Purtroppo Sharp non è un brand noto fuori dalla madrepatria Giappone, ma il debutto di questo Aquos R6 non può che incuriosire gli appassionati di settore. Da sempre, il produttore si contraddistingue per offrire smartphone di fattura originale, cercando di non omologarsi al mercato. Vi ricordate lo storico ed iconico primo Xiaomi Mi MIX? Forse non tutti sanno che il flagship Xiaomi si ispirava palesemente allo Sharp Aquos Crystal, lanciato nel 2014: non a caso, il pannello del display di Mi MIX veniva fornito proprio da Sharp. Negli anni a venire, Sharp ha lanciato altri modelli degni di nota: basti pensare all’Aquos Zero 2, il primo e finora l’unico al mondo a 240 Hz. Ma anche al pieghevole a cui sta lavorando.
Indice
Sharp Aquos R6 ufficiale: ha una fotocamera Leica da record
Ma torniamo a concentrarci su questo Sharp Aquos R6. Le immagini ufficiali ci svelano un display curvo ai lati con design punch-hole centrale per ospitare la selfie camera. Si tratta di uno schermo proprietario Pro IGZO OLED HDR con specifiche veramente straordinarie. Siamo di fronte ad un pannello da 6,6″ WUXGA+ (2730 x 1260 pixel) con refresh rate dinamico da 1 a 240 Hz e luminosità di picco di ben 2.000 nits. Analizzandolo più attentamente, si nota anche che sul frame destro, oltre a tasto Power e bilancere del volume, c’è un tasto aggiuntivo per richiamare Google Assistant..
Dico questo perché Sharp Aquos R6 è uno smartphone che punta moltissimo sul comparto fotografico. Così tanto da avere un modulo di dimensioni importanti ma che contiene una singola fotocamera principale, affiancata da un sensore secondario. E che fotocamera: Sharp ha collaborato con Leica per implementare un sensore da 1″, un CMOS da 20 MP le cui dimensioni lo pongono sullo stesso piano delle fotocamere compatte Sony RX100. Non è il primo al mondo, però, perché il record spetta allo sconosciuto Panasonic CM1 del 2014. Se ci si concentra sul panorama più mainstream, quello ad esserci andato più vicino è Xiaomi Mi 11 Ultra e il suo sensore da 1/1,12″.
In termini di ottiche e focali, davanti a questo sensore c’è una lente a 7 elementi Summicron con apertura f/1.9 e lunghezza focale da 19 mm, perciò quasi una grandangolare. Questo perché è l’unica fotocamera presente a bordo del telefono, pertanto deve coprire un po’ tutti i campi di utilizzo, ad eccezione del teleobiettivo (c’è solo lo zoom digitale, purtroppo). A fianco dell’unica fotocamera vediamo un sensore ToF per l’autofocus ed il flash LED.
In termini di scheda tecnica, Sharp Aquos R6 non ha molto da invidiare ai migliori top di gamma in circolazione. A muoverlo c’è lo Snapdragon 888, in accoppiata a 12 GB di RAM, 128 GB di storage con microSD (fino ad 1 TB) ed un’ampia batteria da 5.000 mAh con ricarica Intelligent Charge 2.0. C’è persino l’ingresso mini-jack, così come certificazione IP6X e sensore ID ultrasonico Qualcomm, uno dei pochissimi a parte Samsung ad averlo. Oltre ad avere un’ampiezza 11 volte maggiore dei sensori tradizionali, Sharp ha implementato un sistema di scansione a doppio dito per aumentare la sicurezza del sistema.
Scheda tecnica
- Display Pro IGZO OLED da 6,6″ WUXGA (2730 x 1260 pixel) con densità di 455 PPI, certificazione HDR e refresh rate dinamico da 1 a 240 Hz
- dimensioni di 162 x 74 x 9,5 mm
- certificazione IPX5/IPX8/IP6X
- sensore d’impronte ultrasonico e riconoscimento facciale
- SoC Qualcomm Snapdragon 888
- 12 GB di RAM LPDDR5
- 128 GB di storage UFS 3.1 con espandibilità via microSD fino ad 1 TB
- fotocamera posteriore da 20,2 MP f/1.9 con lenti 7P
- fotocamera anteriore da 12,6 MP f/2.3
- supporto 5G, Wi-Fi 6, ingresso mini-jack
- batteria da 5.000 mAh
- sistema operativo Android 11
Prezzo e disponibilità
Disponibile nelle colorazioni Black e White, purtroppo Sharp Aquos R6 non uscirà dal Giappone, essendo disponibile tramite gli operatori locali NTT Docomo e SoftBank (ad un prezzo ancora sconosciuto). Che peccato!
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