Il mercato degli smartphone ha subito una brutta battuta d’arresto nel corso del 2020, a causa di una pandemia che ha intaccato il tessuto economico globale. Basti pensare che finora nel Q2 2020 si sono venduti 294,7 milioni di telefoni, a fronte di un calo del -20,4% rispetto ai 370,3 milioni venduti nel Q2 2019. Lentamente i settori si stanno riprendendo, ma è ancora presto per affermare che la situazione si sia stabilizzata. Alla luce di ciò, è interessante analizzare i dati di vendita di quest’anno portati alla luce, i quali mostrano l’avanzamento di brand come Huawei, Xiaomi ed OPPO.
Fra i brand più intaccati dalla crisi economica c’è Samsung, con un vistoso calo del -27,1% YoY se ci si focalizza al secondo quarto dell’anno. In seconda battuta troviamo Huawei, seppur con un calo più morbido del -6,8%. Ma ancora più interessante è analizzare l’andamento del mercato globale dal 2009 ad oggi. Da questi dati possiamo capire quando le aziende hanno iniziato a far parlare di sé: Huawei nel 2011, Xiaomi nel 2013 ed OPPO nel 2015. Sempre nel 2015 anche vivo si è affacciata nelle quote di mercato globali, seppur in maniera più intermittente e meno stabile rispetto alla “cugina” OPPO.
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Le classifiche di vendita evidenziano gli ottimi risultati della serie Redmi Note 8
Contrariamente a Samsung e Huawei, il Q2 2020 vede una Xiaomiin crescita, passando dal 9,7% di share di mercato del Q2 2019 all’attuale 10,2%. Ciò è stato possibile grazie alla fiorente espansione che la società sta avendo in Europa, laddove i succitati brand in calo erano già presenti da anni e pertanto più soggetti a queste flessioni in negativo.
Se Xiaomi ha raggiunto questi obiettivi deve ringraziare i suoi modelli più riusciti ed apprezzati a livello di vendite. E no, non ci riferiamo a Xiaomi Mi 9, Mi Note 10 o Mi MIX 3, bensì a a Redmi Note 8 e 8 Pro. Modelli sicuramente più modesti, ma che evidentemente rappresentano la scelta più appetibile per la più ampia platea. Non a caso, se si prende la top 10 dei modelli più venduti troviamo altri due modelli low-cost di Xiaomi: Redmi 8 e 8A.
Ci si potrebbe chiedere: come mai fra i più venduti non troviamo la più recente serie Redmi Note 9? Innanzitutto è bene precisare che la classifica rappresenta l’andamento del mercato riferito alla prima metà del 2020, quindi fino al mese di giugno. Considerato che Redmi Note 9 e 9 Pro sono stati presentati inizialmente in primavera, è fisiologico che non possa aver maturato le stesse vendite di un Redmi Note 8 presentato diversi mesi prima. Inoltre, la storia si ripete se si fa un salto indietro di un anno, con la classifica della prima metà del 2019 che comprende modelli come Redmi Note 7. Tuttavia, in questo caso è giusto specificare che Note 8 è stato presentato nella seconda metà dell’anno.
Scarti temporali a parte, la presenza di ben quattro modelli nella classifica dei più venduti del 2020 evidenzia un andamento più che positivo per Xiaomi. In particolar modo a svantaggio di Samsung, che passa da quattro modelli a soltanto uno (Galaxy A51), assieme ad una Apple che dimostra come i propri melafonini siano ancora fra i più venduti al mondo.
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