Nell’ultima finestra di lancio di Xiaomi, l’azienda cinese non ha deciso di portare sul mercato europeo solamente i modelli standard, Pro e Ultra della sua ultima serie di top di gamma, ma ha voluto lanciare anche una variante inedita: stiamo parlando del nuovo Xiaomi Mi 11i.
In realtà i più attenti avranno notato fin da subito la somiglianza con il Redmi K40 Pro+ e infatti non si sbagliano, in quanto il Mi 11i può essere definito come la sua versione Global. A questo punto, dunque, la domanda sorge spontanea: quale smartphone acquistare tra questo e il Mi 11 standard? Quali sono le differenze tra di loro? Scopriamolo insieme all’interno della nostra recensione completa!
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Recensione Xiaomi Mi 11i
Unboxing – Xiaomi Mi 11i
La confezione di vendita è realizzata in cartonato bianco ed al suo interno troviamo la seguente dotazione:
Xiaomi Mi 11i;
cover in silicone;
adattatore USB Type-C / jack da 3.5 mm;
cavo dati USB / USB Type-C;
alimentatore da parete con presa europea e uscita a 33W;
manualistica;
spillino per lo slot SIM.
Sono rimasto molto soddisfatto del contenuto della confezione, in quanto ormai è raro trovare un adattatore Type-C/jack audio sui dispositivi, soprattutto sui top di gamma (sembra assurdo, ma è così).
Design e costruzione
Come già anticipato in apertura, lo Xiaomi Mi 11i ha lo stesso design del Redmi K40 Pro, entrambi con linee simili a quelle dello Xiaomi Mi 11, ma con tre principali differenze: il display flat, un modulo fotografico posteriore con una disposizione differente dei sensori e un punch-hole centrato anziché laterale.
Personalmente sono rimasto molto soddisfatto dell’estetica dello smartphone, oltre che della sua robustezza. Infatti, il Mi 11i ha una back cover in vetro lucido e un frame laterale che però sembra essere in policarbonato. Nonostante ciò ho notato un buon assemblaggio, l’unico aspetto negativo è che la back cover trattiene un po’ troppe ditate.
Le dimensioni del dispositivo non sono propriamente compatte, ma nel complesso risulta essere abbastanza leggero e ben bilanciato. Le sue misure sono infatti di 163.7 x 76.4 x 7.8 millimetri per un peso di 196 grammi.
Sul lato destro troviamo il tasto power che integra anche il sensore d’impronte digitali e il bilanciere del volume, mentre quello sinistro è pulito. Superiormente si nota uno dei due speaker ed il sensore infrarossi, a differenza del profilo inferiore su cui è collocato il secondo speaker, il microfono principale, l’ingresso USB Type-C e lo slot dual SIM.
Devo dire che senza cover lo scalino del modulo fotografico inizia ad essere ingombrante e poggiando lo smartphone sul tavolo tenderà a traballare durante il suo utilizzo.
Display
A bordo dello Xiaomi Mi 11i troviamo un display flat Samsung E4 AMOLED da 6.67 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel) in 20:9 con densità di 394 PPI, refresh rate a 120Hz, supporto all’HDR10+, luminosità massima di 1300 nits nel suo picco, frequenza di campionamento del tocco fino a 360Hz e protezione Corning Gorilla Glass 5.
Insomma, anche se non ha un display curvo e una risoluzione QHD+, anche questo Mi 11i ha tanto da offrire. Infatti, la qualità del pannello è molto buona grazie a dei colori vividi, ma mai troppo saturi, una luminosità massima ottima anche sotto la luce diretta del sole, un buonissimo contrasto ed un refresh rate che arriva fino a 120 Hz.
L’unica critica che voglio sollevare circa questo aspetto è il fatto che nelle impostazioni si può scegliere solo tra 60 e 120Hz e non troviamo la classica via di mezzo a 90Hz. Per il resto all’interno del menù dedicato possiamo anche tarare i colori a nostro piacimento qualora fossimo insoddisfatti della resa, impostare la modalità scura, il motore di immagine AI di Xiaomi che consente di migliorare la qualità delle immagini in alcuni contesti, scegliere l’always-on display più in linea con i nostri gusti, attivare il double tap to wake e tantissime altre funzionalità.
Dal punto di vista delle personalizzazioni Xiaomi è sempre stata all’avanguardia e troverete impostazioni per tutti i gusti e per tutte le esigenze.
