Se doveste pensare che gli smartphone in futuro siano tutti pieghevoli, come li immaginereste? Dei dispositivi a conchiglia che una volta aperti diventano grandi come semplici smartphone o dei dispositivi che una volta aperti diventano come dei tablet? Personalmente penso che gli unici che abbiano senso siano quest’ultimi e il nuovo Huawei Mate Xs 5G me ne ha già dato la prova.
Personalmente credo che il vero plus sia avere due tipi di esperienze o funzionalità in un corpo solo e cercherò di spiegarvi il perché all’interno della nostra recensione completa.
Indice
Recensione Huawei Mate Xs 5G
Unboxing – Huawei Mate Xs 5G
Visto il prezzo, la confezione di vendita vuole richiama quelle di un prodotto di lusso. In effetti, sarebbe bene iniziare a considerarlo come tale e al suo interno è presente la seguente dotazione:
- Huawei Mate Xs 5G;
- cover protettiva pieghevole che protegge il frame esterno;
- alimentatore con ricarica rapida a 55W;
- cavo per la ricarica USB Type-C;
- auricolari USB Type-C;
- spillino per lo slot SIM;
- schede di avvertenza;
- manuale delle istruzioni.
Costruzione e design
C’è veramente così tanto da dire che non saprei da dove iniziare, ma partiamo dal fatto che lo smartphone è caratterizzato da un display flessibile che avvolge quasi tutta la parte esterna. Questo perché è presente una sezione in solidissimo alluminio che integra le fotocamere con il flash LED e il pulsante che consente l’apertura del display.
Lo stesso alluminio lucido viene proposto su tutto il frame laterale mentre, una volta estesa, la back cover esterna (e interna allo stesso tempo) è realizzata in uno strato più sottile di alluminio satinato.
L’unica aspetto negativo di questo tipo di pieghevoli è che, avendo il display esterno, dovremo stare molto attenti a non urtarlo, farlo cadere o immergerlo in acqua. Fortunatamente in confezione è presente una cover protettiva pieghevole che andrà a applicata sul frame laterale e che rialzerà di qualche millimetro lo smartphone da superfici piane.
Devo ammettere che l’esperienza di piegare uno smartphone è strana, la prima volta si ha quasi paura di romperlo, ma dopo aver ripetuto l’operazione un centinaio di volte sembra già più familiare, ma soprattutto capiamo che in realtà il meccanismo non è così fragile come si pensa.
L’idea con cui è stato progettato il Huawei Mate Xs 5G, a mio parere, è quella vincente perché ha perfettamente senso avere uno smartphone che possa espandere le proprie funzionalità a tablet qualora ce ne fosse bisogno, piuttosto che avere uno smartphone compatto (che da chiuso ha funzioni limitate) che una volta aperto diventi un dispositivo standard.
Tuttavia il prezzo da pagare in questo caso è il peso e la maneggevolezza, in quanto il Mate Xs 5G ha le dimensioni di 161.3 x 78.5 x 11 mm (da chiuso) con un peso di circa 300 grammi, i quali non ci consentiranno di utilizzarlo agilmente ad una mano visto che il peso e lo spessore iniziano a farsi sentire dopo pochi minuti.
Il tutto cambia da aperto perché le dimensioni di 161.3 x 146.2 x 11/5.4 mm lo rendono particolarmente leggero se visto come un tablet e lo spessore minimo diventa di soli 5.4 millimetri, quindi decisamente più comodo da utilizzare.
Ovviamente i contesti di utilizzo sono diversi, se sono in metro o vado di fretta lo terrò piegato, ma se sono in un ambiente tranquillo o se voglio vedere film/giocare/leggere allora lo aprirò per sfruttarne tutte le sue potenzialità.
Comunque superiormente troviamo lo slot Dual SIM (o SIM + NM Card) con il microfono per la riduzione dei rumori ed il sensore IR per comandare diversi dispositivi, mentre inferiormente troviamo altri due microfoni, l’ingresso USBTye-C e lo speaker di sistema. Infine, sul lato destro risiede il bilanciere del volume e il tasto power che integra il sensore d’impronte digitali.
Display
Qui il Huawei Mate Xs 5G si fa interessante perché abbiamo un display OLED flessibile da 8 pollici di diagonale con rapporto 8/7.1 e risoluzione 2480 x 2200 pixel, il quale da chiuso scende a 6.6 pollici (2480 x 1148 pixel) nella parte frontale e 6.38 pollici (2480 x 892 pixel) in quella posteriore.
