Recensione Carbotics: il box che trasforma CarPlay in un tablet Android 4G (con il Play Store)

Su Indiegogo e le altre piattaforme di crowdfunding, negli ultimi mesi stanno prendendo sempre più piede dei sistemi Android rivolti all’infotainment delle auto, con i quali i produttori tentano di superare i limiti intrinsechi (e più che giusti, a mio parere) di Android Auto e CarPlay.

Le tue piattaforme per le auto pensate da Google e Apple hanno di fatto rivoluzionato l’integrazione degli smartphone nelle proprie automobili dando, se così si può dire, una nuova linfa vitale ai sistemi di intrattenimento. Ed è proprio grazie ai sistemi dei due colossi, che (soprattutto in Cina) alcune aziende hanno iniziato a produrre dei box aftermarket con i quali espandere proprio le capacità degli infotainment in macchina.

Ne abbiamo provati diversi e sono sincero: molti non è che funzionino molto bene. Ma con Carbotics (ex CarPlay2Droid) però, le cose sono cambiate: prima di tutto, funziona, ed è l’unico tra i prodotti che abbiamo testato, in grado di connettersi alla rete 4G in maniera del tutto indipendente e, anche grazie a questo, di garantire un fix del GPS veloce e preciso. Sia chiara una cosa però: per poterlo utilizzare, è essenziale che la propria auto sia compatibile con CarPlay.

A cosa serve? In primis, permette di utilizzare gli smartphone con Android Auto o Car Play in modalità totalmente wireless e poi, in soldoni, trasforma il display dell’auto in una sorta di tablet Android, con tanto di Play Store e la possibilità di scaricare praticamente tutte le applicazioni sviluppate per Android. Netflix, YouTube, Spotify, Maps, ma anche l’app di Nest e così via: il punto però, è che date le sue potenzialità bisogna utilizzarlo con coscienza. Perché potrebbe essere pericoloso.

Utilizzare app come Netflix o YouTube, o qualsiasi altra applicazione che distragga dalla guida è una cosa da non fare assolutamente. È pericoloso per sé e per gli altri, ed oltretutto è illegale. E lo so che potrebbe sembrare una premessa piuttosto banale, ma chiunque pensi di voler acquistare questo prodotto, dovrà farlo con la consapevolezza di sfruttare alcune delle sue funzionalità esclusivamente quando non è in marcia.

Recensione Carbotics: il box che trasforma CarPlay in un tablet Android 4G (con il Play Store)

Design e materiali

Carbotics è un piccolissimo box con gli angoli stondati. Non è molto ingombrante, ma non è neppure microscopico. È realizzato totalmente con una plastica piuttosto leggera e nella zona superiore integra un logo dorato non proprio così elegante. Posteriormente poi, è presente una porta USB-C con la quale il dispositivo andrà collegato all’automobile, accanto alla quale ci sono altri due ingressi: c’è quello per la microSD, e poi c’è quello per la SIM.

Non supporta però le nanoSIM: per poter connettere Carbotics al 4G è necessario utilizzare una microSim che, tra l’altro deve essere inserita con molta attenzione: sulla scocca c’è una grafica che dovrebbe aiutare a capire il giusto verso dell’inserimento, ma è piccola e di difficile interpretazione.

Sulla questione microSIM e sulla necessità di utilizzare di fatto una scheda più grande rispetto alle nanoSIM non so rispondere, probabilmente è stata una scelta dovuta all’architettura interna del dispositivo, o semplicemente quelli di Carbotics hanno pensato di rendere le cose più semplici utilizzando una sim più grande. Ma non ci sono riusciti.

Caratteristiche hardware

Ad animare Carbotics ci pensa un processore Qualcomm octa-core che, senza ventola, è in grado di lavorare fino a 1.8 GHz ed è affiancato da 4 GB di memoria RAM e 64 GB di memoria interna. Nonostante il sistema di raffreddamento passivo, la dissipazione del calore è stata gestita in modo ottimale: anche dopo un utilizzo piuttosto prolungato, Carbotics non si riscalda più di tanto e continua a funzionare senza particolari rallentamenti.

Carbotics è poi disponibile in due versioni, una dotata di modulo cellulare e l’altra senza ma, personalmente, qualora foste interessati ad acquistarlo il mio consiglio è quello di puntare alla versione dotata di 4G e non solo perché in questo caso, inserendoci una SIM, il dispositivo sarà del tutto indipendente dallo smartphone, ma soprattutto perché in questo modello il fix del GPS è molto più veloce e preciso.