Hardware e prestazioni
A far girare lo Xiaomi Mi 11i ci pensa un chipset Qualcomm Snapdragon 888, il quale è comprensivo di un processore octa-core con frequenza di clock massima di 2.84 GHz affiancato da una GPU Adreno 660, 8 GB di RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria interna UFS 3.1 non espandibile tramite microSD. Faccio presente che è in Italia è in vendita anche la variante 8/128 GB.
Inutile dire che nell’utilizzo quotidiano lo smartphone si comporti egregiamente, in quanto garantisce una fluidità caratteristica degli ultimi top di gamma lanciati sul mercato. Lo switch da un’applicazione all’altra avviene con grande rapidità e le operazioni più complesse eseguite senza troppi problemi. Inoltre, impostando il refresh rate a 120Hz vi sembrerà ancor più veloce.
Per quanto riguarda il gaming sono riuscito a giocare senza alcun tipo di criticità a giochi leggeri come Subway Surfers, Clash Royale e simili, ma lo smartphone non ha mostrato incertezze nemmeno con titoli più pesanti come PUBG o Call of Duty Mobile, i quali vengono riprodotti a dettagli massimi e senza cali di frame evidenti.
Tuttavia, dopo qualche sessione di gioco (almeno 30 minuti) lo smartphone tende a scaldare un po’. Nulla di eccessivo, ma d’estate potrebbe essere una seccatura. Ottimo invece il feedback aptico, sia nel gaming che nell’utilizzo quotidiano, praticamente uno dei migliori nel panorama mobile.
Fotocamera
Lo Xiaomi Mi 11i ha una tripla fotocamera con sensore principale da 108 mega-pixel con apertura f/1.75, uno grandangolare da 8 mega-pixel f/2.2 e FOV 119° e uno macro da 5 mega-pixel f/2.4, i quali sono affiancati da un flash LED e uno stabilizzatore digitale.
In diurna gli scatti hanno veramente un’ottima resa grazie ad un buon livello di dettaglio e dei buoni colori, sebbene in alcune situazioni l’AI tenda a saturarli leggermente. Mi è piaciuto il modo in cui interviene l’HDR e ho notato una buona gestione delle luci in generale. Nonostante la stabilizzazione digitale sia molto buona, in alcune situazioni come con lo zoom, si sente l’assenza di un OIS e le foto potrebbero venire micromosse.
Ottimi anche gli scatti in macro che riescono a catturare molti dettagli e a realizzare degli scatti molto particolari, sebbene io non sia solito realizzarli, mentre è convincente il bokeh naturale negli scatti più classici. Devo dire che Xiaomi sta alzando sempre di più l’asticella in questo comparto.
In notturna lo smartphone fatica un po’ di più, ma con una buona mano ferma e con la modalità notte riuscirete a tirar fuori delle belle fotografie anche quando la luce scarseggia. Ovviamente non aspettatevi l’assenza di rumore digitale, ma nel complesso non sono niente male. L’assenza di uno stabilizzatore ottico qui si sente maggiormente, ma nulla di così eccessivo.
Frontalmente il Mi 11i è equipaggiato da una fotocamera da 20 mega-pixel con apertura f/2.5. In diurna gli scatti sono caratterizzati da un buon livello di dettaglio, così come dei buoni colori ed una buona gestione automatica dell’HDR. In notturna accade quanto detto in precedenza, la qualità cala e il rumore digitale si fa più evidente. Con più illuminazione, tuttavia, gli scatti non sono male anche se dovrete avere una buona mano ferma.
I video possono essere registrati fino ad un massimo di 8K a 30 fps, oltre che 4K e 1080p a 30 e 60 fps. Nonostante non ci sia una stabilizzazione ottica, quella digitale interviene abbastanza bene, ma il punto critico è la messa a fuoco automatica che ogni tanto sembra addormentarsi. Per il resto ottimi i colori e i dettagli.
L’applicazione della fotocamera offre veramente tante possibilità di scatto, tra cui quella a 108 mega-pixel, con esposizione prolungata, con effetto clone e tante altre, oltre che diverse tipologie di video con filtri ed effetti. Vi ricordo che potrete sfruttare anche l’audio zoom che abbiamo già visto su altri modelli della casa cinese.
Audio e connettività
Proprio come i migliori top di gamma, lo Xiaomi Mi 11i possiede uno speaker stereo, il quale ci garantisce un volume abbastanza elevato ed un bilanciamento delle frequenze nella media, sebbene tendano ad essere privilegiate maggiormente quelle medie e alte a discapito di quelle basse.
