Oclean X Pro Elite vs Oral-B iO 9n vs. Philips Sonicare 9900 Prestige: qual’è il migliore spazzolino elettrico smart?

Da che se ne abbia memoria l’igiene orale è uno dei fattori più importanti per il benessere fisico della persona e, secondo alcuni studi, lavare bene e a fondo i propri denti aiuta a prevenire l’insorgere di malattie ben più gravi. Negli ultimi anni, poi, si è capito che spesso non basta solo spazzolare i propri denti o lavarli tre volte al giorno, ma bisogna farlo in nella maniera più sensata possibile, per riuscire a raggiungere il risultato migliore.

E così, un po’ per nudo e crudo consumismo, un po’ per semplificare all’osso l’igiene orale, negli ultimi anni il mercato è stato praticamente invaso da decine e decine di spazzolini elettrici smart, ossia l’evoluzione del più tradizionale spazzolino elettrico che, coadiuvati di sensori ed applicazione, almeno sulla carta dovrebbero garantire un’igiene migliore.

Ma la domanda sorge spontanea: uno spazzolino elettrico smart, è davvero poi così intelligente? E, soprattutto, c’era davvero bisogno di rendere “schiavo dello smartphone” anche il proprio spazzolino? È questo il senso del confronto di oggi, un confronto decisamente fuori dalle righe, in cui metteremo alla prova l’Oclean X Pro Elite, l’Oral-B iO 9n e il Philips Sonicare 9900 Prestige: tre modelli top di gamma, dei quali valuteremo tutte le funzionalità “intelligenti” in modo da capire quale sia il più smart di tutti e, soprattutto, se queste funzioni potrebbero risultare davvero utili.

Confronto Oclean X Pro Elite vs Oral-B iO 9n vs. Philips Sonicare 9900 Prestige: qual’è il migliore spazzolino elettrico smart?

Innanzitutto una premessa. Lo scopo di questo confronto è quello di valutare esclusivamente le funzionalità smart dei tre spazzolini. La valutazione della qualità della pulizia, la tipologia di spazzola o la velocità del motore utilizzato la lasciamo a chi, di certo, è sicuramente più esperto di noi. E sì, i più attenti avranno notato che se i modelli di Oral-B e Philips hanno un prezzo di vendita che si posiziona sulla fascia dei 300 euro, l’Oclean invece è decisamente più economico.

Perché l’abbiamo inserito nel confronto? Semplice, perché si tratta di uno dei modelli che integra più funzioni smart, e visto che è proprio questo il tema del nostro confronto, non potevamo lasciarlo fuori.

Ad ogni modo, per evitare di confusione, procederemo nel confronto seguendo una serie di step: caratteristiche tecniche come lo schermo, il risultato della pulizia, il sensore di pressione e le diverse modalità di spazzolamento disponibili.

Display

Per quanto riguarda il display, gli sfidanti da tre diventano due. Nonostante sia tra i modelli più costosi in circolazione, il Philips Sonicare 9900 Prestige non dispone di alcuno schermo, e tutte le informazioni relative alla pulizia si potranno controllare esclusivamente tramite l’applicazione per iOS ed Android.

Partiamo con l’Oral-B iO 9n. Lo spazzolino nato sotto l’ala protettiva di Braun integra, poco sotto l’aggancio della testina, un display OLED a colori alle cui estremità sono presenti due tasti dedicati all’avvio dello spazzolamento e all’accensione del dispositivo. Gli effetti grafici sono molto gradevoli, ma non si tratta di un pannello touch, quindi il suo scopo è esclusivamente informativo: sostanzialmente sul display si potrà controllare la modalità di spazzolamento attivata e si verrà avvisati qualora si stesse facendo troppa o poca pressione durante l’uso. Una volta attivata la pulizia, sullo schermo comparirà un timer con il quale si potrà controllare l’effettivo tempo di utilizzo, al termine del quale una faccina sorridente (o triste) indicherà la qualità dello spazzolamento.

Il display dell’Oclean X Pro Elite, invece, è di tipo touch. La sensazione che si ha è quella di utilizzare una Mi Band di Xiaomi e il sistema di rilevamento tattile è piuttosto reattivo. In realtà, l’Oclean X Pro Elite è il primo spazzolino elettrico smart al mondo ad integrare uno schermo touch, tramite il quale si potrà scorrere tra le diverse modalità di pulizia, compresa quella per il lavaggio della lingua o per il massaggio gengivale, oppure si potrà navigare tra le impostazioni scegliendo, tra le altre cose, l’intervallo di tempo da assegnare al timer durante il lavaggio.

Al termine della pulizia con l’Oclean inoltre, è possibile controllare la qualità dello spazzolamento in un modo molto più preciso di quanto accade con l’Oral-B: invece di mostrare una faccina triste o sorridente, l’Oclean X Pro Elite mostrerà la mappa completa della dentatura e le relative zone pulite (o ancora da pulire). Si tratta dell’informazione più importante a cui accedere, ed il fatto che sia disponibile direttamente sullo spazzolino e non solo sullo smartphone, a mio parere è una gran cosa.

Un’altra differenza tra i due spazzolini sta nell’attivazione automatica: quando si impunta l’Oclean X Pro Elite, il display si attiverà automaticamente (grazie ad un accelerometro integrato), cosa che non avviene nell’Oral-B iO 9n.

Dati sulla pulizia

Indipendentemente dalle informazioni che è possibile controllare direttamente sui display dell’Oclean e dell’Oral-B, tramite le applicazioni companion di tutti i modelli è possibile accedere ad un resoconto dei risultati di pulizia molto più dettagliato. Ma andiamo con ordine.

