Design e display
Negli anni passati Xiaomi ci aveva già mostrato un prototipo con selfie camera nascosta, ma i risultati raggiunti non erano degni di uno smartphone commercializzato su larga scala. Lo abbiamo notato con alcuni prototipi OPPO e vivo nonché il primo ZTE Axon 20, la cui porzione di display sopra alla fotocamera appariva anomala, specialmente quando inclinato. Xiaomi ha lavorato proprio in tal senso, implementando uno schermo di nuova generazione. La densità di 400 PPI omogenea lungo tutto il pannello che caratterizza la matrice dello schermo fanno sì che non si noti la griglia dei pixel davanti alla fotocamera (che qua è da 20 MP).
Anche per questo, non è stata utilizzata una risoluzione Quad HD+, in quanto non sarebbe stato possibile avere una densità dei pixel omogenea in corrispondenza della fotocamera. Per ottenere questo risultato, Xiaomi ha messo in campo un’innovativa tecnologia “a micro diamanti”, con cui ridurre le dimensioni dei pixel ma allo stesso tempo aumentarne la luminosità. Inoltre, è stato riprogettato il circuito che collega questi pixel, in modo da aumentarne la trasparenza e ridurre al minimo la diffrazione della luce.
Xiaomi afferma di non aver badato a spese per raggiungere questo livello. Una tecnologia laboriosa che è costata 65 milioni di euro fra ricerca e sviluppo, più di 60 brevetti ed un team composto da 100 persone dedicato a questo traguardo. Senza contare tutta la diversa disposizione dei componenti, l’utilizzo dei materiali e gli algoritmi software necessari per una scelta del genere. Pensate che lo schermo davanti alla fotocamera è soltanto lo 0,2% dello schermo, ma costa più di tutto il resto del display.
Esteticamente parlando, Xiaomi MIX 4 ha dalla sua uno schermo curvo AMOLED da 6,67″ Full HD+ (2400 x 1080 pixel) in 20:9 con protezione Gorilla Glass Victus, supporto TrueColor, Dolby Vision e HDR+ 10-bit. Il pannello gode anche di refresh rate a 120 Hz e di campionamento del tocco a 480 Hz.
Come i suoi predecessori, anche Xiaomi MIX 4 si fregia di una scocca inceramica, di conseguenza parliamo di un telefono non propriamente compatto: 162 x 75 x 8 mm ed un peso di 225 g. Sarà disponibile in tre colorazioni: Ceramic White, Ceramic Black e Ceramic Gray.
Hardware e software
Come tutti i top di gamma di nuova generazione, la configurazione hardware di Xiaomi MIX 4 è capitanata dallo Snapdragon 888+, a 5 nm con CPU Kryo 680 fino a 3 GHz e GPU Adreno 660. Lato memorie troviamo tagli da 8/12 GB di RAM LPDDR5 e 256/512 GB di storage UFS 3.1 non espandibile. C’è una batteria a doppia cella da 4.500 mAh perché, dopo Mi 10 Ultra, torna in auge la ricarica rapida a 120W. Oltre a ciò, è presente anche la ricarica wireless a 50W (e inversa a 10W). In entrambi i casi, è disponibile sia una modalità di ricarica standard che una “Boost”: a seconda di quale si adotti, a 120W si impiegano 15 o 21 minuti e a 50W wireless si impiegano 28 o 45 minuti.
In tutto ciò, Xiaomi ha inserito un sistema di ricarica notturna che rallenta per allungar la vita della batteria, così come un impianto di dissipazione composto da una struttura multipla in grafene per calmare i bollenti spiriti. Xiaomi assicura anche che, persino con la ricarica standard a 120W, lo smartphone non superi mai i 37° C.
Xiaomi ha enfatizzato il fatto che, anche per l’utilizzo della ceramica, MIX 4 è lo smartphone con la migliore ricezione che abbiano mai realizzato, sia che si parli di 5G che di Wi-Fi. Ha persino una modalità adattiva che, in base ai sensori interni, capisce dove ci si trova e, sulla base di 8 scenari, fra cui ad esempio aeroporto, stazione dei treni, concerti e così via, migliora la connettività per evitare problemi di congestione. Interessante è anche la modalità che geolocalizza le antenne radio, in modo che se ci si trova in una zona remota lo smartphone sa precisamente dove indirizzare il segnale delle antenne per mantenere la connessione attiva.
L’altra novità principale di Xiaomi MIX 4 è il suo essere uno dei primissimi Android con tecnologia Ultra Wide Band. Il vantaggio di questo tipo di connettività ad onde radio, specialmente nel caso di Xiaomi, è mettere in comunicazione più facilmente i vari dispositivi dell’ecosistema. Immaginate che, quando comprate un nuovo gadget Xiaomi, anziché dover ogni volta aprire l’app Mi Home ed eseguire la procedura di pairing, vi basta puntare lo smartphone verso quel dispositivo e avere un pairing automatico.
Niente da fare per la MIUI 13: se ne riparlerà per fine anno. Xiaomi MIX 4 arriva così con la MIUI 12.5, arricchita da varie funzioni AI, in primis il traduttore istantaneo che è possibile richiamare con un click tramite gestures, il quale funziona con immagini, screenshot, mail e persino con i video, con sottotitoli in tempo reale. Essendo MIX 4 uno smartphone costoso, Xiaomi ha sviluppato il sistema anti-furto più efficace mai visto sulla MIUI. Un sistema che si basa su tre parametri: l’impossibilità di spegnerlo senza inserire il PIN, l’impossibilità di disconnetterlo alla rete grazie al supporto eSIM e l’incompatibilità con SIM altrui quando lo smartphone non è sbloccato.
Fotocamera e audio
Pur non essendo il suo piatto forte, il comparto fotografico di Xiaomi MIX 4 non è da sottovalutare, anzi. C’è un sensore primario da 108 MP, lo stesso Samsung HMX visto su Mi 11, Mi 10 e Mi 10T, con stabilizzazione ottica e lenti a 7 elementi. In accoppiata c’è una grandangolare da 13 MP con lente FreeForm e 120° di prospettiva ed un teleobiettivo periscopiale da 8 MP con zoom ottico 5x, anch’esso con stabilizzatore ottico. Fra le features aggiuntive si menzionano anche Video Zoom 15x e Slow Motion a 1920 fps. Il comparto multimediale, poi, è arricchito anche da speaker stereo realizzati in collaborazione con Harman Kardon.
Xiaomi MIX 4 – Prezzo e data d’uscita
Xiaomi MIX 4 sarà venduto ad un prezzo di 4999 yuan (657€) per la 8/128 GB, salendo a 5.299 yuan (697€) per la 8/256 GB, 5799 yuan (769€) per la 12/256 GB ed infine 6299 yuan (828€) per la 12/512 GB. Se MIX 4 vi fa gola, però, sappiate che la sua commercializzazione è esclusiva della Cina. La conferma è arrivata da parte di Agatha Tang, product PR di Xiaomi Global. Perciò, almeno per il momento, non ce ne sarà né una versione Global né tantomeno una europea.