La situazione migliora decisamente con un buon paio di cuffie cablate o con degli auricolari Bluetooth di qualità. Tra l’altro in confezione è presente anche un adattatore Type-C / jack audio. Cristallino invece l’audio in capsula auricolare e quello catturato dai microfoni.
Passando alla connettività, lo Xiaomi Mi 11i supporta ovviamente il dual SIM 5G, oltre che il 4G+ e la ricezione è molto buona anche in contesti dove la linea è meno stabile. Per il resto è presente il Bluetooth 5.2, il Wi-Fi 6, NFC e Dual Frequency GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou/Galileo, i quali si comportano bene e non mostrano particolari criticità. Un gran peccato che l’ingresso USB Type-C sia solo 2.0 e non consenta l’uscita audio-video.
Il sensore d’impronte digitali è integrato nel tasto power e nei giorni di test si è dimostrato infallibile, in quanto è molto rapido e preciso, eseguendo il comando senza sbagliare un colpo. In alternativa, comunque, potrete sfruttare anche lo sblocco facciale 2D, il quale è molto veloce in diurna, mentre con poca luce fa un po’ fatica (a meno che non abbiate un buon livello di luminosità sul display).
Software
Lo Xiaomi Mi 11i è basato su Android 11 con interfaccia personalizzata MIUI 12.0.4 Global e con patch di sicurezza del 1 aprile 2021.
Stiamo parlando di un software che ormai conosciamo benissimo e che abbiamo apprezzato nel corso degli anni grazie all’ottimo aspetto grafico, una buonissima fluidità ed un grande quantitativo di personalizzazioni, le quali spaziano dai temi agli always-on display animati e statici, senza dimenticare chicche come il Second Space, la Modalità Lite, il Turbo Videogiochi, le Finestre a scomparsa, la modalità ad una mano e tutte le funzionalità relative al display.
Insomma, questa MIUI 12 è veramente una delle interfacce più complete presenti attualmente sul mercato e personalmente l’apprezzo molto. Quello che non mi piace però, è la presenza di tante, forse troppe, applicazioni pre-installate al momento dell’accensione. Queste saranno ovviamente disinstallabili, ma non nego che sia un po’ fastidioso.
Infine, il dispositivo possiede una certificazione Widevine L1 e quindi potrà riprodurre i contenuti delle principali piattaforma di streaming in alta qualità.
Batteria
Sotto la scocca dello Xiaomi Mi 11i troviamo una batteria da 4520 mAh che supporta la ricarica rapida a 33W. L’autonomia che riesce ad offrirci lo smartphone è ottima, infatti sono riuscito ad arrivare fino a circa 1 giorno e mezzo con utilizzo moderato, Dark Mode e refresh rate a 120 Hz, per una media di circa 6 ore e mezza di display attivo.
Per quanto concerne la ricarica, con l’alimentatore fornito in dotazione sarà possibile portare lo smartphone dallo 0 al 100% in circa 50 minuti.
Conclusioni – Xiaomi Mi 11i
Per trarre delle conclusioni, però, è necessario parlare prima di prezzo, in quanto lo Xiaomi Mi 11i è venduto ufficialmente a 649 euro nella variante 8/128 GB e 699 euro in quella in nostro possesso, ovvero la 8/256 GB. Facendo un rapido confronto con Xiaomi Mi 11 standard, i prezzi ufficiali sono rispettivamente 679 e 799 euro (749 euro per la Special Edition).
Alla luce di tutto ciò possiamo iniziare a tirare le somme per questo Mi 11i, perché oltre al prezzo, lo smartphone fa leva soprattutto sul display flat per attirare l’attenzione dell’utenza che non si trova bene con il display curvo della variante standard.
A livello di performance e qualità generale siamo lì, sebbene sotto alcuni punti di vista lo Xiaomi Mi 11i sia leggermente inferiore, come ad esempio nella costruzione o nella fotocamera (vista l’assenza di uno stabilizzatore ottico).
Ad oggi la reputo una buona alternativa ai soliti smartphone di fascia alta, sebbene penso che il prezzo sia un po’ alto. Infatti, per il lancio in Italia l’azienda cinese aveva proposto un prezzo base di 549 euro, una cifra già molto più appetibile rispetto ai 649 euro attuali.
Se trovassi Mi 11 e Mi 11i ad uno street price più basso e a pochi euro di scarto tra i due quale sceglierei? Personalmente andrei di Mi 11 dal momento che mi piace il display curvo e che considero fondamentale un OIS su un dispositivo di fascia alta. Tuttavia, chi vuole risparmiare qualcosina non si pentirà nello scegliere questo nuovo modello.
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