In realtà non è una notizia nuova, ma in questi giorni si è tornati a parlare dell’assunzione di Google del creatore di Magisk. Era maggio 2021 quando lo steso John Wu annunciava su Twitter la lieta novella, anche se non tanto lieta per la community del modding. Se ne fate parte, allora saprete bene come Magisk rappresenti un caposaldo nella modifica software su Android. Senza di esso, infatti, non sarebbe possibile (o perlomeno non così agevolmente) eseguire tutta una serie di modifiche che possono migliorare non poco l’esperienza utente. Non a caso, ho creato una guida apposita in cui vi parlo di quelli che reputo essere i migliori moduli Magisk da applicare sul vostro smartphone. Tuttavia, da quando è spuntata la notizia dell’assunzione da parte di Google, è iniziata a circolare una certa preoccupazione all’interno del settore.
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Il capo di Magisk entra in Google, ma crescono le preoccupazioni
Partiamo col dire che John Wu è stato assunto da Google per far parte del team che si occupa della Android Platform Security. E potrebbe sembrare quasi paradossale che un ragazzo divenuto celebre per l’hacking Android sia stato assunto proprio da Android. In realtà, è una dinamica che accade spesso nel campo informatico: chi meglio di un hacker può capire cosa migliorare in ambito sicurezza? Fra l’altro, lo stesso Wu ha anche un trascorso in Apple, dove ha lavorato nel team Machine Translation e in quello dell’assistente vocale Siri.
Detto questo, è evidente che si venga a creare un conflitto d’interessi. Lavorare nel reparto sicurezza di Android permette al creatore di Magisk di sapere in anticipo quali saranno le eventuali barriere da aggirare nel modding. Ed è proprio da qui che nascono le succitate preoccupazioni: che ne sarà di Magisk? Ne verrà abbandonato il supporto? Verrà “castrato” per non scontentare il datore di lavoro? Dopo mesi di silenzio, John Wu ha finalmente deciso di rilasciare una dichiarazione online in cui risponde ai dubbi venutosi a creare.
Una delle prime cose che specifica è la seguente: “i dipendenti della maggior parte delle grandi aziende tecnologiche semplicemente non sono autorizzati a creare/contribuire ai propri progetti open source senza passare attraverso un qualche tipo di processo di revisione“. Fortunatamente Google si è dimostrata più flessibile di quanto si poteva credere, dato che ha permesso a John di continuare a portare avanti il suo progetto nel tempo libero. Ma è evidente che, in seguito all’assunzione, verrà apportata qualche modifica a Magisk.
Che fine farà MagiskHide?
Quando si parla di Magisk, la prima preoccupazione in merito va a MagiskHide, una delle componenti più importanti e allo stesso tempo delicate. Essendo Android open source, tutti sono liberi di farne ciò che vogliono. Ma ci sono dei limiti quando si parla di servizi Google, sui quali Big G è molto meno permissiva. Quando si modda uno smartphone con Magisk, lo strumento di sicurezza SafetyNet interviene e mette tutta una serie di paletti. Essendo uno smartphone moddato molto più soggetto ad hacking, viene impedito l’utilizzo di Google Pay e delle app bancarie, ma non solo. Anche altre app, come nel caso di Netflix, Pokémon GO, Snapchat e Mario Run, smettono di funzionare.
Proprio per questo, all’interno di Magisk è nato MagiskHide, lo strumento che permette al modder di “nascondere” Magisk agli occhi delle app in questione. In tal modo, si può moddare senza incappare in queste limitazioni. Ma ovviamente, ora che John Wu lavora per il reparto sicurezza di Android, ciò non potrà andare avanti come fatto finora. In poche parole, John non potrà più seguire il supporto di MagiskHide, non risparmiandosi nel definirsi sollevato da questo “addio”. Negli ultimi anni, il team Android ha via via attuato tutta una serie di modifiche che ha compromesso il funzionamento di MagiskHide. Quello che John doveva fare era un continuo rincorrere queste modifiche e cercare di aggirarle al meglio: un qualcosa di estenuante, specialmente se si considera che Magisk non era il suo lavoro a tempo pieno.
È ancora presto per capire cosa accadrà con MagiskHide. John ha specificato che “gli utenti saranno in grado di assegnare una lista di negazione per i processi in cui Magisk nega ulteriori modifiche e annulla tutte le modifiche apportate“. Inoltre, su Twitter fa presente come la componente open source e la forza della community fanno sì che stiano già comparendo delle alternative valide.
Magisk diventerà meno facile da usare?
Quello a MagiskHide non è l’unico addio che implica l’assunzione di John Wu fra le fila di Google. Un’altra componente fondamentale verrà meno: mi riferisco alla rimozione di Magisk-Module-Repo, ovvero quella sezione di Magisk che contiene vari moduli a disposizione. Se avete usato Magisk negli ultimi anni, avrete notato che è possibile scaricare diversi moduli direttamente da Magisk, sfruttando proprio questa feature. Ma John ha specificato che ne abbandonerà il supporto, togliendola da Magisk. Ciò significa che da qui in avanti l’unico modo per installare moduli in Magisk sarà scaricarli altrove ed installarli manualmente. Una mancanza non di poco conto, ma John valuterà la possibilità che gli utenti aggiungano fonti esterne per scaricare moduli Magisk (come F-Droid, per esempio).
Cosa cambierà con Zygisk?
Non ci sono solo brutte notizie da parte di John Wu. Con le prossime versioni di Magisk verrà introdotto Zygisk, cioè il supporto in Zygote. Per chi non lo conoscesse, Zygote è il primo processo che parte all’avvio di Android, pre-caricando tutte le risorse di sistema usate dal framework del sistema operativo. È quindi uno degli elementi chiave dell’OS mobile di Google, nonché quella componente che permette alle app di caricarsi più velocemente all’avvio del sistema. L’intento è quello di eseguire parti di Magisk in Zygote, rendendone i moduli ancora più potenti. Ma sappiate che Zygisk è ancora “work in progress”, pertanto potrebbe volerci ancora tempo prima di riparlarne concretamente.
Che futuro si prospetta per Magisk?
È evidente che l’assunzione di John Wu all’interno del team Android non rappresenti qualcosa di positivo per lo sviluppo di Magisk, per tutti i motivi appena spiegati. Ma allo stesso tempo, John ha affermato di voler prendere il progetto più seriamente, migliorandone la gestione su GitHub e AVD. Ricordiamo, poi, che anche Magisk è un progetto open source a cui chiunque può mettere mano sopra e nel 2021 il supporto ricevuto è aumentato. Un supporto che ha permesso la correzione di vari bug e la compatibilità con un crescente numero di dispositivi. È ancora presto per dirlo, ma non mi meraviglierebbe che nel prossimo futuro ci possa essere un passaggio di mano da John Wu ad un altro promettente modder.
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