Sono già diversi anni che ASUS domina nel settore del mobile gaming grazie ai suoi ROG Phone, ovvero una line-up di smartphone per videogiocatori caratterizzati da una scheda tecnica da primi della classe e delle performance che raramente possiamo trovare su altri dispositivi. Solamente 5 mesi fa abbiamo avuto modo di apprezzare il ROG Phone 3 e nella recensione di oggi siamo pronti a parlarvi del nuovo ASUS ROG Phone 5.
Di anno in anno l’azienda ha fatto sempre di più per migliorare i suoi device, tanto da guadagnarsi il nostro badge di “Miglior smartphone da gaming”. Riuscirà il ROG Phone 5 a confermare quanto di buono fatto con la variante precedente? Non ci resta che scoprirlo all’interno della recensione!
Indice
ToggleRecensione ASUS ROG Phone 5
Unboxing – ASUS ROG Phone 5
Che l’ASUS ROG Phone 5 sia uno smartphone di fascia alta lo si può capire già dalla confezione, in quanto questa possiede un’apertura magnetica ed al suo interno è presente un breve fumetto che, se inquadrato con la fotocamera in fase di configurazione iniziale, prenderà vita! Può sembrare una sciocchezza, ma attenzioni di questo tipo sono più che gradite ad un pubblico di videogiocatori.
Per il resto la confezione è in cartonato nero e al suo interno è presente la seguente dotazione:
- ASUS ROG Phone 5;
- cavo USB Type-C to USB Type-C in tessuto di ottima fattura;
- alimentatore da 65W;
- bumper in plastica;
- spillino per lo slot SIM;
- manualistica.
Design e costruzione
Come già ribadito nella recensione del ROG Phone 3, con l’avanzare dei modelli l’azienda taiwanese sta cercando di rendere la serie ROG meno aggressiva e maggiormente adatta a contesti più “eleganti”, sebbene voglia mantenere comunque alcune delle caratteristiche peculiari di uno smartphone da gaming.
Questo perché probabilmente vuole puntare anche ad un target dai gusti un po’ più classici e che non vuole risultare troppo appariscente.
Sull’ASUS ROG Phone 5, infatti, troviamo un design che ricalca le linee dei suoi predecessori grazie ad un modulo fotografico dal solito aspetto, ma che questa volta ha una superficie in vetro completamente liscia e con protezione Corning Gorilla Glass 3. Sotto al pannello possiamo notare una trama rigata e a puntini che viene accompagnata dal logo ROG al LED, il quale può essere gestito e personalizzato attraverso le impostazioni.
I materiali sono di ottima fattura grazie al frame laterale in alluminio e una scocca in vetro lucido, la quale trattiene un po’ troppe ditate, sebbene nel complesso contribuisca a dare una sensazione di grande solidità. Purtroppo, però, solidità, tecnologia all’avanguardia e materiali di qualità contribuiscono ad aumentare il peso del dispositivo e infatti abbiamo delle dimensioni di 173.00 x 77.00 x 9.90 millimetri per un peso di 239 grammi.
L’utilizzo ad una mano non è semplice e tutti i suoi grammi si fanno sentire dopo pochi minuti, per questo vi consiglio di aiutarvi anche con l’altra mano per non rischiare di farlo cadere a terra. Tuttavia, nel software di ASUS è presente la funzione “modalità ad una mano” che faciliterà di molto le operazioni quotidiane.
Per il resto il dispositivo è impreziosito da moltissimi altri dettagli come gli Air Trigger intagliati nella scritta “ROG” e il rosso del brand attorno al tasto di accensione e allo slot SIM, il quale presenta inoltre l’acronimo “GLHF!”, ovvero “Good Luck, Have Fun!”.
Sul lato destro, dunque, troviamo il tasto power, il bilanciere del volume, i due Air Trigger ed un primo microfono, mentre sul lato opposto è presente un ingresso USB Type-C, lo slot Dual SIM e l’aggancio per alcuni accessori che vedremo successivamente. Inferiormente si può notare un altro ingresso USB Type-C e l’ingresso jack audio da 3.5mm, a differenza della parte superiore su cui è collocato solamente il terzo dei quattro microfoni di sistema.
