Com’era prevedibile, l’ultimo scampolo di rapporto commerciale tra Huawei e TSMC sta diventando una corsa contro il tempo. Infatti, pare che la pressione del brand per la fornitura di Kirin 9000 stia riducendo la capacità di produzione a 5 nm del chipmaker taiwanese.
Huawei vuole pronti 8 milioni di Kirin 9000 da TSMC entro la presentazione dei Mate 40
Come anticipato il mese scorso, TSMC dismetterà la produzione di chipset Kirin al colosso cinese dal prossimo 14 settembre 2020, tra l’altro non accettando più ordini dal maggio scorso a causa dello stringersi della morsa del Ban inflitto dagli USA. Ora, chiaramente, Huawei ha fretta e vuole che gli 8 milioni di Kirin 9000 siano pronti per la presentazione dei prossimi flagship, Mate 40. Questo sta portando ad una riduzione delle capacità di produzione di chipset a 5 nm del produttore taiwanese, che in questo periodo ha iniziato a muoversi per la produzione di massa di tali semiconduttori per poi proiettarsi verso i 3 nm.
Insomma, sebbene il rapporto tra Huawei e TSMC abbia aumentato esponenzialmente la produzione (ed i ricavi) del chipmaker dal 15 al 18%, essendo il colosso cinese il secondo più grande cliente, potrebbe non finire in modo cordiale, visto che la pressione potrebbe portare a qualche screzio. Ma del resto è comprensibile, dato che Huawei ha bisogno quanto meno di lanciare un flagship importante al fine di iniziare a riprogettare quello che sarà il post-elezioni USA, che sicuramente smuoverà in ogni caso il destino del brand.
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