Il materiale con cui è stato realizzato il display è plastico e non può essere vetro dal momento che non possiede le proprietà per essere piegato senza esser rotto e sulla superficie troviamo anche una pellicola protettiva che non deve essere rimossa che lo proteggerà da eventuali graffi involontari. L’unico lato negativo di questa pellicola è che trattiene parecchie ditate.
Per quanto riguarda la piega al centro dello smartphone devo dire che nell’utilizzo quotidiano non ci si fa per niente caso, a meno che non ci passiate il dito sopra o mettiate lo smartphone in controluce. Per il resto non infastidisce.
A parte tutte queste precisazioni il display è meraviglioso, ha dei colori vividi ma mai troppo saturi e il range della luminosità minima/massima è perfetto perché si passa da quasi spento a faro nella notte, il quale ne favorisce la lettura sotto la luce diretta del sole nonostante i riflessi dovuti al materiale plastico. Nonostante tutto, in questi giorni è stato un piacere leggere e vedere film su questo Mate.
All’interno delle impostazioni possiamo poi andare a ricalibrare i colori a nostro piacimento, impostare la dark mode e l’always-on display.
Il pannello posteriore può essere sfruttato solamente quando scattiamo dei selfie o facciamo video (stories o videomessaggi) con la fotocamera frontale, perché non c’è un pulsante che ci consente di alternarci tra i due, ma avrebbe comunque poco senso farlo. Passando invece da modalità smartphone a modalità tablet i contenuti e le app si adattano al cambiamento per andare a tutto schermo, ma di questo ne parleremo dopo.
Hardware e prestazioni
A muovere questo Huawei Mate Xs 5G ci pensa il chipset top di gamma di Huawei, ovvero l’HiSilicon Kirin 990 5G, il quale è comprensivo di un processore octa-core a 7 nm (2x Cortex-A76 a 2.86 GHz + 2x Cortex-A76 a 2.36 GHz + 4x Cortex-A55 a 1.95 GHz), una GPU Mali-G76 MP16 e la NPU Dual Big Core + Tiny Core. Infine, non dimentichiamoci degli 8 GB di RAM LPDDR4X e dei 512 GB di storage UFS 3.0 espandibile tramite NM Card fino a 256 GB.
Inutile dirvi che lo smartphone è una scheggia e non riscontrerete alcun tipo di problema nello spostarvi tra un’applicazione e l’altra. Allo stesso modo anche nel gaming tutto filerà liscio come l’olio grazie alla riproduzione dei contenuti con dettagli al massimo e, inoltre, l’esperienza verrà arricchita dal magnifico display da 8 pollici.
Fotocamera
L’aspetto più che positivo del Huawei Mate Xs 5G è che i sensori posteriori possono essere sfruttati anche per i selfie, garantendovi un’ottima qualità. Infatti, il nuovo Mate Xs è dotato di una quad-camera da 40+16+8+ToF con apertura f/1.8-2.2-2.4 che sono rispettivamente un grandangolo, ultra-grandangolo e teleobiettivo. Abbiamo poi una stabilizzazione ottica e AIS, autofocus ibrido e flash LED.
In diurna gli scatti sono veramente di livello, non andiamo a pareggiare il Huawei P40 Pro, ma rimangono comunque da top di gamma. La definizione è molto buona, la gestione delle luci è ottima e quella dei colori mantiene gli standard alti.
Insomma, ci sarebbe ben poco da dire visto che sono le immagini a parlare, ma aggiungo che la fotocamera grandangolare realizza scatti di ottima qualità non deformando le immagini ai lati e mantenendo comunque un buon equilibrio a livello di luci e colori.
Vi lascio anche altri scatti realizzati con il teleobiettivo che arriva ad uno zoom ottico 3x e ibrido fino a 30x.
In notturna la qualità cala, ma la modalità notte di Huawei darà nuova linfa agli scatti riuscendo a trovare la luce laddove altri smartphone non riuscirebbero a fare. In quel caso gli scatti possono essere quasi paragonati a quelli di una macchina fotografica grazie al supporto ISO fino a 204.800.
Ovviamente per trarne il meglio dovrete avere una buona mano ferma o un cavalletto, altrimenti potrete notare del micromosso.
Visto che parliamo degli stessi sensori, per i selfie ripetiamo quanto detto poco fa, aggiungendo che riuscirete a scattarvi delle foto incredibili con tutte le camere, da quella principale al grandangolare, fino al teleobiettivo (non si sa mai che magari vogliate cogliere dei dettagli nei volti).
