Abbiamo pubblicato la nostra recensione sul Huawei P30 Pro il 3 aprile del 2019, dunque più di un anno fa. Nel corso di tutti questi mesi, quindi, sono usciti sul mercato tanti diversi smartphone, di fascia anche alta, che hanno oscurato questo dispositivo. Non si trattava, eppure, di uno scarso modello, tanto che lo abbiamo elogiato quasi in ogni comparto, caratterizzandosi per la presenza di un comparto fotografico davvero al top. Sappiamo, in fondo, come questo mercato sia tanto variegato quanto crudele. Molti utenti, però, non hanno mai dimenticato questo dispositivo e, ancora oggi, è uno dei più apprezzati per il rapporto qualità-prezzo. Forse anche per questo motivo, dunque, il brand ha deciso di riproporlo sul mercato, in una nuova edizione, presentando Huawei P30 Pro New Edition. Al netto di tutto quello che sta accadendo in questo momento in casa Huawei, questo è uno dei pochissimi smartphone del marchio cinese che in questo 2020 potrà vantarsi di avere i servizi Google. Vediamo meglio, però, se vale la pena preferirlo ad alcuni top di gamma più recenti, all’interno della nostra recensione completa.
Recensione Huawei P30 Pro New Edition
Indice
Unboxing
Dando un’occhiata alla confezione di vendita, non troviamo altro che gli stessi accessori forniti con Huawei P30 Pro. Dunque, all’interno della scatola, trovano spazio:
- Huawei P30 Pro New Edition;
- cover morbida in TPU trasparente;
- alimentatore da parete, con supporto alla Huawei SuperCharge;
- cavo USB/USB Type-C;
- auricolari con ingresso USB Type-C;
- spilletta per lo slot SIM;
- breve manuale d’istruzioni.
Design & Materiali
A livello estetico, come già detto, Huawei P30 Pro New Edition non differisce per nulla rispetto all’edizione precedente. Come in quel caso, dunque, troviamo dimensioni pari a 158 x 73.4 x 8.41 mm, con un peso di 192 grammi. Siamo al cospetto, dunque, di misure abbastanza generose, che si sviluppano però più per lungo. Questo rende tale smartphone abbastanza maneggevole nell’utilizzo quotidiano, per quanto risulti essere comunque grande. Dando uno sguardo ai top di gamma attuali, però, non sfigura affatto, anche se il notch a goccia ormai è stato sostituito per la maggior parte dei casi dal punch hole.
A differenza di quanto visto con il modello precedente, qui trova spazio una colorazione differente, con una superficie in vetro satinato che si discosta completamente dal vetro specchiato della passata edizione. Questa finitura risulta essere, dunque, abbastanza soddisfacente sotto le dita, donando al prodotto sempre un aspetto piuttosto premium. Di contro, però, la scivolosità è rimasta ai massimi livelli, dato che tale scocca trattiene anche molte meno impronte di prima, sporcando di rado lo smartphone. Tutti gli amanti della pulizia, dunque, ne saranno piuttosto felici. Non variano, poi, le linee e le forme sinuose di tale dispositivo, che mostra ancora delle superfici leggermente curve sulla parte frontale, così come sul retro.
Questo smartphone propone, sul lato destro, il tasto di accensione/spegnimento ed il bilanciere del volume. Sul profilo superiore troviamo il sensore infrarossi e il microfono utile alla riduzione dei rumori ambientali, a differenza del lato opposto su cui notiamo lo slot single SIM + NM Card, il microfono principale, l’ingresso USB Type-C 3.1 e lo speaker di sistema. Non manca, inoltre, il notch a goccia, che sopra di esso non mostra alcuna capsula auricolare. Qui, infatti, trova spazio la tecnologia Huawei Acoustic Display, la quale trasmette il suono direttamente dal display grazie alle vibrazioni. A differenza della variante dell’anno scorso, però, tale modello arriva solo in due colorazioni, Black e Silver Frost, sicuramente meno sgargianti rispetto alla Breathing Crystal.
