Recensione Realme 7 Pro: il MIGLIORE nella fascia alta degli smartphone economici

Chiunque ricorderà le caratteristiche tecniche del Realme 6 Pro ed avrà, magari, visto la recensione che abbiamo pubblicato qualche tempo fa, in realtà troverà poche differenze rispetto tra lo smartphone presentato per la prima volta ad inizio anno e la nuova versione appena presentata da Realme. Perché il Realme 7 Pro porta con sé molte delle caratteristiche della generazione precedente, come il processore e la GPU che restano invariate, ma introduce alcune novità che – in un certo senso – migliorano ancora alcune delle cose che ci sono piaciute di più del Realme 6.

Cosa cambia quindi con la nuova generazione dello smartphone dell’azienda? Il nuovo Realme 7 Pro ha (finalmente) un display SuperAMOLED, un nuovo sensore fotografico (sia anteriore che posteriore), la ricarica veloce a 65 W e due altoparlanti stereofonici.

Caratteristiche che messe assieme, e paragonate al prezzo di vendita dello smartphone, sulla carta danno al Realme 7 Pro tutti i requisiti necessari per poter essere incoronato del titolo di migliore nella fascia alta degli smartphone economici.

Recensione Realme 7 Pro: cosa cambia dal Realme 6 Pro?

Contenuto della confezione

Così come abbiamo visto nel Realme 7, la confezione del Realme 7 Pro continua a seguire lo standard dell’azienda. La scatola è realizzata con il tipico colore giallo e al suo interno sono presenti tutti gli accessori essenziali per lo smartphone, custodia e caricabatterie da 65w compresi.

Ecco il contenuto della confezione:

  • Realme 7 Pro;
  • cavo USB/USB Type-C;
  • cover morbida trasparente in TPU;
  • pellicola protettiva per lo schermo;
  • spilletta per lo slot SIM;
  • alimentatore da 65w;
  • breve manuale d’istruzioni.

Design e materiali

Per quanto riguarda il design e il processo costruttivo, con la nuova serie Realme ha fatto un passo in avanti non indifferente. Ed anche se con la variante più economica (il Realme 7) si continua ad avere quel touch and fell di smartphone economico, il lavoro svolto con il Realme 7 Pro è decisamente di rilievo, e il feeling che si ha quando lo si utilizza è molto più vicino a quello di uno smartphone premium che a quello di uno smartphone economico.

La back cover è stata realizzata con un nuovo stile, chiamato Mirror Design, che si potrebbe definire bicolore e che è caratterizzato da una zona opaca smerigliata. È realizzato in policarbonato, ed integra un modulo fotocamera rettangolare dalle dimensioni piuttosto contenute.

Bene anche anche le dimensioni: nonostante non sia chiaramente uno smartphone compatto, il lavoro fatto da Realme con il nuovo Realme 7 Pro non solo lo ha reso piuttosto comodo da utilizzare, ma anche di circa 30 grammi più leggero di un Redmi Note 9 Pro Max e meno spesso di un Poco X3, che sono poi i suoi diretti concorrenti.

Recensione Realme 7 Realme 7 pro prezzo prestazioni fotocamera caratteristiche quale scegliere vs italia data (9)

Il tasto d’accensione è delle giuste dimensioni ed integra un intarso colorato, mentre il sensore per le impronte digitali è integrato sotto lo schermo, a differenza del Realme 7 che lo integra nel tasto power.

