Oppo X 2021: il nostro hands on del PROTOTIPO del rollable phone

Niente pieghe o segni al centro, ed un display che cambia dimensione all’occorrenza. Questo è, in tutta sostanza, l’Oppo X 2021, il concept che il colosso cinese ha mostrato in anteprima nell’ultimo suo evento di presentazione e che, strano ma vero, abbiamo avuto modo di provare in anteprima.

E ok, il termine “provare” è forse un parolone, dato che l’azienda ci ha dato l’occasione di utilizzarlo per circa mezz’ora, un tempo molto ristretto per riuscire a valutare realmente i pro ed i contro del concetto (e della tantissima tecnologia) che anima l’Oppo X 2021, ma più che sufficiente per avere conferma di un’idea che da tempo avevo in mente.

Il fatto che l’azienda abbia deciso di mostrare il suo nuovissimo concept di smartphone che si arrotola (ovvero, rollable phone), è la prova tangibile del cambio di passo di Oppo in Italia. E, credetemi, l’azienda fondata da Tony Chen nell’ormai lontano 2004 ha tutte le carte in tavola per diventare, soprattuto nel Bel Paese, la “nuova Huawei”, sia in termini di innovazione che in termini di vendite.

Oppo X 2021: la nostra prova in anteprima del rollable phone

La realtà dei fatti è che Oppo non è stata la prima ed unica azienda a parlare di smartphone che si arrotolano. Anche TCL, seguita dall’LG Rollable, con qualche mese d’ancicipo hano mostrato il proprio concetto di rollable phone, con la differenza però che quelli di Oppo lo hanno prodotto e lo hanno affidato, seppure per pochissimo tempo, ai giornalisti. E, sì, è ancora un concept, ma la mossa di Oppo è stata geniale.

Come funziona

In soldoni, la peculiarità dell’Oppo X 2021 è un display OLED flessibile che, grazie ad una serie di tecnologie proprietarie di cui parleremo a breve, è in grado di “scorrere” e passare dai 6.7” ai 7.4” in pochi secondi. Certo, in termini di polliciaggio nudo e crudo non è una grandissima differenza, ma vi posso già anticipare che l’esperienza utente cambia radicalmente quando si “allunga” lo spazio d’utilizzo.

Per creare la “magia” basta effettuare uno swipe sul tasto d’accensione posizionato sulla cornice destra del dispositivo, e lo schermo cambierà dimensione grazie a tre elementi principali, nati da brevetti proprietari di Oppo: l’azienda ha garantito il meccanismo per oltre 100.000 aperture e chiusure e, facendo due calcoli, considerando un utilizzo piuttosto intenso, secondo quanto dichiarato da Oppo il meccanismo è garantito per poco meno di 3 anni.

Il tutto è animato dai Roll Motor, due motori a rulli che l’azienda ha realizzato ad hoc per permettere lo scorrimento dello schermo con un’uscita di forza costante ed uno stress che viene equamente distribuito per tutto lo schermo: all’interno del dispositivo il display flessibile si muove lungo l’asse centrale e, grazie ad un cuscinetto con cursore, il movimento viene gestito in pochissimo spazio.

C’è poi un meccanismo che impedisce allo schermo di collassare verso l’interno. Si tratta di una sorta di “lastra 2-in-1” che si basa su due sopporti laterali con struttura a pettine: a display chiuso i due substrati si uniscono, mentre a display aperto scivolano per sostenere il pannello in modo da evitare qualsiasi piega. È anche presente un telaio dinamico, composto a sua volta da un telaio fisso e da uno scorrevole, che ha lo scopo di fornire un’ulteriore protezione al dispositivo.

Protezione che, infine, è garantita anche dal Wark Track. Un laminato in acciaio ad alta resistenza, che è spesso 0.1 millimetri e che segue un movimento molto simile a quello di un cingolo.

Tralasciando tutte le caratteristiche tecniche relative a processore, RAM etc, nel prototipo è presente un modulo a tre fotocamere posteriori che integra due sensori TOF 3D ed una sola fotocamera tradizionale. Ma, di nuovo, trattandosi di un concept non avrebbe senso specificarne i megapixel. Anche perché, anteriormente, per ora non è presente una fotocamera per i selfie.

Quello che posso dirvi  è che, nonostante non sia un prodotto destinato al commercio nel prossimo futuro, il meccanismo di scorrimento è già in grado di trasmettere una buona sensazione di solidità. Il concetto, inoltre, potrebbe aprire nuovi scenari per quanto riguarda la disposizione delle antenne, e soprattutto degli speakers: la qualità audio del sistema di altoparlanti integrato è già decisamente alta, con frequenze perfettamente bilanciate ed un effetto di spazialità molto piacevole.

Nell’Oppo X 2021 è poi presente una versione personalizzata della ColorOS, che è stata modificata in modo da adattarsi alle due diverse dimensioni dello schermo, e che sfrutta delle animazioni belle da vedere ma che potrebbero sembrare piuttosto “lente” nella transizione. In soldoni, la ColorOS di Oppo X 2021 utilizza un’interfaccia da smartphone con lo schermo da 6.7” ed un’interfaccia da tablet con lo schermo impostato a 7.4”.

In base alla configurazione dello schermo cambieranno la home, la sezione delle impostazioni, l’interfaccia dell’applicazione fotocamera e così via. Ma l’adattamento non è stato solo focalizzato sul sistema operativo: è possibile ad esempio guardare un video su YouTube ed aprire lo schermo per godersi un’immagine più grande, oppure è possibile anche giocare con titoli tipo PUBG con lo schermo allungato, in modo da avere più spazio disponibile ed un’esperienza di gioco più immersiva.

È anche presente una modalità Dual-Display, con la quale si potranno eseguire due applicazioni contemporaneamente, che saranno affiancate e che si potranno utilizzare senza alcuna limitazione.

Data di vendita in Italia – Oppo X 2021

Attualmente, non c’è una data di vendita in Italia per il nuovo Oppo X 2021. Per ora il rollable phone dell’azienda continua ad essere un prototipo, ed in quanto tale è anche piuttosto difficile riuscire a valutarlo con chiarezza.

Perché sì, lo smartphone che abbiamo avuto modo di provare è piuttosto pesante e spesso, ha un modulo fotocamera che forse non è in grado di competere con gli attuali foldable ed è ancora da valutare la reale comodità di utilizzare uno smartphone del genere.

Come sempre, quando si ha a che fare con form factor particolari come questo, tutto è nelle mani degli sviluppatori che dovranno adattare le proprie app per accomodare uno schermo del genere o, quanto meno, è l’azienda che dovrà pensare ad un sistema di adattamento forzato delle applicazioni.

Per ora poi, ovviamente sul software c’è ancora da lavorare: lo split-screen funziona solo in orizzontale, per esempio, e c’è qualche bug di tanto in tanto.

Ma hey, tanto di cappello cara Oppo perché, pur essendo ancora solo un prototipo, la qualità di costruzione è decisamente è già di altissimo livello e, sinceramente, trasmette una solidità ben maggiore a quella del primo Galaxy Fold di Samsung.