Sebbene sia ancora in una fase embrionale che sta vedendo la costruzione della struttura di quello che sarà il nuovo brand, Honor deve già pensare a chi saranno i competitor che porteranno alla “neonata” azienda nuove sfide nel mercato smartphone.
Honor: e se fosse proprio Huawei il principale competitor del brand?
Già quando era ancora sotto l’egida di Huawei, Honor era inserito in una categoria di competizione, soprattutto in Europa, in cui sono presenti dei veri top player della fascia low cost: Redmi e Realme. Questi ultimi hanno spinto molto sui loro prodotti proprio perché si sono distaccati presto dai loro brand principali, Xiaomi e OPPO, andando a costituire i propri ecosistemi tecnologici.
Honor, proprio per questo, non è sempre riuscita ad emergere con il proprio ecosistema, anche perché Huawei gestiva totalmente le dinamiche del brand, specie nel settore smartphone. Con l’indipendenza commerciale, la giovane compagnia di George Zhao e Wan Biao potrebbe non solo raggiungere in termini di vendite le sopracitate aziende, ma potrebbe anche provare un salto di qualità alla OnePlus andando a competere con i big del settore, come ad esempio vivo, OPPO, Xiaomi e perché no, anche con Huawei.
E proprio i due massimi dirigenti di Honor potrebbero puntare seriamente ad entrare in competizione con l’ex casa madre, sebbene almeno inizialmente la catena di produzione potrebbe essere ancora la stessa. Anche se Honor, sul piano delle sanzioni USA, potrebbe avere un vantaggio, in quanto la catena di fornitura è a Taiwan e non in Cina, quindi eluderebbe i divieti. Non ci resta quindi che attendere i prossimi mesi per capire come si evolverà la situazione nel mercato smartphone, che diventa sempre più acceso.