Draghi chiede all’Europa di dipendere sempre meno dalla Cina sui chipset

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Credits: Reuters

La crisi dei semiconduttori è un argomento di interesse per tutto il Globo, compresa l’Italia. Ed è per questo che il Premier italiano Mario Draghi si è espresso in favore di un incremento di produzione di chipset in Europa per fermarne la carenza e dipendere sempre meno dalla Cina.

Il Premier Draghi: Europa deve raddoppiare produzione chipset

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L’argomento della carenza dei chipset è venuto fuori a seguito di un discorso più ampio sui rapporti con la Cina ed il suo ruolo nel conflitto in Ucraina, ma nello specifico ha affermato che i paesi europei devono avere come priorità l’aumento della produzione di chipset per PC (soprattutto) al fine di rafforzare l’economia del blocco EA ma anche per proteggere quelle che sono le industrie chiave.

Inoltre, afferma che la crisi dei semiconduttori, per aree strategiche come trasporti, macchinari industriali ma anche la Difesa, è stata particolarmente dannosa. Il Premier quindi propone all’Europa di porsi l’obiettivo di raddoppiare la quota di mercato attuale del 10% al 20% entro il 2030. Insomma, una vera e propria richiesta di iniziare a dipendere sempre meno dalla produzione cinese.

Non è la prima volta che l’Italia parla in merito alla questione chipset, con anche la richiesta di produzione per Intel avanzata qualche mese fa con una proposta miliardaria. Insomma, pare che al nostro paese (giustamente) la questione tecnologica prema particolarmente, anche perché il processo di digitalizzazione passerà anche da questo e non ci si può certo fermare.

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