Il quarto è situato sulla back cover, di fianco al modulo fotografico, mentre gli speaker sono posizionati sulle due estremità del profilo frontale per garantire un effetto stereo coinvolgente.
Display
Difficile dire quale sia il comparto migliore di questo smartphone, ma probabilmente il display sale sul podio grazie ad un pannello Samsung AMOLED da 6.78 pollici con risoluzione Full HD+ (2448 x 1080 pixel), luminosità massima di 1200 nits (nel picco), refresh rate fino a 144 Hz, rilevamento del tocco fino a 300 Hz, supporto HDR10+ e accuratezza colore Delta-E <1 e protezione Corning Gorilla Glass Victus.
Ci troviamo di fronte ad un display che vi lascerà di stucco grazie alla sua definizione, alla luminosità massima decisamente potente, al contrasto ben bilanciato, all’ottima fluidità grazie all’elevato refresh rate ed ai suoi colori vividi ed accurati, i quali ci fanno sembrare di avere di fronte una stampa. Vedere film e giocare con l’ASUS ROG Phone 5 sarà un vero e proprio piacere.
Tuttavia, qualora voleste cambiare la taratura dei colori potrete accedere alle impostazioni e cambiare una serie di parametri tra cui la temperatura, l’always-on display, il LED di notifica, il font, scegliere la modalità classica o la dark mode ed il refresh rate del dispositivo tra 144 Hz, 120 Hz, 60 Hz o Automatica.
Le possibilità sono veramente ampie e l’esperienza di utilizzo che avrete con il ROG Phone 5 difficilmente riuscirete a trovarla su altri smartphone della stessa categoria.
Hardware, prestazioni e accessori
Sotto la scocca dell’ASUS ROG Phone 5 troviamo un chipset Qualcomm Snapdragon 888, il quale è comprensivo di un processore octa-core con frequenza di clock massima di 2.84 GHz affiancato da una GPU Adreno 660, ben 16 GB di RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria interna UFS 3.1 non espandibile tramite microSD. Tuttavia, per chi avesse un budget più ridotto facciamo presente che sono disponibili anche le varianti da 8/128 GB e 12/256 GB, le quali sono altrettanto prestanti.
Lo smartphone offre dunque quanto di meglio si possa desiderare dal mercato, grazie ad una configurazione che fa invidia ai più classici notebook. Nell’utilizzo quotidiano il ROG Phone 5 è una scheggia e non mostra alcun segno di cedimento nemmeno durante l’esecuzione di applicazioni più complesse e dispendiose in termini di risorse. Lo switch tra le app avviene con grande fluidità e credetemi quando vi dico che sarà un piacere usarlo nella quotidianità.
Passiamo al gaming che è il vero core del prodotto e l’aspetto su cui ASUS ha puntato tantissimo grazie ad una serie di integrazioni hardware e software che ne migliorano le performance, oltre che una serie di accessori che ne espandono le funzionalità.
Partiamo dal sistema di raffreddamento GameCool 5, migliorato rispetto alla versione precedente e che presenta una struttura termica e una camera di vapore rimodellata e degli ampi fogli di grafite che dissipano il calore in modo più diffuso, riducendo il riscaldamento nella parte centrale. Eh già, perché sul ROG Phone 5 la batteria è stata divisa in due parti (3000 mAh ciascuna) e piazzata ai lati, in modo tale da lasciare le parti operative al centro.
Come se non bastasse troviamo anche l’AeroActive Cooler 5, ovvero un accessorio esterno collegabile attraverso i pin laterali, il quale grazie alla ventola integrata permetterà di abbassare ulteriormente la temperatura esterna e della CPU dello smartphone. Come il modello pensato per il ROG Phone 3 presenta una sorta di cavalletto per tenere in piedi il dispositivo, ma sono state integrate anche 2 novità: due pulsanti per il gaming e un ulteriore LED con il logo ROG.
Venendo alle performance, il device si comporta in maniera eccelsa e garantisce delle performance che su altri smartphone sono quasi inarrivabili. Infatti potrete eseguire titoli come Call of Duty, PUBG, Genshin Impact e Fortnite al massimo dei dettagli e con render in 3D al 100% (ove possibile impostarli). Proprio attivando la Modalità X si ha questo boost nelle performance che ci restituirà una giocabilità fluida anche nelle situazioni più difficili.
