In un periodo dove gli altri brand si stanno attrezzando al fine di sopperire alla mancanza di chipset, ce n’è uno che non teme quest’evenzienza. Infatti, Honor attraverso il CEO ha spiegato che le vendite dipendono da come proponi il prodotto, non da quante scorte ci sono, indipendentemente dalla carenza di chipset.
Honor punta sulle performance, la carenza di chipset è un problema sopravvalutato
Come dichiara George Zhao, Honor non ha alcun timore sul fatto che gli altri brand si stiano approvvigionando di componenti in maniera preventiva, dato che in 20 anni in questo settore nessuno è mai rimasto a corto di forniture, semmai è “morto” per non aver saputo fornire agli utenti prodotti di ottimo livello. E sta tutta lì la differenza, secondo il massimo dirigente del brand.
Infatti, egli ritiene che questa situazione sia sovrastimata, piuttosto è importante che a parità di configurazione uno smartphone abbia un valore generale più alto dei competitor, anche per come viene venduto (e qui si riallaccia al discorso fatto nelle scorse ore). L’obiettivo è creare un gap tecnologico tra i vari brand, ma basato sulle performance. Quindi, se al momento Honor ha meno possibilità, ciò non vuol dire che non frutterà tante vendite, visto che si punta tutto sulla qualità.
Infine, conclude, superato metà anno, i problemi di fornitura saranno passati e Honor inizierà a spingere sull’acceleratore con prodotti top gamma di grande spessore, come già annunciato più volte.