Scheda tecnica – Realme 7 Pro

  • Display Super AMOLED da 6,4″ Full HD+ (2400 x 1080 pixel) in 20:9 con densità di 405 PPI e protezione Gorilla Glass 3;
  • dimensioni di 160,9 x 74,3 x 8,7 mm per 182 g;
  • processore octa-core Qualcomm Snapdragon 720G;
  • GPU Qualcomm Adreno 618;
  • 8 GB di RAM;
  • 128 GB di storage UFS 2.1 espandibile via microSD;
  • lettore d’impronte nel display;
  • quad camera da 64+8+2+2 MP f/1.8-2.3-2.4-2.4 con grandangolare a 119°, macro e sensore per la profondità, PDAF e video 4K;
  • selfie camera da 32 MP f/2.5;
  • supporto dual SIM 4G, Wi-Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.1, GPS/A-GPS/GLONASS/BDS/NavIC, NFC, ingresso mini-jack, speaker stereo;
  • batteria da 4.500 mAh con ricarica Super Dart a 65W;
  • sistema operativo Android 10 con Realme UI.

Display

Con il Realme 7 Pro le correnti di pensiero sul display potrebbero essere contrastanti: per alcuni l’azienda potrebbe aver fatto un passo indietro rispetto la generazione precedente, mentre per altri si potrebbero essere fatti passi avanti. Perché è pur vero che nel Realme 7 Pro è stato finalmente utilizzato un display SuperAMOLED, ma la frequenza di aggiornamento rimane fissa ai 60 Hz: a differenza del Realme 6 Pro che aveva uno schermo IPS LCD a 90 Hz.

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Ed anche se questa differenza potrebbe generare confusione tra la variante più economica e quella Pro, in realtà devo ammettere che si tratta di una scelta che ci può stare, ma di questo ne parlerò nelle conclusioni. Ad ogni modo, considerando il prezzo di vendita ho trovato il pannello da 6.4” del Realme 7 Pro eccezionale e di gran lunga superiore a quello che Samsung ha utilizzato nel Galaxy M31s perché, nonostante entrambi i modelli non supportino l’HDR 10 (come ad esempio fa il Poco X2) ho trovato le immagini nel Realme 7 Pro decisamente più bilanciate e meglio dettagliate rispetto ai suoi concorrenti.

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Una caratteristica che, se combinata con l’ottimo audio stereofonico, rende il Realme 7 Pro un ottimo dispositivo per guardare serie TV e film in streaming (anche grazie alla certificazione Widevine L1). E se vogliamo dirla tutta, dispone anche di un jack per le cuffie da 3.5mm a differenza del OnePlus Nord.

Hardware e prestazioni

La realtà dei fatti è che le prestazioni del Realme 7 Pro sono sostanzialmente le medesime della generazione precedente. Il processore è lo stesso Snapdragon 720G, la RAM è la stessa LPDDR4X dual channel, la memoria è la stessa UFS 2.1 espandibile e, dulcis in fundo, la GPU è la stessa Adreno 618.

E proprio per questo non voglio soffermarmi troppo sulle reali prestazioni del dispositivo, perché i pro e i contro dell’hardware integrato nel Realme 7 Pro, non sono di certo una novità.

Si tratta di un hardware in grado di garantire un utilizzo quotidiano buono, fluido e scattante e che permette di giocare a CoD Mobile al massimo del dettaglio grafico anche se, come sempre accade con il 720G, il mio consiglio è quello di non esagerare con le impostazioni grafiche per via del surriscaldamento molto marcato del dispositivo.

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È chiaramente un dual-sim, con una qualità audio in chiamata  nella media, ma con un ottimo effetto stereofonico possibile grazie ai due speaker laterali che offrono un suono spaziale e con un buon volume.

Fotocamera – Realme 7 Pro

I veri passi in avanti quelli di Realme li hanno fatti con la fotocamera principale del Realme 7 Pro. È stato finalmente abbandonato il sensore GW1, che è stato sostituito dalla seconda generazione del Sony IMX682 da 64 megapixel, che è stato affiancato da un grandangolo con FOV 119° f/2.3 e due moduli dei quali sinceramente avremmo potuto fare a meno: uno macro ed uno B&W Portrait.

