Nonostante con la Xiaomi Mi Band 5 il brand cinese abbia ancora una volta centrato il bersaglio, in molti non ci hanno visto un upgrade così significativo dal momento che mancano alcune features richieste da diverso tempo e che altri dispositivi dedicati allo sport già posseggono.
Ne è un esempio l’Amazfit Band 5 che recensiremo in questo articolo, la quale possiede il sensore SpO2 per il monitoraggio del livello di ossigeno nel sangue e integra anche l’assistente vocale Alexa. Insomma, tutte innovazioni che ci saremmo già aspettati a bordo dell’ultima serie di indossabili di Xiaomi ma che, sulla carta, fanno questo wearable il vero degno successore della Mi Band 4.
Sarà veramente così? Come si sarà comportata durante i nostri test? Scopriamolo insieme all’interno dell’articolo!
Indice
Recensione Amazfit Band 5
Unboxing – Amazfit Band 5
La confezione di vendita è realizzata in cartonato con le fotografie del prodotto e alcune specifiche. Al suo interno è presente la seguente dotazione:
- Amazfit Band 5;
- cavo di ricarica con pin magnetici – USB;
- manualistica.
Design e costruzione
Dal punto di vista del design non cambia praticamente nulla tra l’Amazfit Band 5 e la Xiaomi Mi Band 5 ma, volendo essere scrupolosi, nella costruzione si notano 4 piccole differenze che permetteranno agli occhi più attenti di distinguerle:
- Una forma del display leggermente più ovale;
- il microfono;
- il design del “tasto home” ovale anziché rotondo;
- il sensore SpO2 e differenza nella distribuzione dei sensori.
Tuttavia, ho provato a invertire i cinturini ed entrambi calzano molto bene nei panni dell’altro, quindi potete acquistare gli stessi. A proposito di quest’ultimo troviamo la solita ottima soluzione in silicone, la quale non mi ha provocato alcun fastidio nemmeno con il sudore durante lo sport e presenta diverse misure per tutti i polsi.
Ho parlato di acqua e sudore perché anche l’Amazfit Band 5 è ovviamente impermeabile fino a 50 metri di profondità, consentendoci dunque di nuotarci e di registrare i nostri dati visto l’allenamento apposito.
Infine, le dimensioni sono di 47.2 x 18.5 x 12.4 mm per un peso di 12 grammi.
Display
Il display rimane un’ottima unità a colori da 1.1″ HD (294 x 126 pixel) che integra un pulsantino soft touch per tornare alla home e interrompere le attività, oltre ad un rivestimento anti-impronta con curvatura 2.5D. Naturalmente ci possiamo muovere nell’interfaccia grazie a degli swipe sul display.
Il pannello è perfettamente visibile anche sotto la luce diretta del sole grazie ad una buona luminosità massima di 450 nits, ma in qualsiasi caso potremo scegliere tra ben 5 intensità. Personalmente a parità di livello l’Amazfit mi è sembrato leggerissimamente più luminoso, ma per il resto troviamo le stesse ottime caratteristiche della Xiaomi Mi Band 5, tra cui la possibilità di scegliere tra più di 45 watchfaces, animate e statiche.
La personalizzazione dell’Amazfit Band 5 è una caratteristica da non sottovalutare, perché cambiando cinturino e watchface sarete in grado di indossarla e adattarla a tutti i contesti. L’anima sportiva rimane sempre, ma non è detto che non possiate abbinarla con stile ad un bel vestito.
Inoltre, le schermate di base sono “modulari”, ovvero oltre all’orario potremo scegliere come impiegare gli altri due moduli del display, quindi se vedere i passi, il battito, le calorie o tanto altro ancora.
Software
Visto che abbiamo introdotto alcune features molto interessanti credo sia il caso di continuare su questa linea e parlare più nel dettaglio del software. Infatti, di base l’Amazfit Band 5 e la Xiaomi Mi Band 5 posseggono lo stesso firmware con quasi tutte le stesse funzionalità, ma Huami ha deciso di fare un lavoro di fino e offrire alcune personalizzazioni grafiche nell’interfaccia.
