Non solo aziende produttrici di smartphone, ma anche aziende come Amazfit, da sempre concentrate sulla produzione di device per sportivi (o per chi ha a cuore la propria salute), hanno deciso di lanciarsi sul mercato delle cuffie TWS. In questo caso, però, la compagnia cinese ha deciso di farlo con estrema coerenza rispetto alla sua missione e al suo business core. Infatti, queste è la recensione delle Amazfit PowerBuds, degli auricolari senza fili che integrano un sensore per il monitoraggio della frequenza cardiaca.
Come si saranno comportati durante i nostri test? Come funziona l’integrazione con i dispositivi Amazfit? Non ci resta che scoprirlo all’interno del nostro articolo.
Indice
Recensione Amazfit PowerBuds
Unboxing – Amazfit PowerBuds
La confezione di vendita è molto curata, come ormai ci ha abituati l’azienda, ed al suo interno troviamo la seguente dotazione:
- Amazfit PowerBuds;
- cavo per la ricarica USB – USB Type-C;
- custodia per la ricarica;
- archetti sportivi;
- Gommini in silicone di diverse misure (XS, S, M, L);
- libretto delle istruzioni in italiano e altre lingue.
Design e costruzione
Rispetto alla vastità delle cuffie true wireless in circolazione che solitamente hanno un design ispirato alle AirPods, queste hanno un’estetica decisamente particolare e originale. Infatti, sulla superficie esterna c’è una trama a pallini molto accattivante che sembra sfumare dal centro.
La forma, invece, è ancor più particolare perché abbiamo una parte arrotondata esterna sensibile ai tocchi ed una parte che andrà inserita nell’orecchio sul quale risiedono i sensori di prossimità ed il cardiofrequenzimetro.
Quest’ultimo è presente solo sull’auricolare destro, mentre entrambi avranno due microfoni ciascuno e una parte magnetica sulla quale potranno essere agganciati gli archetti sportivi.
Infatti, come detto poco fa le cuffie hanno una forma diversa dal solito e una volta che le inserirete nell’orecchio dovrete ruotarle leggermente per incastrarle. A quel punto rimarranno ben salde, ma se volete stare sicuri durante lo sport potrete agganciare gli archetti. Sebbene il magnete possa sembrare debole questi reggeranno bene durante la corsa.
Qualora risultino scomode io vi consiglio di cambiare i gommini inseriti di base ed eventualmente installare la versione più grande o più piccola in base alle vostre esigenze.
Le Amazfit PowerBuds hanno una certificazione IP55 che le renderà resistenti ad acqua e polvere, ovviamente vi consiglio di non immergerle in acqua, ma potrete stare tranquilli con pioggia e sudore.
Come dicevo precedentemente, le cuffie hanno una superficie sensibile ai tocchi che ci consentiranno di effettuare diverse operazioni. Tra le gestures disponibili troviamo il doppio tocco ed il triplo tocco, mentre le funzioni possono essere personalizzate attraverso l’applicazione:
- Play/Pausa e rispondi/chiudi chiamata;
- Brano seguente;
- Brano successivo;
- Attiva/disattiva modalità Thru;
- Richiama assistente vocale.
Per ogni auricolare possiamo impostare funzioni diverse e, dal momento che non c’è una cuffia master, potremo anche utilizzarli singolarmente senza alcun problema, ricordandovi però che il sensore per il rilevamento del battito cardiaco si trova su quello destro.
Infine, è presente il sensore di prossimità che fermerà la riproduzione non appena toglieremo una PowerBuds e la riprenderà non appena la indosseremo nuovamente.
Il case è un bellissimo cofanetto opaco dalla forma arrotondata e nonostante le dimensioni generose riusciamo a metterlo in tasca senza problemi. Per paragonarlo alle Huawei Freebuds 3i è un po’ più cicciottello, ma decisamente più corto.
La costruzione è ottima e molto solida e questo vale soprattutto per lo sportellino con chiusura magnetica, la quale si aggancia solo nella parte finale evitando che la parte traballi.
Posteriormente troviamo un ingresso USB Type-C per la ricarica, frontalmente il LED di stato, mentre al suo interno sono presenti gli archetti sportivi ed il tasto per l’accoppiamento.
Connettività e software
Le Amazfit PowerBuds hanno connettività Bluetooth 5.0 e connetterle per la prima volta al vostro smartphone basterà aprire il case, premere il pulsante del pairing, accedere alle impostazioni Bluetooth del vostro dispositivo e accoppiarle. Le volte successive dovrete aprire solamente il case.
Il raggio d’azione è buono perché possiamo allontanarci fino a 15 metri prima che si interrompa il segnale. Con le Xiaomi Mi Air 2S e con le Realme Buds Air già a 10 metri si presentavano i primi problemi.
Passando ora alla latenza devo dire che nei video non riscontriamo alcun ritardo tra le immagini ed il suono, quindi le Amazfit PowerBuds saranno perfette la visione di film. Non possiamo dire lo stesso per il gaming perché è presente una leggera latenza che potrebbe darci fastidio. Questa non è così pesante da non farci giocare, ma se siete in competizione forse vorrete dei tempi di risposta ridotti.
