Recensione Redmi Note 10: un cambio di passo per gli smartphone economici

La prima sensazione che ho avuto accendendo per la prima volta il Redmi Note 10, l’esponente più economico della nuova serie dell’azienda cinese, è stata quella di “tornare con i piedi per terra”. E non fraintendetemi, questa impressione è nata soprattutto dopo aver recensito il Redmi Note 10 Pro che, a fronte di un prezzo di vendita molto ristretto, mette a disposizione un display AMOLED a 120 Hz ed una fotocamera da 108 megapixel. Non è un dispositivo privo di compromessi, è vero, ma è comunque uno di quei device che abbiamo definito in molti “best buy”, proprio perché dotato di caratteristiche hardware di tutto rispetto ad un prezzo piuttosto ridotto.

Ebbene, il Redmi Note 10 invece è di un’altra categoria. Sia l’hardware che i materiali sono di fascia bassa, ma questo non implica automaticamente che si tratti di un dispositivo da sottovalutare. Il prezzo ufficiale per l’Italia è di 229,00 euro per la versione 4/128 GB che, a quanto pare, sarà l’unica disponibile in nel Bel Paese e sarà in vendita entro la fine del mese di marzo.

Recensione Redmi Note 10: un cambio di passo per gli smartphone economici

Contenuto della confezione

La confezione del Redmi Note 10, è praticamente identica a quella del suo fratello maggiore. Le novità rispetto agli altri dispositivi prodotti dall’azienda di Xiaomi sono relativamente poche, ed al suo interno troviamo:

  • Redmi Note 10;
  • cavo USB/USB Type-C;
  • alimentatore da parete con presa europea;
  • spilletta per la rimozione dello slot SIM;
  • cover morbida trasparente in TPU;
  • breve manuale d’istruzioni.

Design e materiali

Nonostante si tratti di uno smartphone economico, il design e di materiali del nuovo Redmi Note 10 sono di buona qualità. Insomma è il solito tipico Redmi, che anno dopo anno tende ad alzare l’asticella in ogni fascia di mercato. In linea di massima, il Redmi Note 10 condivide il design del suo fratello maggiore ed è caratterizzato da una scocca sagomata con dettagli più spigolosi. È indubbio che a primo acchito l’aspetto dello smartphone economico di Redmi possa portare la mente allo Xiaomi Mi 10T Pro, e paragonandolo alla versione Pro della serie Note 10 di Redmi, si nota subito una scocca molto più leggera, che è stata resa tale anche dalla presenza di una back cover realizzata in policarbonato: la qualità è buona e non soffre le impronte digitali.

Le dimensioni di 160.46 x 74.5 x 8.29 mm sono molto più pratiche rispetto al modello con display a 120 Hz, e la parte frontale – al netto della diagonale dello schermo – è praticamente identica a quella del Note 10 Pro: le cornici ci sono, sono anche piuttosto marcate, e la fotocamera frontale è stata inserita in un punch sole centrale di dimensioni molto ridotte.

Anche il Redmi Note 10 è dotato di una porta USB-C e dell’ingresso per il jack delle cuffie, accanto ai quali è presente uno dei due speaker stereo. Superiormente invece, è presente un blaster IR con il quale si potrà utilizzare lo smartphone come telecomando universale.

Display – Redmi Note 10

Il primo cambio di passo dell’azienda anche per la fascia degli smartphone economici sta nel display del Redmi Note 10 che, ormai lo saprete tutti, nonostante sia uno dispositivo che costa circa relativamente poco è un AMOLED da 6,43 pollici. Ok, non sarà lo scintillante 120 Hz visto nella variante Pro ma, considerando quanto costa lo smartphone, il fatto che sia dotato di un pannello in grado di garantire neri molto profondi e colori ben saturati è un grande traguardo (per gli utenti).

La percezione che si ha quando si guarda lo schermo del Redmi Note 10 è quello di utilizzare un display di fascia superiore, sia per la luminosità che per la resa cromatica e ok, non è tra mi migliori AMOLED in commercio, ma la qualità del pannello utilizzato nel piccolino di casa Xiaomi è sicuramente più consona a smartphone più costosi che ad un dispositivo molto economico.

La risoluzione è la tipica FullHD+ e la frequenza di aggiornamento è ferma ai 60 Hz, ma l’ottima densità di pixel per pollice (che è pari a 409 ppi) e la luminosità di spicco di 1100 nit, donano allo schermo del Redmi Note 10 un aspetto davvero molto piacevole da guardare: le immagini sono sempre ben definite, vivide, con un ottimo bilanciamento di bianco e saturazione. Buona anche la gestione della luminosità automatica, anche se forse è un po’ troppo conservativa, e più che sufficiente la visibilità delle immagini in condizioni di luce diretta nonostante il Gorilla Glass 3 che protegge il pannello non sia poi il massimo della categoria.

