzo).
Purtroppo i pignoli come me avranno già notato che non vi ho parlato di compatibilità con Dolby Atmos, THD e Digital Plys: sono purtroppo certificazioni tutte assenti, ahimè, mentre è presente, invece, la compatibilità con Dolby Digital, PCM e MultiChannel PCM.
Prezzo e Considerazioni
La Soundbar HS218 è disponibile in Italia al prezzo consigliato di 169€, è arrivata da pochissimo ufficialmente sul mercato motivo per cui lo street price attualmente non è ancora dei più contenuti; su Amazon, tuttavia, la si trova già in offerta a circa 140€, una cifra decisamente interessante per un prodotto che mi ha soddisfatto in tutto e per tutto.
A chi è consigliata questa soundbar? Di sicuro ad utenti con delle pretese più alte della “classica soundbar in offerta nel negozio di elettronica”, perchè questa HS218 ha davvero del grande potenziale, che voi vogliate ascoltare musica, guardare un film, o ascoltare un podcast. Garantito.