Recensione Pamu Quiet: le prime con doppia cancellazione attiva del rumore!

PaMu Quiet

Finalmente dopo una lunga serie di auricolari TWS standard e senza dei veri tratti distintivi, oggi abbiamo il piacere di recensire delle cuffie con doppia cancellazione attiva del rumore e con uno dei case di ricarica più belli in circolazione. Stiamo parlando proprio delle PaMu Quiet, le quali attualmente sono vendute ad un prezzo decisamente accattivante, ma basterà tutto ciò a far di loro un buon prodotto? Scopriamolo insieme all’interno della nostra recensione completa!

Recensione PaMu Quiet

Unboxing – PaMu Quiet

La confezione di vendita è ben realizzata e molto curata ed al suo interno è presente la seguente dotazione:

  • PaMu Quiet;
  • case di ricarica;
  • gommini di diverse dimensioni (S, L);
  • custodia morbida in ecopelle;
  • cavo di ricarica USB – USB Type-C;
  • laccetto da collo;
  • manualistica.

Inoltre, chi acquisterà le cuffie nel periodo di apertura delle vendite avrà in omaggio anche la custodia semi-rigida in ecopelle e un laccetto da collo sempre dello stesso materiale.

Design e costruzione

Qui partirei direttamente dal case di ricarica perché è l’aspetto più particolare del prodotto. Infatti, le PaMu Quiet sono racchiuse dentro un box di alluminio e pelle sintetica che ha una forma ispirata ai vecchi orologi da taschino.

PaMu Quiet

La costruzione sembra essere resistente ed i materiali di buona fattura e con una semplice pressione sul tasto superiore si aprirà il cofanetto. Qui si nota un rivestimento in plastica rigida (simil alluminio) e, quando le PaMu saranno inserite nell’alloggio di ricarica, la cornice esterna del case si illuminerà di blu grazie a dei sottili LED. Inoltre, possiamo beneficiare anche del supporto alla ricarica wireless.

La cuffie sono realizzate in materiale plastico di ottima fattura e una volta inserite nell’orecchio rimarranno ben salde anche nelle sessioni di corsa più intense. Inoltre, grazie alla forma allungata ed ai gommini poco invasivi, le PaMu Quiet sono comode anche dopo diverse ore di utilizzo.

Analizzandole più nel dettaglio troviamo un corpo con certificazione IPX4 contro acqua (sudore e pioggia) e polvere, 3 microfoni, un LED di stato che ne indica la connessione e una superficie sensibile ai tocchi, attraverso i quali potremo effettuare le seguenti operazioni:

  • Play/pausa: un tocco sull’auricolare destro o sinistro;
  • Rispondere alle chiamate: un tocco sull’auricolare destro o sinistro;
  • Rifiutare una chiamata: doppio tocco sull’auricolare destro o sinistro;
  • Brano precedente: doppio tocco sull’auricolare sinistro;
  • Brano successivo: doppio tocco sull’auricolare destro;
  • Assistente vocale: tieni premuto sul sinistro;
  • Attivare/disattivare ANC: tieni premuto sul destro.

La ricezione dei tocchi è buona e non ho riscontrato particolari problemi durante il loro utilizzo. Non finisce qui, però, in quanto attraverso l’app di PaMu è possibile cambiare le funzionalità delle cuffie e tra queste troviamo anche la gestione del volume (di questo ne parleremo dopo).

PaMu Quiet

Assente purtroppo anche il sensore di prossimità, quindi quando toglieremo una delle due cuffie la riproduzione musicale non si fermerà automaticamente. Un aspetto positivo, però, è che potremo usare queste PaMu Quiet anche singolarmente.

Connettività e chiamate

Le PaMu Quiet hanno Bluetooth 5.0 con chip Qualcomm QCC5124 e AMS3460 con supporto all’aptXAAC ed SBC. Questo le rende le prime cuffie con doppio chip per la cancellazione attiva del rumore, ma di questo ne parleremo successivamente.

Per effettuare la prima connessione con lo smartphone sarà veramente facile, in quanto basterà aprire il case e gli auricolari entreranno in modalità accoppiamento. Le volte successive basterà tirare fuori le cuffie dal case.