Vi ricordiamo, comunque, che tale unità presenta la certificazione IP68 contro acqua e polvere. Una caratteristica in più che non fa mai male.
Display
Huawei P30 Pro New Edition è dotato di un pannello OLED HDR da 6.47 pollici di diagonale con risoluzione FHD+ (2340 x 1080 pixel), rapporto 19.5:9, 398 PPI e notch a goccia. Come si dice spesso “squadra che vince non si cambia”, ed in effetti è proprio così. Anche quest’anno, dunque, il brand ha voluto riproporre sempre lo stesso tipo di display, caratterizzato da colori vividi e ben tarati, che non sembrano falsare troppo la realtà. Sotto la luce diretta del sole, inoltre, questo smartphone non accusa troppi problemi, risultando piacevole da utilizzare anche in esterna.
Nel caso in cui non foste contenti della taratura del colore, che di default viene impostata dall’azienda, potreste sempre decidere di modificarla attraverso l’apposito menù delle impostazioni. Oltre questo, poi, sarà possibile sfruttare anche l’always-on, così come su P30 Pro, ed utilizzare le varie gesture a schermo acceso, che tanto sono care a tantissimi utenti. Come su tanti device del 2019, poi, avrete ancora la possibilità di “eliminare” il notch, anche se nell’utilizzo di tutti i giorni non se ne sente mai la presenza.
Non credo sia necessario ricordarlo, ma voglio specificare come su questo smartphone il pannello touchscreen sia eccellente, in quasi ogni punto della superficie. Ho notato qualche problemino solo in corrispondenza dei due bordi, che spesso non sono troppo ricettivi. Mandare una nota audio su Whatsapp, dunque, potrebbe essere un problema in qualche occasione, dato che il tasto si trova proprio in corrispondenza di una zona sensibile del display. Ci tengo a precisare, poi, che questo difettuccio era presente anche sulla precedente versione di questo smartphone.
Sistemi di Sblocco
Come su tanti altri prodotti concorrenti, anche del 2020, su questo dispositivo trovano spazio due sistemi di sblocco in particolare: il sensore biometrico ed il face unlock.
Devo dire, fin da subito, che il sensore per le impronte digitali posto sotto il display non è cambiato rispetto a quello montato su Huawei P30 Pro. Questo, dunque, risulta essere leggermente più lento rispetto a quello che possiamo trovare sugli attuali top di gamma. Nonostante ciò, comunque, è reattivo e preciso, sbloccando lo smartphone circa 9 volte su 10. Avrei preferito, però, che fosse estesa leggermente la superficie di appoggio, migliorando così le prestazioni di questo sensore rispetto a P30 Pro. Si tratta, comunque, ancora del metodo più preciso su questo smartphone, perché il riconoscimento del volto in 2D, tramite fotocamera frontale, è troppo facile da bypassare. Al buio, poi, quest’ultimo metodo di sblocco è assolutamente inefficace.
Hardware & Performance
Dando un’occhiata alla scheda tecnica di questo prodotto, troviamo un SoC HiSilicon Kirin 980 con processo produttivo a 7 nm e frequenza di clock massima pari a 2.6 GHz. A livello grafico, invece, abbiamo una GPU Mali-G76, coadiuvata dalla Dual NPU per una rinnovata e migliorata gestione dei processi di machine learning ed elaborazione dell’intelligenza artificiale. Con Huawei P30 Pro New Edition il brand ha voluto mantenere un unico taglio di memoria, ovvero quello con 8GB di RAM LPDDR4X e 256GB di memoria interna, di tipo UFS 2.1.