Ed oltre al GPS, questo box Android integra anche un modulo WiFi e soprattutto il bluetooth: in questo modo ci si potrà connettere lo smartphone non solo per utilizzare Car Play o Android Auto in modalità wireless, ma anche per sfruttare Carbotics come un vero e proprio vivavoce Bluetooth.

Utilizzo ed esperienza Android

Così come per tutti i dispositivi di questa tipologia, anche per poter utilizzare Carbotics ci sono due requisiti essenziali che l’auto in cui lo si vorrebbe collegare deve rispettare. In primis, il proprio sistema di infotainment deve essere compatibile con Car Play di Apple, e poi deve essere dotato di un display touch.

Una volta inserito il dispositivo alla presa USB della propria auto, bisognerà aspettare qualche istante ed il gioco sarà fatto. L’infotainment della vettura si illuderà credendo che sia stato connesso un iPhone con Car Play, e sullo schermo comparirà la schermata iniziale di Carbotics, che è molto simile a quella di uno smartphone in modalità landscape, nella cui schermata iniziale sono presenti alcune applicazioni preinstallate.

Già di suo, Carbotics arriverà con YouTube, Netflix, YouTube Music, Waze e Google Maps preinstallati, ma tramite il PlayStore si potrà scaricare di tutto. Certo, dato l’hardware piuttosto limitato è bene tenere presente che i giochi con grafiche 3D complesse sono da mettere da parte, ma nelle nostre prove abbiamo ad utilizzare app di streaming video e streaming musicale, ottenendo un’esperienza utente completa a 360° nella quale è possibile anche sfruttare lo split-screen per avere due applicazioni affiancate.

Non sono però riuscito ad utilizzare SkyGo. Ad animare questo dispositivo ci pensa Android 9, personalizzato con un’interfaccia grafica che – a mio parere – sarebbe forse dovuta essere pensata meglio (soprattutto per quanto riguarda la navigazione nei menu), ma che soprattutto è già rootata di default: il che vuol dire che app come SkyGo non si avviano per ragioni di sicurezza.

Inutile dire poi, che con Carbotics è possibile utilizzare tutte le piattaforme per cloud gaming: sia con Game Pass che con GeForce Now e Stadia, non ho trovato alcuna limitazione se non quella relativa alla velocità della connessione in alcune zone con poco campo. E vale lo stesso per il Remote Play di PS5.

Tra le app preinstallate poi, c’e n’è una importantissima: SpeedPlay. È proprio questa l’applicazione che bisognerà avviare per poter utilizzare il proprio smartphone sfruttando Car Play o Android Auto in modalità totalmente wireless, ed è questa l’applicazione che darà al Carbotics due usi ben specifici: quello di “tablet” Android indipendente dallo smartphone, oppure quella di adattatore wireless per Car Play e Android Auto.

A differenza della stragrande maggioranza dei prodotti di questa categoria che abbiamo testato, Carbotics ha poi un vantaggio in più: il GPS funziona davvero. È possibile utilizzare Google Maps, Waze e qualsiasi altra applicazione senza alcun problema ed il fix è sempre veloce e preciso, anche quando ci si trova tra i palazzi.

Inoltre, tramite l’app Telefono, sarà possibile telefonare direttamente dalla macchina, anche senza il proprio smartphone e sfruttando la sim che è inserita nel dispositivo per permetterne la connessione 4G.

Prezzo e considerazioni

Ad oggi Carbotics è ancora solo disponibile su Indiegogo, ma è già in fase di pre-prduzione, mentre sul sito ufficiale dell’azienda il dispositivo è in fase di preordine. Il prezzo è di circa 176 euro e le spedizioni dovrebbero partire a breve. È un prodotto interessante che, nei nostri test, ha funzionato bene. Fa quello che promette, e lo fa senza alcun intoppo, ma va considerato solo un’alternativa al normale sistema di infotainment, che va utilizzato praticamente solo quando non si è in movimento, per ovvie ragioni di sicurezza.

Certo, quando si è in viaggio lo si può sfruttare per ascoltare la musica, per la navigazione, per telefonare, ma sono tutte cose che effettivamente si possono fare anche con Android Auto e Car Play. Permette però anche di sfruttare proprio queste piattaforme ed in maniera totalmente wireless.

Ad auto spenta però, Carbotics vince a mani basse sui sistemi tradizionali di Apple e Google, perché offre la possibilità di installare ed utilizzare praticamente tutte le applicazioni di Android, aprendo la porta ad infiniti scenari di utilizzo.




N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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