Buone notizie per tutti gli utenti Xiaomi, che a breve potranno godere di maggiore tutela quando si parla di batterie false. Specialmente quando si effettua l’acquisto di uno smartphone usato e/o proveniente da fonti non attendibili, non si sa chi l’abbia maneggiato. E se si tratta di un dispositivo datato, può capitare che chi lo rivende effettui una sostituzione della batteria non propriamente in linea con quanto sperato. Installare una batteria che non sia originale, spesso e volentieri realizzata con scarsa qualità, comporta tutta una serie di rischi. In primis che non fornisca veramente l’amperaggio dichiarato, ma anche la possibilità che si danneggi e provochi dei danni allo smartphone e al suo possessore.
Xiaomi aggiorna la MIUI ed inserisce una tutela contro le batterie false
Come segnalato in rete, alcuni screenshot ci svelano che Xiaomi ha aggiornato la MIUI, inserendo un avviso sulla presenza di batterie non originali. L’avviso recita così:
“Sembra che una batteria non autorizzata sia installata in questo dispositivo. La potenza di ricarica verrà abbassata per proteggere il tuo dispositivo. Usare batterie non autorizzate potrebbe comportare rigonfiamenti, surriscaldamenti e perdite. Potrebbe addirittura prendere fuoco o causare altri incidenti. Trova un fornitore di servizi autorizzati per cambiare la tua batteria.“
Oltre ad avvisare della presenza di una batteria non originale, lo smartphone Xiaomi rallenterà in automatico la velocità di ricarica. Questo perché se si utilizzano caricatori rapidi con batterie di qualità non adeguata c’è il rischio che si surriscaldi, provocando i succitati danni. Non è chiaro come Xiaomi riesca a capire se una batteria è originale o meno, ma probabilmente quelle originali si interfacciano con un micro-controller ad hoc.
Una novità che arriva con l’aggiornamento dell’app Sicurezza alla versione 5.6.0. Potrei linkarvi il file APK per aggiornare manualmente, ma per le segnalazioni sembra funzionare solamente in Cina e sui modelli della serie Xiaomi Mi 10 e Mi 9. Resta da vedere se questa modifica verrà espansa anche al resto del mondo, anche se probabilmente è la Cina il paese maggiormente colpito da questo tipo di “contraffazione”.