Osservando bene il menù si notano dei dettagli maggiormente curati sull’Amazfit e più in linea con gli altri prodotti della casa. Sono presenti infatti più colori, più sfumature, delle immagini con meno spigoli e con più effetti di profondità e delle animazioni più belle esteticamente, come ad esempio quella della respirazione.
Per quanto riguarda le notifiche troviamo la stessa gestione della Mi Band 5, ovvero potremo vederle tutte, leggere i messaggi e quant’altro ma, ovviamente, non potremo rispondere. Allo stesso modo non avendo uno speaker non sarà possibile rispondere alle chiamate (ma solo attaccare o silenziare) o ascoltare messaggi audio. Non ci aspettavamo diversamente visto il pannello contenuto.
Per il resto troviamo tantissime funzioni utili come il meteo, le note, la gestione della musica in riproduzione, il remote shutter per la fotocamera su smartphone e, infine, Alexa.
Questa è stata la feature più attesa in assoluto sulla Mi Band 5 che purtroppo non è arrivata ma che, fortunatamente, Amazfit ha pensato bene di integrare sul suo dispositivo per garantire un’esperienza utente di alto livello.
Per configurarla basterà andare su Profilo > Aggiungi account > Amazon Alexa > Accedi con Amazon > Fare il login > Consentire l’accesso. Qualora aveste bisogno di maggior supporto vi lascio gli screenshot qui in basso, oppure la nostra video guida dedicata.
Con pochi semplici passi potrete portare l’assistente vocale di Amazon sul vostro piccolo wearable e comandare i dispositivi smart in casa, chiedere traduzioni, impostare sveglie e conti alla rovescia, creare liste della spesa, note e promemoria, chiedere informazioni di vario genere, controllare il meteo e molto altro ancora.
Nonostante vi appaia a schermo qualche scritta in italiano, la lingua momentaneamente supportata è l’inglese, ma a breve arriverà un aggiornamento multilingua tra cui sarà presente l’italiano. Quindi è un annuncio che può tranquillizzare tutti i nostri lettori che non si trovano a proprio agio con l’inglese.
Passano al software per smartphone, come alcuni già sapranno, Amazfit ha fatto la migrazione dall’omonima app all’app “Zepp“. Sono stati apportati cambiamenti grafici e di alcune funzionalità, ma sostanzialmente parliamo del solito ottimo applicativo di Huami che ci consentirà di effettuare moltissime operazioni di personalizzazione e gestione dell’Amazfit Band 5, oltre che monitorare nel dettaglio i nostri progressi, le attività ed i vari dati.
Vi consiglio di dare uno sguardo agli screenshot che vi lascio nella galleria qui sopra o di dare un’occhiata al nostro video su YouTube in cui mostriamo il software un pochino più nel dettaglio.
Fitness
In questo comparto troviamo un altro grande punto a favore dell’Amazfit Band 5 rispetto alla Xiaomi Mi Band 5: il sensore SpO2.
Di questo ne parleremo tra poco, nel frattempo facciamo un recap degli altri sensori e delle funzionalità. Infatti, a bordo troviamo un cardiofrequenzimetro, accelerometro a 3 assi e giroscopio a 3 assi, sensore per il rilevamento del sonno, mentre è assente per la connettività l’NFC così come è assente su tutti gli altri competitors (Mi Band 5 inclusa).
Il sensore per il rilevamento del battito cardiaco può essere attivato 24/7 e sarà in grado di avvertirci in caso rilevasse anomalie, grazie al miglioramento del sistema proprietario BioTracker 2 PPG. Inoltre, ci sarà anche un monitoraggio dello stress e praticare esercizi di respirazione per alleviare i momenti più tesi, sempre utilissimi anche per la mindfulness.
Il cuore pulsante del monitoraggio del sonno è SomnusCare, ovvero il motore AI con algoritmi elaborati che permettono una maggiore precisione nelle rilevazioni, monitorando anche i pisolini quotidiani da almeno 20 minuti (o power nap, come li chiamo io) e restituendoci i dettagli sulla fase REM nelle lunghe sessioni.
Non dimentichiamoci poi del supporto a Huami PAI (Personal Activity Intelligence), ovvero un sistema facilitato che ci fornirà una valutazione sul nostro stato di salute e di allenamento. Infatti, invece di analizzare le singole misurazioni, PAI converte le informazioni raccolte dai vari sensori in un unico e semplice punteggio numerico.