Bellissime le foto con la ultra-wideangle, sebbene i colori tendano a cambiare leggermente. In notturna invece riuscirete a cogliere anche i dettagli del cielo.
I video possono essere registrati fino ad un massimo di 4K, ma a 1080P si potrà godere della ottima stabilizzazione ottica. Le riprese sono caratterizzate da un autofocus molto rapido e da dei colori soddisfacenti, si potrà inoltre passare dalla grandangolare allo zoom 10x.
Audio e connettività
Il Huawei Mate Xs 5G possiede uno speaker stereo, o meglio, ne abbiamo solo uno molto potente nella parte inferiore e la capsula auricolare che farà da supporto aggiuntivo, ma con una potenza in uscita meno rilevante.
Nonostante ciò si potrà godere di un’ottima esperienza grazie ad un buon bilanciamento delle frequenze, un audio corposo ed un volume massimo molto elevato.
Anche in chiamata non abbiamo problemi né con l’audio in capsula che è cristallino, né con quello catturato dal microfono.
Lato connettività, Mate Xs 5G possiede pieno supporto al 5G, sia NSA che SA, oltre che al 4G LTE. Ovviamente, come da tradizione Huawei la connettività è al top e riusciamo ad avere un buon segnale anche dove altri smartphone faticano.
Faccio una doverosa premessa perché a causa della quarantena ho potuto testare lo smartphone solamente da casa e non ho potuto testare i cambi celle in città, sul treno ecc…
Per il resto troviamo un comparto completo grazie al Wi-Fi Dual Band 802.11a/b/g/n/ac (wave2), il Bluetooth 5.0 (BLE, SBC, AAC, LDAC), l’NFC, l’USB Type-C 3.1 con funzionalità di trasmissione audio/video e desktop mode e GPS (L1 + L5 Dual Band) / AGPS / Glonass / BeiDou / Galileo (E1 + E5a Dual Band) / QZSS (L1 + L5 Dual Band).
Non abbiamo un sistema di riconoscimento facciale visto che le fotocamere sono presenti sulla parte posteriore, ma abbiamo il sensore fingerprint al lato che è molto veloce e preciso e sblocca il dispositivo 10 volte su 10.
Software
Il Huawei Mate Xs 5G possiede l’EMUI 10.0.1 basata su Android 10 con patch di sicurezza attualmente aggiornate al 1 febbraio 2020.
A parte le classiche chicche e personalizzazioni dell’interfaccia proprietaria che conosciamo molto bene, qui troviamo una serie di ottimizzazioni ad hoc per il display da 8 pollici. Infatti, a display aperto sarà possibile dividere lo schermo in due ed utilizzare due app contemporaneamente. Basterà semplicemente uno swipe prolungato lungo uno dei bordi e selezionare i software desiderati. Vi consiglio di vedere la video recensione per capire meglio il funzionamento.
Come se non bastasse è presente anche il drag and drop del testo, molto utile se si vuole salvare dei testi nelle note o per altre funzionalità.
Passando dalla modalità normale a quella “tablet” (da me definita) la maggior parte delle applicazioni adatteranno il loro contenuto, giochi compresi. Infatti, ho effettuato il test con PUBG, Asphalt 9 e Brawl Stars e non ho riscontrato alcun tipo di problema.
Tuttavia, con applicazioni come Instagram, le stories saranno tagliate sopra e sotto e vedremo solo il quadrato centrale, ma penso che con un aggiornamento sistemeranno questo problema.
Oltre a dividere lo schermo in due è supportato anche il PiP (picture-in-picture) per alcune applicazioni, la cui finestra può essere spostata ovunque, ma non ridimensionata. Peccato, quest’ultima funzione sarebbe stata molto comoda.
La Home supporta lo stesso numero di app e presenta la stessa interfaccia tra modalità smartphone e tablet, l’unica differenza è che in quest’ultima verranno distanziate le icone.
Infine, come avevo detto in precedenza, non è possibile passare al display posteriore più piccolo se non quando registriamo video con la fotocamera frontale in alcune applicazioni (Fotocamera, WhatsApp, Telegram, Facebook, Instagram ecc), ma c’è un trucchetto, perché andando nella fotocamera frontale e facendo uno swipe dal basso si andrà alla home e si potrà utilizzare il second display. Tuttavia lo trovo abbastanza inutile.