Nell’app di Oclean, dopo ogni lavaggio, è possibile controllare le zone coperte, il tempo di spazzolamento, la pressione che si è effettuata su ogni zona e, soprattutto, il tempo di pulizia che si è dedicato ad ogni zona dell’arcata dentale, compresi i movimenti che si sono fatti mentre ci si lavava i denti. Ed anche se per alcuni potrebbe sembrare una cosa poco importante, in realtà lo scopo di tutte queste informazioni è quello di aiutare l’utente a migliorare le proprie abitudini ed a capire se la modalità scelta sia quella giusta per le proprie esigenze.

Altrettanto ricche sono le applicazioni di Oral-B e Philips, che (a differenza di Oclean che è in grado di rilevare 8 punti morti) possono tenere traccia rispettivamente di 6 punti morti e 12 punti morti. Tramite le app di entrambi i modelli si potrà controllare lo spazzolamento per ogni zona dell’arcata dentale, ma con una precisione leggermente inferiore rispetto a quella che abbiamo visto nell’app di Oclean: la realtà dei fatti è che l’app di Oral-B, ad esempio, divide l’arcata dentale in tre zone che, in un certo senso, sono più difficili da interpretare.

C’è poi da considerare il fattore lag, ossia il tempo che gli spazzolini impiegano per inviare le informazioni allo smartphone: in questo caso siamo ad un totale pareggio e tutti i dispositivi impiegheranno qualche secondo per inviare tutti i dati tramite Bluetooth. Ed è qui che entra di nuovo in gioco il display: avere accesso immediatamente ad alcune informazioni, può far risparmiare tempo e “correggere subito il tiro”.

Sensore di pressione

Il sensore di pressione è un altro fattore molto importante in uno spazzolino elettrico smart. In soldoni lo scopo di questa funzione è quello di preservare la salute delle gengive, utilizzando diverse modalità di monitoraggio e notifica verso l’utente, è una funzione importante che in realtà le tre aziende gestiscono in maniera del tutto diversa.

L’Oclean X Pro Elite, una volta rilevata una pressione più forte del necessario, riduce automaticamente la frequenza di vibrazione della spazzola, nell’Oral-B iO 9n invece lo spazzolino si limita a comunicare la cosa all’utente cambiando il colore del Led colorato posizionato poco sotto all’aggancio della spazzola, mentre nel Philips 9900 qualora si utilizzasse una pressione troppo forte per 5 secondi, il sistema avviserà l’utente modificando il colore del Led colorato e riducendo la frequenza di vibrazione dello spazzolino.

Modalità di spazzolamento disponibili

Quello delle modalità di spazzolamento è un’altra caratteristica che rende davvero “intelligente” uno spazzolino smart. E, di nuovo, in tutti i modelli che abbiamo inserito nel confronto, le aziende hanno pensato a soluzioni differenti.

L’Oclean X Pro Elite, ad esempio, integra 4 modalità gestibili direttamente dallo spazzolino e 20 modalità selezionabili tramite l’applicazione, Oral-B iO 9n invece integra 7 modalità gestibili tramite il dispositivo, mentre Philips 9900 integra 5 diversi tipi di pulizia che, però, si potranno selezionare esclusivamente tramite l’applicazione.

Ma c’è un’altra piccola chicca. Tramite l’applicazione di Oclean, non solo si potrà essere guidati nella scelta della migliore modalità di pulizia tramite una procedura in app, ma si potrà anche generare un piano di pulizia dentale basato sulla propria arcata dentale e sulle proprie esigenze personali.

Rumorosità

Infine, prima di arrivare al prezzo, un piccolo appunto sulla rumorosità. Certo, non è un fattore “smart”, ma si tratta comunque di una di quelle caratteristiche che, perdonatemi il gioco di parole, si fanno sentire. Per non entrare troppo nei tecnicismi, dai miei test con il misuratore di decibel ho notato una rumorosità più accentuata nello spazzolino di Philips con 71 dB, mentre nell’Oral-B iO 9n la rumorosità è di 64 dB.

Il più silenzioso di tutti però rimane l’Oclean X Pro Elite con i suoi 45 dB di rumorosità: conosciamo da tempo i prodotti dell’azienda, ed uno dei fattori con i quali si riescono a contraddistinguere rispetto alla stragrande maggioranza dei modelli presenti nel mercato è proprio quello relativo alla rumorosità molto contenuta.

Prezzo di vendita

Arriviamo ora all’ago della bilancia del confronto, cioè il prezzo di vendita. Ed è inutile girarci intorno: è proprio questo il fattore determinante con il quale avrete la possibilità di valutare il rapporto qualità/prezzo dei diversi modelli.

Oral-B iO 9n ha un prezzo ufficiale di 329 euro su Amazon, Philips Sonicare Prestige 9900 ha un prezzo di 292,79 euro, mentre Oclean X Pro Elite ha un prezzo di 59,99 euro. Sia Oral-B che Oclean inoltre sono scontati in occasione del Prime Day di Amazon: vi consiglio di controllare sempre il coupon in basso, per poterli acquistare al minor prezzo disponibile.

Ed anche se potrebbe sembrarvi un confronto fuori dagli schemi, non starò qui a dirvi quale secondo me è il migliore. La realtà dei fatti è che, soprattutto in dispositivi di queste categorie, la scelta deve essere puramente personale, ma un consiglio voglio darvelo: non sempre spendere cifre enormi è sinonimo di un buon acquisto, ed è sempre meglio puntare sul rapporto qualità/prezzo, piuttosto che sul prezzo nudo e crudo.


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