Da un certo punto di vista non ci saremmo aspettati prestazioni inferiori a quelle che abbiamo ottenuto, ma neanche inferiori. Testando questo smartphone siamo tornati per un attimo indietro nel tempo, provando le stesse sensazioni della prima volta con Huawei P30 Pro. Dunque, il brand è riuscito a mantenere lo stesso feeling, producendo ancora una volta un prodotto veloce, fluido e scattante. Se messo a confronto con altri top di gamma attuali, infatti, si nota subito come le performance siano praticamente identiche, non incappando mai in nessun crash improvviso delle applicazioni e in nessun riavvio automatico. Con P30 Pro New Edition, quindi, sembra che il tempo si sia fermato. A dispetto di quanto sta avvendendo ora in ambito mobile, infatti, qui trovano spazio i servizi di Google, dunque l’esperienza può essere vissuta in pieno con tutte le app a noi più care.
Non vorrei sembrare ridondante, ma l’apertura delle applicazioni, se messa a confronto con POCO F2 Pro, non ha nulla da invidiare. Tanto su quest’ultimo smartphone, quanto sulla versione dello scorso anno. Anzi, in alcuni frangenti il sistema mostra addirittura un’ottimizzazione migliore, eliminando tutti i micro lag che notiamo sul POCOPHONE. A livello gaming, invece, le differenze sono sostanzialmente inesistenti, segno che questo P30 Pro New Edition ha saputo raccogliere l’eredità del suo fratello maggiore e, sotto certi aspetti, migliorarsi ancora un po’. Non avrete alcun problema, dunque, a giocare con Call of Duty Mobile, PUBG e Real Racing 3, con un frame rate piuttosto stabile ed un’ottima fluidità.
Potrete stare tranquilli, inoltre, durante la visione di contenuti in streaming, su Netflix o Amazon Prime Video, dato che qui troviamo la certificazione Widevine L1.
Benchmark
Software
A bordo di questo smartphone trova spazio la EMUI 10, basata su Android 10, con patch di sicurezza che attualmente risalgono al 1° aprile 2020. Da questo punto di vista, quindi, siamo al cospetto di un prodotto aggiornato, al passo con tutte le innovazioni di questo periodo. Non ho molto da dirvi, quindi, in merito alla nuova EMUI 10, che ormai avrete imparato a conoscere in questi mesi. Coloro che sono ancora in possesso di un Huawei P30 Pro, infatti, hanno già ricevuto un importante aggiornamento, che ha portato su tale prodotto proprio il nuovo sistema operativo. Allo stato attuale, quindi, tra P30 Pro e P30 Pro New Edition non ci sono praticamente differenze.
Come su tutti i device targati Huawei che hanno preceduto il ban degli Stati Uniti, troviamo i servizi Google. Non dovrete arrovellarvi, quindi, per cercare la vostra app sull’AppGallery Huawei. Abbiamo a disposizione, quindi, tutte le applicazioni di Google, così come quelle di sistema che già trovavano spazio sui precedenti modelli. Come sempre, infatti, questa personalizzazione di Android si dimostra essere una delle più complete, sotto tanti aspetti. Non solo per le tante applicazioni presenti all’accensione del device, ma anche per tutti i servizi e le personalizzazioni concesse all’interno del sistema. Sarà possibile, quindi, utilizzare l’app dei Temi, gestire lo smartphone con Optimizer, attivare Huawei Health, sfruttare tutti gli strumenti come la funzione Telecomando o la Calcolatrice. Qui le possibilità sono quasi infinite.
Fotocamera
Come sul precedente modello, qui troviamo un comparto fotografico ancora all’avanguardia, sviluppato sempre in collaborazione con Leica. Notiamo la presenza, quindi, di un sensore principale da 40 mega-pixel con apertura f/1.6, OIS e con tecnologia SuperSpectrum che sostituisce i pixels verdi con pixels gialli garantendo, a detta di Huawei, fino al 40% luminosità in più negli ambienti bui. Secondariamente, poi, troviamo un teleobiettivo periscopico da 8 mega-pixel con apertura f/3.4, OIS e con zoom ottico 5X che diventa 10X loseless e, addirittura, 50X in digitale. Non mancano, infine, il sensore ToF per la scansione dei soggetti, la modellazione 3D tramite app dedicata e l’ottimizzazione degli scatti ed il sensore ultra grandangolare da 20 mega-pixel con apertura f/2.2.