Facciamo presente, infatti, che questa modalità può essere attivata dalle impostazioni, o semplicemente stringendo lo smartphone sui lati. Tante altre personalizzazioni possono essere gestite attraverso l’ottimo portale ASUS Armoury Crate e Game Genie e ogni singolo setting può essere salvato in base al gioco che si sta riproducendo. Più nel dettaglio possiamo modificare:
- Touch: sensibilità tocco, precisione, scorrimento, tocchi;
- Display: anti-aliasing, luminosità e frequenza di aggiornamento;
- Performance: modalità prestazioni, pulizia memoria;
- Rete: blocca passaggio di rete, limita sync in background;
- AirTrigger;
- Mirino;
- registrazione di gioco;
- Mappatura chiave (per il GamePad);
- Macro.
Inoltre, in Armoury Crate possiamo gestire i profili degli scenari dei vari giochi, visualizzare la modalità delle prestazioni in utilizzo con tanto di grafico pentagonale (Modalità X, Dinamico, Ultra resistente o Avanzate), accedere a Connect (portale della community ROG) e visualizzare tutti i titoli disponbili in base al refresh rate (144 o 120 Hz) o all’utilizzo del GamePad o dei soli AirTrigger.
Eh già perché gli AirTrigger sono dei veri game changer come si dice nel gergo, in quanto sarà possibile sfruttarli in più modi, ovvero una funzione per ogni tasto, due pulsanti per ogni tasto (come L1+L2 o R1+R2) o una funzione per lo scorrimento. Capirete dunque che giocare in questo modo sarà molto più semplice e vi consentirà di vincere più partite.
In alternativa, qualora abbiate il ROG Kunai 3 Gamepad avrete vita ancor più facile. Questo è un gadget che può essere collegato in più modi: tramite Bluetooth, tramite Type-C / Type-C incluso in dotazione oppure attraverso il ROG Kuna3 Bumper, ovvero un bumper in plastica che alle estremità ha degli slider per far alloggiare le due parti separate del gamepad.
Infatti, il Pad è composto da diverse parti scomponibili: l’impugnatura in stile classico joystick e il corpo centrale in plastica che fa da congiunzione per i due controller. Quindi collegando quest’ultimi al bumper sembrerà proprio di avere una Nintendo Switch.
L’aspetto positivo è che avendo degli ulteriori tasti sul posteriore sarà meglio di un classico joystick e la latenza sarà praticamente nulla, l’aspetto negativo è che non tutti i giochi supportano l’utilizzo di un Pad, ma è consentito solo l’uso del touch.
Chiudiamo il discordo accessori con i prezzi, in quanto l’AeroActive Cooler 5 è disponibile a 59.99 euro, il ROG Kunai 3 Bumper a 19.99 euro e il ROG Kunai a 119.99 euro. Personalmente credo che le cifre siano un po’ troppo alte e qualora si volessero acquistare in gruppo si andrebbero a spendere ulteriori 200 euro in più su un prezzo già importante di 999 euro del dispositivo.
Tuttavia, chi non ha problemi di budget e vuole un’esperienza completa a 360 gradi allora questi gadget potrebbero migliorare le vostre skill e il vostro ranking.
Fotocamera
L’ASUS ROG Phone 5 è equipaggiato da una tripla fotocamera con sensore principale Sony IMX686 da 64 mega-pixel e apertura f/1.8, un sensore grandangolare da 13 mega-pixel, apertura f/2.4 e angolo di visione a 125° e un ultimo sensore macro da 5 mega-pixel con apertura f/2.0. Il tutto viene accompagnato da un singolo flash LED e stabilizzazione digitale.
La fotocamera non è stato mai il punto forte dei gaming phone e di questo ne eravamo consapevoli. Tuttavia, con lo scorso modello ero rimasto piacevolmente sorpreso dall’incremento della qualità rispetto alle varianti passate, nonostante questa fosse comunque al disotto rispetto a smartphone nella stessa fascia di prezzo.
Con il ROG Phone 5 il produttore taiwanese ha deciso di mantenere lo stesso modulo fotografico visto con il 3 e infatti la qualità rimane la stessa, ma con qualche miglioria apportata lato software. Insomma, ci saremmo aspettati qualcosina di più dal momento che la tecnologia è andata avanti e altri brand hanno introdotto sensori ancor più performanti, sia nella fascia media che nella fascia alta.
