No, non è un titolo clickbait, assolutamente. ZTE Axon 30 Ultra possiede ben quattro fotocamere, di cui tre sono da 64MP ed una da 8MP, e la somma di tutto quanto ci porta a 200MP: non male no?
Ok, forse arrivo un po’ in ritardo nella prova di questo smartphone, ma meglio tardi che mai: negli ultimi mesi ha ricevuto un po’ di aggiornamenti che lo hanno reso molto più stabile ed un prodotto decisamente più adatto a tutti. Pronti?
Indice
Recensione ZTE Axon 30 Ultra
Design e Materiali
Frame in metallo, cornici ridottissime e bordi stondati sul posteriore: in più aggiungeteci un corpo interamente in vetro e voilà, ZTE Axon 30 Ultra è servito. Si tratta di uno smartphone estremamente curato, e ciò salta all’occhio sin dal primo approccio con il dispositivo: l’assemblaggio è eccezionale ed i materiali utilizzati dall’azienda è evidente che siano di prima scelta.
La colorazione in teoria è nera ma la back cover regala dei bei giochi di luce grazie alle sue finiture, per cui è più simile ad un grigio che ad un vero e proprio nero; il vetro posteriore è un Gorilla Glass 5, raro da trovare anche sul retro, che grazie ad un buon trattamento oleofobico trattiene davvero pochissime impronte.
Certo, devo dirvi la verità: ho avuto un po’ paura ad utilizzarlo senza cover (che in realtà, poi, è una sorta di Bumper in plastica visti i bordi curvi frontali), è un po’ troppo scivoloso ed i bordi curvi mi hanno un po’ intimorito, motivo per cui non l’ho usato neanche per un istante senza la cover fornita in confezione.
Anche le dimensioni, in realtà, non aiutano più di tanto a rendere pratico l’utilizzo, ma come al solito in questi ambiti o ci si abitua, oppure si è già abituati da tempo: Axon 30 Ultra, infatti, è grande 161.5 x 73 x 8mm e pesa 188grammi e, come il suo fratello minore Axon 30, non possiede certificazioni contro acqua e polvere.
Il modulo fotocamera presente sul retro, poi, è abbastanza sporgente: è pari a circa 2mm la sporgenza delle lenti, ma d’altronde con dei moduli cosi importanti non mi sarei aspettato un risultato differente. Per quanto riguarda, infine, la dotazione di tasti, ZTE Axon 30 Ultra possiede il bilanciere del volume e il tasto powe sul lato destro, mentre in basso troviamo lo speaker (che è stereo!), il connettore Type-C per la ricarica ed il carrello SIM. In alto, solo soletto, è integrato il secondo microfono per la riduzione del rumore.
Molto belli i bordi curvi del display, anche se farete difficoltà a proteggerlo adeguatamente; la fotocamera qui è racchiusa nel foro al centro della parte superiore dello schermo e non segue il trend del modello Axon 30, la cui fotocamera è integrata sotto le schermo.
Non manca, inoltre, il sensore di impronte sotto lo schermo: funziona bene ed è preciso, ma vi consiglio anche di attivare lo sblocco facciale così da velocizzare e ridurre a zero gli “errori” durante lo sblocco. Il posizionamento, poi, è lievemente diverso da quanto siamo abituati a vedere in giro: qui il sensore è più spostato vero il centro del display e non verso la parte inferiore, non il massimo della comodità ma ci si fa l’abitudine.
Display
Tecnicamente parlando ZTE Axon 30 Ultra non possiede un super display da primo della classe, ma si difende piuttosto egregiamente; si tratta di un pannello AMOLED da 6,67″ con risoluzione 1080 x 2400pixel, 395PPI di densità ma soprattutto una frequenza di aggiornamento fino a 144Hz, non comune da trovare su smartphone che non siano propriamente “da gaming” (come lo sono, ad esempio, i vari RedMagic).
Per quanto riguarda la calibrazione dei colori c’è davvero ben poco da dire: le impostazioni standard, a mio dire, sono ottimali ma qualora foste dei perfezionisti alla ricerca della taratura perfetta, i settaggi dello schermo sono talmente tanti e accurati che riuscirete a trovare la quadra (magari ci vorrà un po’, ma le possibilità ci sono in abbondanza).
Un po’ meno soddisfacente i livelli di luminosità massima sotto la luce del sole diretta; mi sarei aspettato un po’ di più, perchè smartphone più economici riescono a fare di meglio. E’ presente il supporto all’HDR 10+, testato alla perfezione su YouTube. Per quel che concerne, invece, la frequenza di aggiornamento può essere regolata da 60 a 144Hz con intermedi 90 e 120Hz: è disponibile anche la modalità automatica, ma non è di certo la soluzione ideale per godervi la massima fluidità del display (per cui vi consiglio di utilizzarlo a 120Hz e non oltre).
Hardware e Performance
Il cuore pulsante di questo smartphone è lo Snapdragon 888 di Qualcomm, affiancato a 8GB di memoria RAM e 128GBdi storage interno di tipo UFS 3.1 (non espandibile!) ed una GPU Adreno 660. In commercio è disponibile anche la variante con 12GB di memoria RAM e 256GB di storage interno (con circa 100€ di differenza).
