In questi giorni sta facendo parlare la notizia che vede Xiaomi accusata di falsificare i benchmark sui suoi smartphone in commercio. La notizia è stata fatta circolare da John Poole, uno dei membri del team di GeekBench, popolare piattaforma di benchmarking. Ma se inizialmente si è concentrata esclusivamente su Xiaomi Mi 11, a quanto pare il problema traspare anche dai test sugli ultimi top di gamma. Mi riferisco a Xiaomi 12 Pro e 12X, due membri della serie flagship di attuale generazione, messi sotto torchio dal team di Android Police: vediamo cosa ne è saltato fuori.
Aggiornamento 01/04: Xiaomi ha rilasciato un comunicato ufficiale sulla vicenda. Lo trovate a fine articolo.
I benchmark su Xiaomi 12 Pro e 12X restituiscono risultati falsati
Partiamo dal dire che su Xiaomi Mi 11 è stata scoperta una limitazione software che regola le performance dello smartphone a seconda di quale app viene eseguita. Il problema è che se l’app in questione è di benchmark, come nel caso di GeekBench, lo Snapdragon 888 viene lasciato libero di esprimersi al suo massimo. Se invece a essere eseguita è una qualsiasi altra app, come nel caso di Fortnite e Geshin Impact, allora le prestazioni calano e non di poco.
A questo punto, la domanda che sorge spontanea è: su quali smartphone c’è questa limitazione? Il test condotto dal team GeekBench si è focalizzato unicamente su Xiaomi Mi 11, ma non è il solo della lista. Anche su Xiaomi 12 Pro e 12X, che ricordiamo sono guidati da Snapdragon 8 Gen 1 e Snapdragon 870, accade la stessa cosa, per quanto ci sia qualche differenza con Mi 11. La prima anomalia riguarda l’app di GeekBench: effettuando i test di benchmark, ci sono differenze di punteggio fra l’app scaricata dal Play Store e quella scaricata altrove (pur essendo lo stesso test):
- Xiaomi 12 Pro
- -38% single-core, -7% multi-core
- Xiaomi 12X
- -27% single-core, -7% multi-core
Ma non finisce qui, perché quelli di Android Police hanno anche camuffato l’app di GeekBench, modificando il file APK affinché il software Xiaomi lo rilevasse come un’altra app. Il risultato è che lo stesso benchmark restituisce risultati molto differenti se viene scambiato per un gioco (in questo caso Genshin Impact) rispetto a Netflix o Chrome. Ciò che traspare è che la MIUI conterrebbe una limitazione software impostata su più profili, pensata per ridurre o aumentare le prestazioni in base a ciò che viene fatto girare ma all’insaputa dell’utente.
Comunicato ufficiale | Aggiornamento 01/04
Ecco il comunicato ufficiale di Xiaomi sulla vicenda legata ai benchmark falsati:
“Xiaomi applica sistemi di controllo della temperatura per garantire un’esperienza ottimale del prodotto, soprattutto su applicazioni impegnative comunemente utilizzate per periodi prolungati. Su molti dei nostri dispositivi, offriamo 3 modalità di prestazioni, consentendo agli utenti di regolare l’equilibrio tra performance ed efficienza energetica. A livello di sistema, ci sono molti fattori importanti che influiscono sulle ottimizzazioni delle prestazioni delle applicazioni, tra cui il consumo energetico, le performance e l’impatto termico.”