Insomma, considerando il prezzo del dispositivo, lo schermo del Redmi Note 10 è tra mi migliori nella sua fascia di prezzo. Senza alcun dubbio.

Scheda tecnica

Ecco la scheda tecnica completa del Redmi Note 10:

  • Display AMOLED da 6,43″ Full HD+ (2400 x 1080 pixel) in 20:9 con luminosità a 1.100 nit e protezione Gorilla Glass 3
  • dimensioni di 160.46 x 74,5 x 8,29 mm per 178.8 g
  • processore octa-core Qualcomm Snapdragon 678 fino a 2.2 GHz
  • GPU Adreno 612
  • 4 GB di RAM LPDDR4x
  • 128 GB di storage UFS 2.2 espandibile tramite microSD
  • lettore d’impronte digitali laterale + Face Unlock 2D
  • quad camera da 48+8+2+2 MP f/1.79-2.2-2.4-2.4 con grandangolo 118°, macro, lenti 6P , autofocus PDAF
  • selfie camera da 13 MP f/2.45
  • supporto dual SIM 4G, Wi-Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.0, GPS/A-GPS/GLONASS/BDS/Galileo, speaker stereo, sensore IR, Type-C, mini-jack cuffie, IP53, NO NFC
  • batteria da 5.000 mAh con ricarica rapida 33W
  • software MIUI 12 con Android 11

Hardware e prestazioni

Il Qualcomm Snapdragon 678 in grado di lavorare fino a 2.2 GHz, affiancato da 4 di memoria RAM di tipo LPDDR4x e 128 GB di memoria interna di tipo UFS 2.2, fanno tornare un po’ con i piedi per terra. Perché se lo schermo del Redmi Note 10 appartiene ad un’altra categoria, non si può dire lo stesso del processore e della tipologia di memorie che sono stati integrati nello smartphone.

Lo Snap 678 è un SoC di fascia medio bassa ed in effetti sono tali anche le prestazioni del dispositivo. Ma c’è un ma: se la scelta delle memorie UFS 2.2 nel Redmi Note 10 Pro non mi ha convinto tantissimo, le cose cambiano sostanzialmente nella valutazione relativa al più piccolo della famiglia. Sembrerà una sciocchezza, ma trovare uno smartphone economico dotato di memorie con prestazioni non proprio di fascia bassa non è molto semplice: il test realizzato con AndroBench, ha evidenziato una velocità di lettura sequenziale di circa 561 MB/s ed una velocità di scrittura sequenziale di circa 270 MB/s, numeri che scendono rispettivamente a circa 137 MB/s e 121 MB/s nel caso di lettura e scrittura casuale, ma che restano più alti della media nella rispettiva fascia di prezzo.

Ad ogni modo, nonostante l’hardware di fascia medio bassa utilizzato, il lavoro di ottimizzazione dell’interfaccia grafica pensato da Redmi da comunque i suoi frutti: certo, il Redmi Note 10 non è un mostro di potenza, ma risulta sempre piuttosto fluido e senza alcun rallentamento, se non in poche piccole funzioni come quelle di ricerca delle voci delle impostazioni. Insomma, per una persona “normale”, che non pretende nulla di particolarmente complesso dal suo smartphone, il Redmi Note 10 garantisce prestazioni più che sufficienti.

In linea con la fascia di mercato le prestazioni in gioco: la GPU Adreno 612 ce la mette veramente tutta, ma con giochi 3D complessi (come il solito CoD Mobile), il Redmi Note 10 inizia ad andare leggermente in difficoltà e a soffrire di leggeri problemi di surriscaldamento. Che sia chiaro, è una cosa più che normale considerando l’hardware, ma è altrettanto importante avere ben chiaro prima di un eventuale acquisto, che il piccolo di casa Redmi non è uno smartphone pensato per il gioco pesante, ma più per il casual gaming.

Così così gli speaker stereofonici, che garantiscono un buon volume di riproduzione ma che sono caratterizzati da un bilanciamento delle frequenze tendente molto alle tonalità medie ed alte, e che sembrano dimenticarsi totalmente dei bassi. Ma, di nuovo, in uno smartphone così economico il vero traguardo è quello di averli due speaker stereo.

Fotocamera – Redmi Note 10

Non male anche il comparto fotocamera del Redmi Note 10. Il sensore principale è l’ormai conosciutissimo Sony IMX582 da 48 megapixel da 1/1.2” che sfrutta una lente f/1.79, affiancato da un ultra grandangolare da 8 megapixel f/2.2, e la solita accoppiata tra macro e sensore di profondità, entrambi da 2 megapixel. Senza perderci in chiacchiere superflue, la qualità delle immagini scattate con la fotocamera principale sono leggermente superiori alla media della fascia di prezzo, anche grazie al pixel binning che svolge bene il suo lavoro. Buone anche le foto con l’ultra grandangolare, anche se i risultati saranno leggermente più bui e caratterizzati da un leggero rumore anche in condizioni di buona luminosità.