Di giorno comunque lo smartphone realizza delle belle foto caratterizzate da una buona definizione, un giusto contrasto e una gestione delle luci equilibrata. Sebbene nel complesso sia rimasto soddisfatto della resa finale, a volte l’HDR interviene saturando i colori leggermente più del dovuto.
Buone le macro grazie ad un bel bokeh naturale ed un’alta definizione sul soggetto in primo piano. Mi hanno convinto anche le foto con la grandangolare in cui si evince una buona definizione, così come colori e contrasto.
In notturna la situazione cambia e con poca illuminazione quest’ultimo sensore può esserci poco d’aiuto vista la bassa qualità, a meno che non si attivi la modalità notte che interverrà mettendoci una pezza. Proprio con la Night Mode si ottengono risultati migliori anche con il sensore principale, in quanto con una buona mano ferma si riuscirà a dar luce anche in contesti poco illuminati. Devo dire che rispetto al passato hanno fatto passi in avanti.
Frontalmente troviamo una fotocamera da 24 mega-pixel con apertura f/2.5. In diurna abbiamo un’ottima definizione e gestione delle luci, questo grazie anche all’HDR automatico che interviene piuttosto bene apportando un giusto bilanciamento.
Se di giorno i feedback sono buoni, di sera la qualità cala e il rumore aumenta leggermente. In zone luminose non avrete troppi problemi, ma in contesti un po’ più bui questo sarà più evidente. Nel complesso devo dire che siamo sulla sufficienza.
Insomma, in linea generale le foto sono buone, ma paragonabili ad uno smartphone di fascia medio-alta e non ad un device attorno i 1000 euro.
I video possono essere registrati fino ad un massimo di 8K a 30 fps, oltre che in 4K a 60 fpsed i soliti 4K a 30 fps e Full HD con stabilizzazione elettronica. Tuttavia, fino al Full HD a 30 fps si può godere della HyperSteady, ovvero una super stabilizzazione software.
Anche qui confermo i pareri dati sul modello precedente, in quanto ho constatato ancora una volta come l’EIS presente a bordo si comporti bene in quasi tutte le risoluzioni, avvicinandosi alle performance di una stabilizzazione ottica. Per il resto buoni i colori, il contrasto e la gestione delle luci e abbiamo anche una messa a fuoco PDAF sufficientemente rapida.
Infine, ricordiamo che si potranno registrare video in slow-motion in 4K a 120 fps, in Full HD a 240 fps (o 120) e in HD a 480 fps.
Audio
Questo è uno dei migliori comparti dell’ASUS ROG Phone 5, in quanto può vantare di due speaker frontali in grado di coinvolgere attivamente l’utente nelle sessioni di gioco o nelle maratone di film/serie TV grazie ad un volume molto elevato ed un ottimo bilanciamento delle frequenze. Infatti, l’audio è caratterizzato da una buona presenza dei bassi che rendono il suono corposo e godibile con tutti i generi musicali.
Inoltre, l’esperienza durante le sessioni di gioco sarà impreziosita dalle vibrazioni durante la riproduzione dei suoni e dall’ottimo feedback aptico, il quale può essere personalizzato nelle impostazioni.
Per quanto riguarda l’audio in cuffia facciamo presente che è stato incluso anche il DAC. Inutile dirvi che con soluzioni cablate avrete un suono che difficilmente riuscirete a trovare su altri smartphone di fascia alta. Come se non bastasse è presente un apposito menù per la calibrazione delle cuffie e l’equalizzazione.
In chiamata l’audio è cristallino e sono presenti ben 4 microfoni che svolgeranno un ottimo lavoro sopprimendo i rumori circostanti. Insomma, un applauso ad ASUS per aver curato fin nei minimi dettagli un comparto che a volte viene messo in secondo piano da altri brand.
Connettività
L’ASUS ROG Phone 5 supporta il 5G Dual-Mode grazie al modem Snapdragon X60 RF, oltre che ovviamente l 4G+ e in termini di ricezione ho riscontrato delle buone performance, riuscendo ad agganciare il 4G+ anche in luoghi più remoti.