Attraverso l’app proprietaria “Amazfit” che potrete trovare sul Play Store sarà possibile effettuare aggiornamenti, controllare lo stato di carica delle cuffie e del case, gestire i comandi touch e le impostazioni di allenamento, modificare l’equalizzazione del suono a proprio piacimento e scoprire più informazioni sul prodotto.
Approfondendo le impostazioni di allenamento possiamo attivare la modalità Motion Beat, in cui gli auricolari miglioreranno automaticamente i bassi durante l’allenamento per dare più carica ed energia e la modalità di condivisione dell’attività cardiaca.
Devo dire che rispetto alle altre cuffie TWS analizzate nei mesi precedenti queste Amazfit PowerBuds hanno un software decisamente più completo: mi riferisco sia all’equalizzatore che a tutte le altre funzioni presenti nell’app, la quale è pensata per gli altri wearable, ma che integra anche queste cuffie alla perfezione.
Infatti, per monitorare il battito cardiaco basterà far partire l’attività prescelta sull’app Amazfit e poi controllare i risultati con tutte le info dettagliate alla fine. Inoltre, la vocina al loro interno ci dirà quando si è superato un certo limite di battiti cardiaci (lo possiamo impostare secondo le nostre soglie) o quando si arresterà l’attività.
Inoltre, faccio presente che queste cuffie potranno essere associate anche a diversi dispositivi di casa Amazfit come l’Amazfit Stratos 3, dal quale potremo gestire tutte le impostazioni come da smartphone.
Qualità audio
Le Amazfit PowerBuds hanno uno dei migliori audio in circolazione, sono rimasto veramente impressionato dalla loro qualità. Il suono è pulitissimo, abbiamo un ottimo bilanciamento delle frequenze ed il volume massimo è decisamente elevato.
Era da tanto che non sentivo dei bassi così corposi e soddisfacenti su delle cuffie TWS e quando farò il confrontone generale (che menziono sempre sul canale YouTube) vi darò la mia classifica in merito.
Anche la visione di video o di film è soddisfacente perché, oltre a non esserci alcuna latenza, il suono è ricco di sfumature. Purtroppo non abbiamo la cancellazione attiva del rumore, ma visto l’alto volume e la loro forma ad incastro saremo comunque abbastanza isolati dall’ambiente esterno.
Anzi, Amazfit per evitare rischi nell’utilizzo all’aperto ha inserito anche la modalità Thru (trasparenza) che può essere abilitata per ascoltare i rumori esterni senza dover togliere le cuffie. Molto utile se si va a correre per non rischiare alcun tipo di incidente (scherzo…forse).
Continuando a parlare di feature utili per lo sport, le Amazfit PowerBuds hanno una modalità chiamata Motion Beat, in cui verranno incrementati ulteriormente i bassi non appena si avvierà un’attività fisica.
Per quanto riguarda invece i microfoni, qui è presente una riduzione del rumore a doppio microfono ENC, la quale andrà a filtrate il rumore ambientale per chiamate di alta qualità.
Ho fatto diversi test, sia al chiuso che all’aperto, e devo dire che questi microfoni sono molto buoni, potete dare uno sguardo al video per capire meglio di cosa parlo. In ambienti in cui c’è tanto rumore riescono a fare un buon lavoro e a filtrare tutti i disturbi per consentirci di interloquire normalmente.
Autonomia
Assieme all’audio l’autonomia è uno dei punti forti delle Amazfit PowerBuds perché all’interno di ogni auricolare troviamo una batteria da 55 mAh, mentre il case è da 450 mAh e garantirà circa 3 ricariche.
Comunque in riproduzione musicale con volume al 60% sono arrivato fino a 9 ore di ascolto continuo, mentre con volume al 100% ho riscontrato circa 6 ore e 15 minuti di autonomia.
Impressionante per delle cuffie TWS dal momento che ultimamente quelle che mi avevano dato più soddisfazione erano le Xiaomi Mi Air 2S con 4 ore a volume massimo.
Assente purtroppo la ricarica wireless del case, cosa che su altri competitors di fascia più bassa non è difficile trovare. Personalmente non la uso mai, ma so che a molti di voi risulta comoda. Forse l’unica piccola sbavatura, perché per il resto sono rimasto soddisfatto.
Conclusioni – Amazfit PowerBuds
Concludiamo la recensione delle Amazfit PowerBuds partendo dal prezzo, le cuffie sono vendute dallo store ufficiale italiano a 89 euro, e a 99 euro su GearBest, che ringraziamo per l’invio del sample, una cifra assolutamente in linea con i competitors che troviamo sul mercato italiano, anzi sono anche più economiche se paragonate alle Huawei Freebuds 3i e le Honor Magic EarBuds.
Personalmente sono rimasto completamente soddisfatto dal suono, dall’autonomia e dall’integrazione con il software esistente. Queste cuffie TWS vanno veramente bene ed Amazfit sta allargando sempre di più il suo ecosistema in maniera intelligente.
Mi piace definirle come le cuffie definitive per gli sportivi, ma viste le loro qualità mi sento di consigliarle anche per un utilizzo classico.