Ad oggi, questo Huawei P30 Pro New Edition è stato superato, in termini tecnici, da altri device concorrenti. Anche solo Huawei P40 Pro, infatti, mostra un’infrastruttura completamente diversa sotto questo aspetto. Nonostante ciò, questo telefono può ancora dire la propria in tale ambito. La qualità degli scatti nelle ore diurne è molto buona, mostrando una definizione dell’immagine ancora all’altezza delle aspettative. su un prodotto del 2020. Mi ha stupito, ancora una volta, l’effetto bokeh che, sotto certi aspetti, risulta essere molto più naturale di quello mostrato da alcuni device di fascia alta ancora in commercio. Non sono molti gli smartphone, poi, ad offrire uno zoom 5x e 10x di questa qualità, senza che vengano persi troppi dettagli. Ovviamente, però, di notte si nota qualche problema in più anche sotto questo aspetto, sebbene di giorno le foto siano quasi impeccabili per un prodotto del genere. Non perdono ancora Huawei per non essersi decisa ad introdurre, nella schermata principale, la funzione HDR. Anche se su P30 Pro New Edition è praticamente inutile, talvolta può salvare lo scatto su qualche dispositivo di fascia più bassa.
Sono rimasto piuttosto soddisfatto anche delle macro, dove ho potuto sfruttare la modalità Super Macro. Da questo punto di vista credo di aver ottenuto dei risultati che parlano da soli, riuscendo a riprendere il soggetto principale con grande cura e con un ottimo effetto bokeh sullo sfondo.
Non lo abbiamo specificato all’inizio, ma il sensore principale da 40MP si dota di un’eccezionale stabilizzazione ottica che, soprattutto di notte, fa il suo sporco lavoro. Grazie all’integrazione di quest’ultimo le foto saranno meno mosse, sebbene si perde comunque qualcosa a livello di qualità. In questo caso, nelle condizioni più difficili, potrà venirci in aiuto sicuramente la Modalità Notte, che ci consentirà di scattare delle foto piuttosto luminose. Mi sarei aspettato, forse, ancora maggior dettaglio, ma per esser un dispositivo di una generazione precedente non ci si può assolutamente lamentare.
Ovviamente, all’interno del notch, risiede una fotocamera frontale. Questa presenta un obiettivo da 32 mega-pixel con apertura f/2.0, ed è in grado di restituire foto ricche di dettagli di giorno. Non siamo al pari di Google Pixel 4, che sotto questo aspetto è nettamente migliore, restituendo colori più reali, maggiori dettagli ed una definizione dell’immagine, in generale, superiore. Su Huawei P30 pro New Edition, invece, i colori tendono troppo al rosso e, sullo sfondo, si perde ogni tipo di dettaglio. Posso dirvi con certezza, quindi, che qui si notano parecchie differenze rispetto ad un telefono premium uscito quest’anno.
Video
Con questo prodotto, ovviamente, è possibile anche girare video, con una risoluzione massima 4K a 30 fps. Abbiamo a disposizione, poi, anche lo slow-motion a 960 fps, con risoluzione HD. Devo dire che, considerando sempre da che cosa deriva questo nuovo telefono, la stabilizzazione è buona e l’autofocus è decisamente rapido. Con Huawei P40, e gli altri principali smartphone della serie, l’azienda ha fatto un ulteriore passo in avanti, ma già su questo device si notano i primi veri sforzi per offrire ai clienti un prodotto sempre più completo.
Anche a livello audio i due microfoni presenti su questo dispositivo si comportano bene, in quanto la voce in video è chiara e pulita. Non si tratta di uno dei migliori prodotti da questo punto di vista, ma può ancora dire la propria.