Le cose però cambiano in modalità notturna, dove se la fotocamera principale continua a tenere il passo, quella grandangolare potrebbe risultare addirittura inutilizzabile. Le foto scattate con la modalità notturna della fotocamera principale, l’unica che si può sfruttare con questa tecnologia, decenti, la gamma dinamica è gestita piuttosto bene dal software di Redmi, ma soffrono di un rumore persistente soprattutto lungo i bordi dell’immagine e in mancanza di almeno una fonte abbastanza luminosa, iniziano a diventare molto pastellate.

Insomma, mancanza di un sistema di stabilizzazione ottica si sente parecchio, ma è una scelta che quelli di Redmi hanno preso per tutta la famiglia Note 10: nessuno dei nuovi smartphone dell’azienda è dotato di un OIS e se in un dispositivo economico come il Redmi Note 10 è una scelta più che lecita, in uno smartphone di livello come Redmi Note 10 Pro è una mancanza per la quale sarebbe valsa la pena spendere qualche euro in più.

Per quanto riguarda i video invece, il Redmi Note 10 è uno dei pochi smartphone economici in grado di registrare alla risoluzione massima di 4K a 30 FPS, anche se personalmente ne sconsiglierei l’utilizzo: la mancanza di un OIS e le forti difficoltà dell’EIS in questa configurazione, rendono i video troppo mossi da poter essere goduti a pieno. Scendendo di risoluzione le cose migliorano, ma solo grazie allo stabilizzatore elettronico, che da il massimo delle sue possibilità, ma di certo non fa gridare al miracolo.

Software

Il sistema operativo del Redmi Note 10 è Android 11, che è stato personalizzato dall’ormai più che conosciuta MIUI 12. A differenza della versione Pro, che poco dopo la nostra recensione è stato aggiornato alla 12.0.3, la versione più economica dei dispositivi di Redmi al momento della recensione è ancora ferma alla 12.0.0. E, di nuovo, se conoscete l’interfaccia grafica di Xiaomi, nel software del Redmi Note 10 non troverete nulla di nuovo: non c’è alcuna funzionalità pensata per il piccolino di Redmi, e l’esperienza utente è la solita, tipica, esperienza MIUI.

L’interfaccia grafica dell’azienda cinese tende a personalizzare il sistema operativo di Google da cima a fondo ma, nonostante ciò, sia la GUI grafica che le relative animazioni e applicazioni di sistema, funzionano una meraviglia anche sul Redmi Note 10. Vero è però, che per vedere un pizzico di novità dovremo aspettare la data di rilascio della MIUI 12.5, che dovrebbe avvenire a brevissimo.

Batteria

La batteria del Redmi Note 10 è una 5000 mAh che, anche se sensibilmente meno capiente rispetto ad alcuni diretti competitor, è in grado di garantire una buona autonomia. Va sottolineato però, che nei primi giorni di test dello smartphone, ho notato un battery drain piuttosto marcato, nonostante il quale sono comunque riuscito ad arrivare a sera con un’unica carica senza alcun problema. Nel tempo però, le cose sono migliorate parecchio: in soldoni, così come accade con la versione Pro, sono convinto che anche con il Redmi Note 10 un utente medio potrebbe arrivare quasi al giorno e mezzo di autonomia con un unica carica.

Buona anche la ricarica rapida a 33w che è in grado di garantire oltre il 50% di carica in 30 minuti partendo dallo 0% e che richiederà poco più 1 ora per una ricarica completa. E no, il Redmi Note 10 non è dotato di ricarica wireless né di ricarica inversa.

Prezzo e considerazioni – Redmi Note 10

Il prezzo del Redmi Note 10 in Italia è di 229,00 euro nella versione 4/128 GB. Ed è una cifra che in un certo senso non intacca la capacità di Redmi di migliorare (anno dopo anno) il rapporto qualità prezzo dei suoi dispositivi. Anche se, diciamola tutta, se l’azienda avesse pensato di abbassare la cifra di un 20/30 euro, probabilmente il Redmi Note 10 sarebbe stato davvero lo smartphone economico da battere.

La realtà dei fatti è che il Redmi Note 10 è uno smartphone estremamente equilibrato, che porta l’AMOLED e l’audio stereo anche nella fascia medio-bassa di mercato. Ok, il comparto fotocamera non farà i miracoli, ma a circa 150 euro poter utilizzare un IMX586 non è poi una cosa da sottovalutare. Insomma, se si avesse la necessità di acquistare uno smartphone economico per sé o, magari, per un proprio parente o amico, il Redmi Note 10 (come ogni nuovo Note dell’azienda) dovrebbe essere assolutamente valutato come alternativa.


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