PaMu Quiet

Tutto ciò avviene in tempi abbastanza ristretti ma ho notato che, anche se risultano connesse, qualche volta l’audio esce prima dallo speaker dello smartphone e poi arriva agli auricolari. Inoltre, essendoci una cuffia master (PaMu Quiet L), il telefono cercherà di agganciarsi prima a quella, ma a volte non va a buon fine.

Passando ora alla latenza devo dire che loro si comportano benissimo nella visione di film o video e non si riscontra alcun ritardo tra suono e immagini, ma nel gaming troviamo il solito gap che si riscontra con quasi tutte le cuffie sotto i 120 euro.

Passando invece alle chiamate a bordo abbiamo tre microfoni, i quali riescono a garantire dei buoni risultati in assenza di rumori, sebbene il suono non sia perfettamente limpido, ma leggermente ovattato.

In metro o con forti rumori la qualità cala e in queste situazioni riusciamo ad intrattenere delle chiamate, ma con qualche difficoltà in più, mentre con meno trambusto non ci sono problemi.

Qualità audio e cancellazione del rumore

Partiamo subito dal secondo aspetto perché, come detto precedentemente, le PaMu Quiet possono contare su ben due chipset per la cancellazione attiva del rumore, il quale range è fino ai 40 dB.

PaMu Quiet

I risultati sono buoni per la sua fascia di prezzo, perché durante la riproduzione musicale saremo ben isolati dall’esterno, grazie anche alla soluzione in-ear. Senza musica si riuscirà ad attutire un po’ i rumori, ovviamente non sarà come avere dei tappi alle orecchie, ma in diverse situazioni potranno essere d’aiuto.

Tornando a parlare di audio, invece, la qualità del suono è molto buona, troviamo un giusto bilanciamento delle frequenze con una perfetta presenza dei bassi. Infatti, questi non vengono esaltati troppo garantendo un ascolto di livello per la loro fascia di prezzo.

Software

La presenza di un software dedicato è un’ottima notizia, in quanto potrebbe permettere a queste cuffie di migliorarsi e di sistemare alcuni piccoli malfunzionamenti lato connettività, oltre che migliorare le performance in futuro.

Tuttavia, al momento l’app PaMu Quiet non è stata ancora rilasciata (almeno per Android), ma abbiamo avuto modo di vedere come funzionerà. Infatti, attraverso di essa potremo attivare o disattivare l’ANC o attivare la modalità trasparenza, gestire le funzionalità delle gestures e aggiornare il firmware.

Autonomia

L’azienda non ha comunicato nel dettaglio la capacità della batteria degli auricolari e del case, ma in qualsiasi caso l’autonomia delle PaMu Quiet è buona perché nell’ascolto musicale con volume al massimo e ANC attiva sono arrivato a circa 3 ore di riproduzione continua.

PaMu Quiet

Questo significa che senza cancellazione del rumore e con volume medio si può arrivare anche a 4/4.5 ore di riproduzione. Inoltre, il case ci garantirà 3 ricariche totali, portando l’autonomia generale fino ad un minimo di 9 ore!

Infine, come detto in apertura la ricarica avviene attraverso l’ingresso USB Type-C, oppure, tramite una basetta wireless grazie al supporto della ricarica senza fili.

Conclusioni – PaMu Quiet

Prima di tirare le somme vorrei parlare del prezzo, perché queste PaMu Quiet sono attualmente disponibili su Indiegogo a circa 84 euro con in bundle il laccetto e la custodia semi-rigida in ecopelle e, a detta dell’azienda, il primo stock di spedizioni dovrebbe partire già dal 25 settembre.

Come mi sono sembrate quindi queste cuffie? Devo dire che sotto il punto di vista dell’audio e del design/costruzione mi hanno convinto, soprattutto con il case simile all’orologio da taschino. Buona l’autonomia e la doppia cancellazione del rumore, ma mi sarei aspettato qualcosina di più con la connettività. Nonostante ciò per alcuni aspetti possiamo aspettare dei fix via software che rendano effettivamente giustizia a queste cuffie.

In conclusione penso che 84 euro come prezzo sia abbastanza equilibrato, ma se l’azienda dovesse aumentarlo fino a 100 euro o oltre dopo la fase di crowdfunding allora non risulterebbero più così convenienti e sarebbe meglio iniziare a valutare altro.

⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.