Quando si parla di Samsung, è doveroso fare un distinguo fra la divisione principale e quella Electronics/Foundry. La prima è quella che si occupa di realizzare i dispositivi di consumo che tutti conosciamo: smartphone, tablet, PC, elettrodomestici e quant’altro. La seconda, meno conosciuta ai più, è altrettanto importante se non fondamentale. Da un lato c’è Samsung Electronics, che produce schermi LCD e OLED, memorie RAM e ROM e fotocamere: tutte componenti che trovano spazio sui telefoni Samsung e su quelli della concorrenza. Dall’altro c’è Samsung Foundry, che ricopre un ruolo speculare ma lato chipmaker: sono sue le fabbriche che stampano non solo i chip Exynos, ma anche quelli di Qualcomm.
Come vi ho spiegato in questo articolo, sono i chipmaker fab che stampano fisicamente i chip dei chipmaker fabless come Qualcomm e MediaTek. Se la seconda si rifornisce quasi ed esclusivamente da TSMC, Qualcomm è solita dilazionare la sua produzione fra TSMC e Samsung. Ma se si guarda ai modelli Snapdragon di fascia alta, sono anni che Qualcomm si affida quasi esclusivamente alla compagnia coreana. Non tanto per scelta, quanto perché la produzione high-end di TSMC è quasi interamente prenotata dal suo cliente principale: Apple.
Samsung parla in pubblico dei problemi di produzione dei chip Exynos e Snapdragon
Ecco, quindi, che dallo Snapdragon 820 del 2016 i SoC di punta targati Qualcomm escono dalle fabbriche di Samsung Foundry. L’unica eccezione è rappresentata dalla generazione Snapdragon 855 e 865, stampati da TSMC. Dal 2021 Qualcomm è tornata nelle fabbriche di Samsung, ma il suo processo produttivo a 5 nm non si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Snapdragon 888 e 888+ sono spesso criticati, non tanto per le prestazioni che sono molto alte quanto per l’efficienza energetica.
La speranza era che col passaggio da 5 a 4 nm Samsung riuscisse a compensare queste problematiche, ma così non è stato. Lo Snapdragon 8 Gen 1 ha dato problemi di temperature e thermal throttling, nel mentre MediaTek gongola col suo Dimensity 9000. La situazione non è delle più positive per la casa coreana, recentemente criticata anche per il caso Game Optimization Service. Vicenda per cui la dirigenza si è pubblicamente scusata durante l’ultima assemblea annuale degli azionisti del 16 marzo. JH Han, CEO della divisione Samsung Device Experience, ha parlato anche della situazione attorno alla produzione di Samsung Foundry.
Allo stato attuale, la stampa a 4 nm dello Snapdragon 8 Gen 1 ha una resa del 35%; in poche parole, solo 3 chip su 10 di quelli stampati sono utilizzabili. Per questo, Samsung afferma di star lavorando per migliorare i tassi di rendimento dei processi più avanzati, cioè quelli a 5 nm o più piccoli. Nel frattempo, però, pare che Qualcomm si stia organizzando per spostare nuovamente la sua produzione da Samsung a TSMC. Senza contare anche i problemi dell’ultimo Exynos 2200, come fatto notare nella nostra recensione di Samsung Galaxy S22 Ultra.
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