Secondo gli studi condotti, avere un valore PAI superiore a 100 significa una probabilità minore di incappare in malattie cardiache.
Confrontando le misurazioni le due band si comportano in maniera molto simile, ci sono poche differenze. Quindi riscontriamo un’ottima precisione per il sonno, per il battito cardiaco e una buona precisione per i passi, la corsa e altro. Ovviamente non integrando un GPS, sia l’Amazfit Band 5 che la Mi Band 5 si appoggeranno allo smartphone.
A proposito di sport, a bordo ne troviamo ben 11, ovvero corsa all’aperto, tapis roulant, cyclette, camminata, ellittica, vogatore, yoga, salto con la corda, nuoto in piscina. Tutti questi sono poi perfettamente adattabili anche per altri tipi di sport esterni.
Concludo dicendo che la possibilità di misurare la saturazione d’ossigeno del sangue è una feature di grande importanza, quindi per così pochi euro di differenza rispetto alla Mi Band 5 potrebbe essere l’aspetto che, anche da solo, può farcela preferire.
Presente anche il sistema di monitoraggio del ciclo mestruale per il pubblico femminile.
Batteria
Sotto la scocca dell’Amazfit Band 5 troviamo una batteria da 125 mAh che ci consentirà di avere un’ottima autonomia nonostante le features aggiuntive che richiederanno un maggior dispendio energetico.
Infatti, con luminosità a 4/5, monitoraggio del battito cardiaco sempre attivo (una misurazione ogni 5 minuti), notifiche a raffica, utilizzo di Alexa, 1 ora di attività settimanale, monitoraggio dello stress quotidiano sempre attivo e anche quello della qualità della respirazione durante il sonno, ho consumato circa il 10% al giorno consentendomi di arrivare fino a circa 10 giorni di autonomia.
Con la Mi Band 5 riusciamo a risparmiare un po’ più di batteria visto che non sono presenti le funzioni di Alexa e SpO2, quindi con le stesse modalità, ma senza notifiche, ho consumato circa il 7% al giorno, facendomi arrivare a circa 14 giorni.
Insomma, nel primo caso è stato un utilizzo veramente molto intenso, ma se sfruttata con più parsimonia quest’Amazfit vi farà arrivare tranquillamente dai 15 giorni a salire.
La ricarica sarà comodissima perché avverrà attraverso una basettina magnetica, quindi a differenza della Mi Band 4 non dovrete estrarre il corpo dal cinturino. Ovviamente il cavo è utilizzabile anche per la Mi Band 5.
Conclusioni – Amazfit Band 5
Per prima cosa partirei dal prezzo, infatti, l’Amazfit Band 5 è disponibile presso lo store ufficiale italiano Amazfit, quindi con spedizione in 24 ore, garanzia ufficiale italiana e tutti i vantaggi del caso a 44.90 euro, mentre di listino la Xiaomi Mi Band 5 viene 39.99 euro.
Vien da sé che per soli 5 euro di differenza l’Amazfit pur garantendo le stesse ottime performances, ci offre un sensore SpO2 e il supporto ad Alexa, cosa non da poco! Possiamo dire con estrema tranquillità che questa Band 5 è la vera Mi Band 5 che tutti si aspettavano perché integra delle novità che fanno la differenza rispetto alla 4a generazione.
Se ad oggi volete fare un upgrade dalla Mi Band 2, 3 o 4 vi consiglio senza ombra di dubbio l’Amazfit Band 5. Allo stesso modo qualora foste intenzionati ad acquistare un wearable super compatto per monitorare i dati del vostro allenamento, questa rimane la soluzione con rapporto qualità-prezzo migliore e che offre quante più features possibili.
Qualora voleste tenere conto dello street price della Xiaomi, questo si aggira attorno ai 28 euro su GShopper con il nostro coupon 8RMNPJYD17 che abbiamo condiviso anche sui nostri canali Telegram di GizDeals. Nonostante ciò continuo a credere che l’Amazfit Band 5 sia l’alternativa migliore per chi cerca più completezza e più dati a supporto per monitorare il proprio stato di salute.