Tra le tante presentazioni di nuovi modelli di smartphone, continua ad aleggiare lo spettro delle forniture di componenti. Su tutti, i chipset (semiconduttori a base di silicio per lo più) che compongono i SoC degli smartphone sono quelli che soffrono la carenza maggiore, ma c’è chi, come ad esempio Xiaomi, che vede il tutto come un sfida.
Xiaomi sostiene di avere il doppio delle forniture di chipset rispetto agli altri
A parlare della carenza di chipset è uno degli elementi di spicco di Xiaomi, cioè il CEO di Redmi Lu Weibing. Egli infatti dichiara che questo problema può essere un test per dimostrare le capacità dei produttori e delle compagnie di elettronica. Chi è stato più attento in precedenza al momento degli ordini, è colui che resterà in alto anche nei mesi successivi. E senza troppi giri di parole, ha inoltre aggiunto che le scorte di chipset come Snapdragon 870 e 888 da parte di Xiaomi soddisfano ampiamente la domanda di quest’anno.
C’è motivo ben preciso: Xiaomi ha il doppio dei SoC rispetto agli altri produttori. Dopo questa manifestazione di “forza”, il Signor Lu si è espresso anche sulla situazione generale, dichiarando che effettivamente il ciclo di carenze non è affatto breve (come abbiamo anticipato in un report) e che non verrà attenuato quest’anno. Essendo però ottimisti, si può vedere la luce nella prima metà del 2022, ma bisogna comunque andarci cauti.
Inoltre, il brand di Lei Jun potrebbe avere una separazione particolare dal suo fornitore principale, Qualcomm, proprio per questo motivo, guardando con interesse al principale rivale MediaTek.