Nell’uso quotidiano lo smartphone, ovviamente, gira bene: c’è qualche blocco sporadico o rallentamento per via del software che forse poteva essere ottimizzato meglio, ma nulla di assolutamente rilevante e che influenza negativamente le prestazioni. Anche il comparto gaming è molto ben gestito dallo smartphone; grazie al display con alta frequenza di aggiornamento e, soprattutto, con una frequenza di campionamento del tocco fino a 300Hz, giocare ai titoli più recenti con l’Axon 30 Ultra è davvero un piacere. Peccato per l’audio, non all’altezza dello smartphone nel complesso.
Il reparto connettività, come già visto su altri smartphone con lo stesso SoC, si compone di un modulo Bluetooth 5.2, Wi-Fi 6 ed NFC per i pagamenti cardless; un po’ sotto tono la ricezione, a volte ballerina dove altri smartphone, invece, non evidenziano difficoltà.
Fotocamera
La dotazione di fotocamera è, almeno sulla carta, l’aspetto più sensazionale di questo ZTE Axon 30 Ultra. Ci troviamo in presenza, infatti, di una lente principale da 64MP f/1.6 con stabilizzazione ottica e sensore Sony IMX686, una lente Ultra Grandangolare da 64MP f/2.2 prodotta da Samsung, ed un’altra lente da 64MP f/1.9 sempre prodotta da Samsung per i ritratti; a tutto questo si aggiunge un teleobiettivo da 8MP con stabilizzazione ottica, 5X Zoom ottico e fino a 60X Zoom ibrido, non si potrebbe chiedere di meglio.
Ad essere onesto un hardware del genere ha creato in me delle aspettative molto alte, e forse questo ha penalizzato un po’ lo smartphone; nel concreto le foto che ZTE Axon 30 Ultra riesce a scattare sono decisamente buone, ma non le migliori in assoluto. Il livello di dettagli è alto, le foto possiedono colori naturali e ben bilanciati.
Ciò che ho notato è una taratura del bianco lievemente differente nei due sensori (principale e ultra grandangolare, intendo) prodotti da Sony e Samsung; i colori e la fedeltà della camera principale con sensore Sony sono migliori, mentre il bianco tende lievemente al verde negli scatti con la lente ultra grandangolare.
Nel complesso però, occhio critico a parte, gli scatti sono buoni sia di notte che di giorno; molto utile la modalità notturna che contribuisce a restituire delle foto molto buone anche di sera mantenendo alto il livello di dettagli.
Buono anche lo zoom ibrido fino a 60x, anche se lo reputo più un esercizio di stile che qualcosa di realmente utile e sfruttabile nell’uso di ogni giorno. La selfie camera è da 16MP, molto meglio dell’Axon 30 anche se non nascosta sotto il display: qui è decisamente più funzionale ed efficiente.
Il sensore principale, inoltre, può vantare la registrazione di video in 8K a 30fps (assente qui la stabilizzazione ottica, che ritorna a risoluzioni più basse) con codec H.265; la lente ultra wide non va oltre il 4K a 60fps mentre le altre fotocamere sono limitate a 1080p 60fps.
Software
Come già detto nella recensione di ZTE Axon 30 5G, pubblicata qualche giorno fa, la semplificazione dell’interfaccia grafica è una strada sempre più simile e vicina alle linee guida di Android puro, pare sia una strada che stiano percorrendo molte aziende. Ne è l’esempio MyOS 11 basata su Android 11 che troviamo su questo Axon 30 Ultra: devo dirvi, però, che le patch di sicurezza son un po’ datate e ferme al lancio (1 Maggio 2021).
L’interfaccia grafica è molto semplice, c’è quale parola non tradotta in inglese (ma nulla di grave) e sono presenti alcune delle app di Google come predefinite, ad esempio il Dialer telefonico, i contatti, i messaggi e poco altro. Poche le aggiunte da parte del produttore, ma non lo vedo come un punto a sfavore; tra le aggiunte, va menzionata la funzione Z-POP che permette di creare una sorta di pulsante virtuale e personalizzabile con una o più scorciatoie tra quelle più utilizzate (screenshot, back o altro).
Interessante anche le personalizzazioni attuabili sul display Always-On dell’Axon 30 Ultra: possiamo regolare dei preset di accensione a tempo, programmato oppure standard oltre a personalizzarlo graficamente con tante opzioni e varianti cromatiche.
Autonomia
ZTE Axon 30 Ultra possiede una batteria da 4600 mAh in linea con i competitor sul mercato; è dotato di ricarica rapida e grazie all’alimentatore in confezione da ben 65W riesce a caricarsi da 0 a 100% in poco meno di 50 minuti.
Nell’uso quotidiano, invece, c’è da essere parsimoniosi ed attenti a bilanciare lo smartphone: mi spiego meglio. Utilizzarlo mentre siete in giro durante la giornata (quindi con rete dati e non sempre Wi-Fi), magari fate un po’ di foto, con il display settato a 144Hz, uso social e messaggi vari, potrebbe mettervi in difficoltà con il raggiungimento della sera. Diverso è, invece, l’utilizzo dello smartphone sotto rete Wi-Fi, con il display settato tra 90 e 120Hz e luminosità automatica: in questo caso raggiungere la sera non è praticamente un problema.
Considerazioni e Prezzo
ZTE Axon 30 Ultra, un po’ come spesso accade con i top di gamma orientali, fa tutto in modo eccellente, con una scheda tecnica di alto livello e con un prezzo super competitivo rispetto i vari smartphone di fascia alta in circolazione.
L’unico dubbio sorge a livello software, dove qualche inghippo potrebbe scoraggiare qualche potenziale acquirente, ma personalmente sono fiducioso. A lui ci vuole davvero ben poco per essere perfetto ma poi, quanto è bello?