E devo ammettere che l’azienda ha davvero fatto un ottimo uso del nuovo sensore, sul quale non ho alcuna lamentela da fare: le immagini in condizioni di buona luminosità sono sempre ben bilanciate in tonalità e saturazione, e garantiscono una grande gamma dinamica ed un rumore sempre sotto controllo. Un ottimo risultato, che si conferma tale anche all’imbrunire o nelle foto notturne con le quali, certo si perde un filo di dettaglio, ma si ottengono risultati più che buoni per la fascia di prezzo in cui si inserisce lo smartphone.

È anche presente la tanto discussa Starry Mode, pensata per l’astrofotografia, che personalmente ritengo totalmente inutile. Ma se si può fare, perché non inserirla. Giusto? È possibile anche scattare con lo zoom 2x e 5x, ma essendo ingrandimenti digitali ne sconsiglio l’utilizzo.

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Buone le foto realizzate con la fotocamera frontale da 32 megapixel, che sono sempre nitide e ricche di dettaglio, e che si possono scattare anche utilizzando la modalità notturna. Nella media i video, che possono essere registrati sia con l’ultra stabilizzazione (con la quale si perde qualità e viene effettuato un crop) che con la modalità notturna: in realtà però, personalmente non ho trovato giovamenti di rilievo rispetto alla modalità normale.

Software

Solita solfa per il software che nel Realme 7 Pro è affidato ad Android 10 personalizzato con la Realme UI 1.0. E che, così come nel Realme 7 o nel Realme 6 Pro, continua a sembrare una sorta di aggiornamento della ColorOS, ma con alcune funzionalità personalizzate per Realme come il sistema di condivisione e la sezione Realme Lab.

C’è il Game Space, c’è la barra laterale personalizzabile, è possibile clonare alcune applicazioni e così via, ed a prescindere dal fattore gusto (perché la Realme UI può piacere o non piacere), si tratta comunque di una GUI piuttosto veloce e ben organizzata, con la quale non ho riscontrato alcun rallentamento o micro-lag di sorta.

Autonomia della batteria

La batteria del Ralme 7 Pro è una 4.500 mAh che è in grado di garantire un’intera giornata di autonomia anche con un utilizzo medio-alto del dispositivo. Nei miei test sono riuscito ad arrivare a fine serata senza alcun problema anche con qualche sessione (non troppo lunga) di CoD, oppure a circa 5 ore e mezzo di schermo acceso.

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E se poi c’è bisogno di ricaricare, la ricarica SuperDART a 65w potrà portare la batteria dallo 0 al 100% in poco più di 30 minuti. Ed è un tempo di ricarica da record per uno smartphone economico. E no, se ve lo state chiedendo il Realme 7 Pro non supporta la ricarica wireless.

Prezzo di vendita e conclusioni

Il prezzo del Realme 7 Pro è di 299 euro nella versione da 8/128 GB (in vendita dal 13 ottobre) e converrete con me che, considerando le caratteristiche tecniche e la qualità costruttiva è un prezzo niente male. E, riflettendoci bene, il display fermo ai 60 Hz, la scelta di continuare con lo Snap 720G e l’utilizzo della seconda generazione del sensore fotografico di Sony mettono bene in chiaro la strategia che l’azienda ha seguito per i suoi due nuovi smartphone: con il Realme 7 ha puntato più ai videogiocatori, mentre con il Realme 7 Pro invece si è rivolta a chi vuole buone prestazioni, uno schermo perfetto per serie TV e film ed un’ottima fotocamera.

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E a conti fatti le cose stanno così: su una fascia di prezzo simile, il OnePlus Nord (che secondo me è il suo principale competitor) offre prestazioni migliori, uno schermo OLED a 90 Hz e una fotocamera principale decente, ma il punto è che ad oggi è quasi possibile acquistarlo dai canali ufficiali perché è sempre tutto esaurito.

Ma allo stato attuale delle cose, il Realme 7 Pro è più bilanciato e soprattutto più “a fuoco”, e difficilmente a breve uscirà uno smartphone in grado di sconfiggerlo nella sua fascia di prezzo.

 

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