Per il resto troviamo il Wi-Fi 6E con ben tre antenne a disposizione collocate in parti diverse dello smartphone per garantire sempre la massima velocità in base all’impugnatura del dispositivo. Presente anche il Bluetooth 5.2 con supporto Qualcomm aptX, NFC, Dual Frequency GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo.
Software
L’ASUS ROG Phone 5 è basato su Android 11 con patch di sicurezza del 5 gennaio 2021 con interfaccia proprietaria ROG UI.
Già durante la prima configurazione del dispositivo ci verrà chiesto quale tema scegliere tra quello classico da “gaming” tipico della serie ROG o un’interfaccia stock e pulita, ma che presenta sempre le chicche ASUS.
Infatti, stiamo parlando di un software veramente molto completo e ricco di personalizzazioni, dal display alla batteria e dal gaming al LED posteriore. Abbiamo già analizzato il portale Armoury Crate e Game Genie per i videogiocatori, ma per il resto troviamo tantissime impostazioni utili nel quotidiano come Twin Apps, Gestione Mobile, OptiFlex, il blocco delle app con la password, la registrazione delle chiamate, il supporto agli icon pack di terze parti, la funzione di “squeezing” e tanto altro ancora.
Nell’utilizzo giornaliero il ROG Phone 5 gira meravigliosamente grazie ad una grande ottimizzazione e un sistema fluidissimo.
Batteria – ASUS ROG Phone 5
Sotto la scocca dell’ASUS ROG Phone 5 troviamo una batteria da 6000 mAh, o meglio, troviamo due batterie da 3000 mAh posizionate ai lati del dispositivo. Queste, affiancate da un’ottima gestione lato software, ci consentono di avere una buonissima autonomia.
Infatti, con utilizzo intenso e circa 1 ora e mezza di gioco con Modalità X, refresh rate automatico e Always-on display attivo sono arrivato a circa 1 giorno e 1/4 di autonomia con circa 7 ore di display attivo. Questo significa che sfruttando le vare modalità di risparmio energetico proposte dal software e con un uso più parsimonioso riuscirete ad raggiungere tranquillamente i 2 giorni.
Attraverso le impostazioni, comunque, possiamo gestire tantissimi aspetti come la carica lenta, la carica pianificata, il limite di ricarica, possiamo monitorare le frequenze di caricamento, il consumo delle app in background e tanto altro ancora.
Parlando di ricarica, invece, troviamo il supporto alla ricarica rapida a 65W, la quale grazie all’alimentatore fornito in dotazione ci consentirà di arrivare dallo 0 al 100% in circa 50 minuti. Delle tempistiche incredibili che superano il modello precedente di ben 30 minuti.
Peccato che sia assente la ricarica wireless, una piccola sbavatura che non lo rende impeccabile.
Conclusioni – ASUS ROG Phone 5
Dopo aver analizzato nel dettaglio lo smartphone è bene arrivare a delle conclusioni. Infatti, l’ASUS ROG Phone 5 conferma quanto di buono fatto con il modello precedente, apporta diverse migliorie, mentre ripropone alcune cose già viste (i moduli fotografici).
L’azienda sta facendo dei grandissimi passi avanti per fare in modo che la serie ROG non sia destinata solo ai videogiocatori ma anche a tutti coloro che vogliono uno smartphone con prestazioni al top per l’utilizzo quotidiano, senza rinunciare a momenti di svago.
Abbiamo infatti una scheda tecnica da urlo, un display meraviglioso, un’ottima autonomia e un software di alto livello, peccato solo per la fotocamera che è rimasta invariata e non ha subito grandi cambiamenti.
Purtroppo, però, alla fine si deve fare i conti con il prezzo che è sì in linea con altri top di gamma, ma che rimane pur sempre una cifra importante. Stiamo parlando infatti di 999 euro per la variante da 16/256 GB, 899 euro per la 12/256 GB e 799 euro per la 8/128 GB. Le ultime due risultano già più competitive dal momento che per per molti utenti 8/12 GB e 128 GB possono essere più che sufficienti per un determinato tipo di utilizzo.
Per il resto l’ASUS ROG Phone 5 si conferma il miglior smartphone da gaming di sempre. Lo sceriffo è tornato in città!
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