Un ecosistema smart di solito si compone di prodotti fisici che sono più o meno collegati tra di loro. Lo sa bene Xiaomi, che proprio per unire il suo enorme ecosistema, ha bisogno di sviluppo e di sviluppatori per poter portare avanti la filosofia di connessione tra smartphone e prodotti IoT e per incentivarlo, ha lanciato le sue Hackthlon.
Xiaomi: l’Hackathlon ha attirato sviluppatori da tutta la Cina, prodotti 13 brevetti
L’Hackathlon di Xiaomi Group ha visto coinvolti per ben 48 ore sviluppatori ed ingegneri provenienti da tutta la Cina, con concentrazione nello sviluppo di tecnologie per l’ecosistema “Mobile x AIoT” che potrebbe muovere presto i prodotti della compagnia. Da questa rassegna infatti, sono stati prodotti ben 13 brevetti.
Questa cosa ha convinto enormemente sia il Vice Presidente e Presidente del Comitato Tecnico di Xiaomi, Cui Baoqiu, sia il CEO, Lei Jun. Il primo ha dichiarato che questo fa in modo di rendere la cultura ingegneristica del brand molto forte, mettendo lo sviluppatore al centro. Il secondo, concordando, ha sostenuto che proprio gli ingegneri sono la risorsa più importante per il marchio ed ogni proposta folle è ben accetta.
Un esempio pratico, il team che ha vinto il PrimoPremio ha sviluppato una soluzione che genera sottotitoli personalizzati per le persone con disabilità linguistiche. Attraverso questa tecnologia di adattamento vocale, si risolveranno i problemi di riconoscimento vocale. Questo porterà ad una parità di comunicazione anche per loro. Questo progetto è piaciuto molto a Xiaomi, che punta a portarlo nell’ambito della tecnologia vocale AI (ed è valso circa 12.000 € al team).