Giorni di tensione per TikTok in merito alla situazione negli USA, dato che il colosso cinese dei social ha richiesto ma non ottenuto il prolungamento per il periodo utile per le trattative in chiave vendita nel paese governato da Donald Trump.
ByteDance stretto dalle normative cinesi, ma non riceverà una proroga dagli USA per la vendita di TikTok
La richiesta di ByteDance al governo degli Stati Uniti, nasce a causa delle norme di restrizione alle tecnologie degli algoritmi per l’intelligenza artificiale che la Cina ha imposto alle sue aziende. Questa mossa ha senza dubbio rallentato di molto le trattative che il colosso della multimedialità cinese aveva in piedi con Microsoft per cedere TikTok. Un bel problema che richiede quindi del tempo e quindi la richiesta di una proroga è conseguenziale.
Dello stesso avviso però non è stato Donald Trump, che prima di salire sul velivolo Air Force One ha dichiarato che: “Non ci sarà alcuna proroga alla scadenza di TikTok. O lo venderanno, o sarà bandito“. Parole molto eloquenti su una situazione che però, a dirla tutta, proprio sui termini di scadenza ha più di qualche dubbio. Ad esempio, il primo periodo imposto era dal 6 agosto al 20 settembre 2020, per poi essere spostato a 5 giorni prima, ovvero il prossimo 15 settembre 2020. Precedentemente però, Trump aveva esteso fino a novembre 2020 le trattative. Insomma, un bel calderone. Riuscirà il social cinese a trovare una soluzione positiva in breve termine?
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