Cause – Cosa sta succedendo?
Ma da dove nasce questa crisi? Secondo le fonti, l’impennata dei prezzi del carbone e soprattutto l’inasprirsi degli standard sulle emissioni sta portando ad un’importante carenza di elettricità. Il risvolto di queste concatenazioni ha portato non poche fabbriche del Nord-Est della Cina ad avere uno stop della produzione, ad abitazioni senza corrente elettrica e anche negozi costretti alle candele.
La crisi energetica in Cina ha attualmente colpito 17 province e regioni e da queste dipende addirittura il 66% del prodotto interno lordo nazionale. Insomma, ci si trova davanti a quello che possiamo definire un cortocircuito tra governo e industria, visto che tutto accade anche perché le aziende vogliono evitare di superare i limiti imposti per il consumo energetico e quindi le porta a fermarsi.
Conseguenze – Perché ci interessa?
Ma quali sono le conseguenze di questo problema? Non lavorando a pieno regime, le realtà cinesi sono portate ad una crescita più lenta e di conseguenza l’economia del Paese di Mezzo si indebolisce, portando danni alle economie anche dei partner commerciali a livello geopolitico.
Non solo Taiwan e Corea, ma anche esportatori di metalli come Australia e Cile e partner come la Germania sono esposti a rischi commerciali non indifferenti. Cosa vuol dire per noi consumatori? Inevitabilmente, ci ritroveremo prezzi più alti (come accaduto per l’elettronica ed il carburante) dei prodotti visto l’enorme impatto che il settore manifatturiero cinese ha sulla situazione generale.
Andando nello specifico, la crisi energetica in Cina porterà a problemi in settori come carta e cartone, addirittura quello alimentare, visto che la stagione del raccolto in Cina è rallentata, il settore laniero e ovviamente elettronica e automotive, aggravati anche dalla crisi dei semiconduttori. Quindi, ovviamente, tutte queste risorse diventeranno sicuramente più care.
Possibili soluzioni della crisi energetica in Cina
Ma se ne può uscire da questa situazione? Ovviamente sì, ma le soluzioni per risolvere la crisi energetica in Cina sono sostanzialmente lente. Nonostante infatti il governo cinese si stia muovendo nella direzione dell’innalzamento della produzione di carbone, oltre a cercare risorse in giro per il mondo al fine di evitare i razionamenti di elettricità. Chiaramente, l’impatto sull’economia globale dipenderà da quali risultati porterà questa politica.
In ogni caso, secondo gli esperti di Société Générale: “il peggio di questa crisi energetica, ma non l’intera crisi, potrebbe essere presto finito“. In parole povere, non siamo lontani dalla risoluzione, ma si deve andare in maniera cauta con l’ottimismo.
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