Connettività & Audio
Huawei P30 Pro New Edition offre ancora un ottimo comparto relativo alla connettività, sebbene non sia del tutto al passo coi tempi. Questo modello, così come il precedente, permette di navigare solo in 4G+, senza poter sfruttare la nuova rete 5G. Nonostante questo, con Fastweb, non h mai avuto alcun problema in fase di navigazione, anche all’interno delle mura domestiche. Nonostante tutto, comunque, troviamo un doppio slot SIM in formato Nano (o SIM + NM Card), il Wi-Fi a/b/g/n/ac Dual band, Bluetooth 5.0, NFC, GPS a doppia frequenza L1 + L5, A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo/QZSS, il sensore IR e, infine, la porta USB Type-C 3.1. Quest’ultima, tra l’altro, consente di sfruttare la Desktop Mode collegando un monitor esterno al device.
Durante queste ultime settimane abbiamo potuto muoverci leggermente di più di prima, dunque posso dirvi che il GPS è molto reattivo e preciso, seguendoci perfettamente in una comune navigazione su strada. Anche sotto il profilo della rete, poi, non ho accusato alcun disturbo o malfunzionamento, riuscendo a connettermi al 4G+ anche nei luoghi solitamente più coperti.
Non mancano, comunque, la Radio FM e l’ingresso mini-jack. A livello audio, infatti, questo smartphone riesce ancora a difendersi bene, sebbene la qualità dello speaker posto in basso non sia poi così eccellente. Si avvertono poco i bassi e questo non rende corposo l’audio. Malgrado tutto, al massimo volume la resa è piuttosto soddisfacente. Come vi ho accennato all’inizio, poi, qui manca la capsula auricolare, ma questo non cambia le carte in tavola. Parlando con il vostro interlocutore, o ascoltando una semplice nota vocale su Whatsapp e Telegram, non avrete mai la sensazione di trovarvi di fronte ad un telefono sprovvisto di capsula. Anche in questo caso, quindi, questo device è assolutamente promosso.
Autonomia
Come si comporta questo telefono lato autonomia? A bordo trova spazio una batteria da 4.200 mAh che, di fatto, non è cambiata molto. Rispetto a Huawei P30 Pro, infatti, l’unità è la stessa e la resa sembra non essere per nulla cambiata. Vi basti sapere che ho raggiunto perfino 8 ore di schermo acceso, su una base di poco più di 16 ore di utilizzo continuo. Si tratta di un dato, quindi, che difficilmente riuscirete a replicare con un device uscito quest’anno.
Ovviamente, anche in questo caso abbiamo il supporto alla ricarica rapida da 40W, la Huawei SuperCharge. Dunque, in circa un’ora, riuscirete a passare agevolmente dal 10 al 100% di carica.
Prezzo & Conclusioni
Huawei P30 Pro New Edition viene venduto sul sito ufficiale, al momento, ad un prezzo davvero interessante. La versione da 8/256GB costa 749 euro, ed è inserita all’interno di un bundle composto da Huawei Freebuds 3 e la Huawei SuperCharge Wireless Charger. Si tratta di un’offerta, dunque, a cui è difficile rinunciare nel caso in cui foste interessati all’acquisto di tale prodotto. Sembra, però, che tale pacchetto non sia ancora disponibile all’acquisto.
Sebbene Huawei P30 Pro sia possibile acquistarlo attualmente anche a meno di 500 euro, questo nuovo P30 Pro New Edition rappresenta un’ottima proposta in tal senso. Soprattutto considerando tutti gli accessori che vengono forniti in fase d’acquisto. Si tratta, in ogni caso, di un device ancora in grado di eccellere in alcuni comparti, perlomeno rispetto a tanti altri dispositivi di fascia alta usciti nel corso di quest’anno. A livello di autonomia, poi, non ci sono quasi rivali, mostrando un’ottimizzazione davvero eccezionale. Chiunque fosse interessato a questo smartphone, dunque, dovrà essere cosciente del fatto che i compromessi da dover sottoscrivere sono davvero pochi, avendo tra le mani uno dei migliori prodotti sul mercato.