AppGallery, TrovApp, Phone Clone e Google Play Store
Come ben sapete, Huawei a partire dal Mate 30 Pro ha dovuto rinunciare ai servizi Google, basandosi invece sui Huawei Mobile Services, potenziando e migliorando il proprio app store, ovvero AppGallery.
La soluzione proprietaria di Huawei è sicuramente l’ago della bilancia nella scelta di un determinato prodotto poiché attualmente include molteplici applicazioni utilizzate nella vita di tutti giorni ma, purtroppo, non consente una copertura al 100% degli applicativi scaricabili dal Google Play Store. Il Play Store al momento è comunque installabile tramite una procedura abbastanza articolata che però potrebbe essere bloccata in seguito.
In soccorso di queste lacune troviamo un’applicazione di Huawei denominata TrovApp che consente, qualora AppGallery non includa l’applicazione cercata, di scaricare la stessa direttamente dai siti dei produttori o tramite lo store di APKPure. Basterà infatti cercare il nome dell’applicazione per visualizzare le opzioni disponibili per il download o le alternative che possono “rimpiazzare” l’app cercata.
La combinazione di TrovApp e AppGallery consente di non dover rinunciare del tutto alle proprie abitudini ma richiede un po’ di tempo per ambientarsi nell’utilizzo di app alternative.
È possibile inoltre sfruttare Phone Clone, l’applicazione di Huawei il trasferimento dei dati dal precedente dispositivo a quello nuovo, che consente di recuperare i numeri di telefono della rubrica (che nel caso fossero salvati sull’account Google altrimenti non sarebbero disponibili), tutte le applicazioni compatibili, la galleria delle foto e il resto dei dati.
Inoltre molteplici applicazioni come Netflix o Disney + non beneficiano delle certificazioni per il DRM WideVine e dunque non consentono la riproduzione dei contenuti in HD o qualità superiore. Tale ostacolo, al momento, non è purtroppo aggirabile.
Segnaliamo, infine, che alcune applicazioni bancarie come Hype non consentono il login o il pagamento tramite NFC e altre risultano limitate in parte poichè le funzionalità richiedono la presenza dei GMS.
Tale situazione su un top di gamma, anzi su uno smartphone di lusso da 2599 euro è decisamente delicata e seppur stiamo parlando di uno dei dispositivi più esclusivi del 2020 è ovvio che il dover rinunciare a determinate applicazioni, che magari al momento non possono essere rimpiazzate, risulta abbastanza dura da giustificare.
La situazione migliorerà sicuramente nei prossimi mesi dato che lo sforzo di Huawei nell’ampliare la disponibilità delle applicazioni sul proprio store è davvero notevole ma ad oggi richiede un po’ di praticità e sacrificio per poter rispondere alle esigenze più comuni.
Autonomia – Huawei Mate Xs 5G
Sotto la scocca del Huawei Mate Xs 5G troviamo una batteria da 4500 mAh con supporto alla ricarica SuperCharge da 55W.
Con utilizzo intenso e alternando spesso il display da 8 pollici a quello da smartphone ho raggiunto una media di circa 5 ore e mezza di display attivo. Devo dire che mi aspettavo molto meno, invece Huawei è riuscita a fare un buon lavoro dal punto di vista dell’ottimizzazione dei consumi, complice anche l’assenza dei servizi Google.
Si riesce dunque ad arrivare a sera senza troppi problemi, anzi se usato con parsimonia riuscirete anche a coprire la prima mattinata del giorno seguente.
Conclusioni – Huawei Mate Xs 5G
Eccoci arrivati alle conclusioni, taglio subito la testa al toro dicendo che il Huawei Mate Xs 5G è venduto a 2599 euro e questo non lo rende più uno smartphone top di gamma qualsiasi o premium, ma può essere definito come un prodotto di lusso.
In quanto tale è ovvio che non è per tutti, ma è per una determinata nicchia di persone che o conducono uno stile di vita particolarmente agiato o sono collezionisti/appassionati di innovazione e tecnologia.
Analizzando lo smartphone in sé devo dire che è un buon prodotto, ma necessita ancora di alcune migliorie software, ma d’altronde siamo ai primi modelli pieghevoli e i produttori troveranno modi per ottimizzarli sia dal punto di vista del software che delle tecnologie del display, perché il rischio di romperlo c’è ed aggiustarlo costerebbe veramente troppo.
In conclusione con il Huawei Mate Xs 5G l’azienda cinese ha voluto fare un passo avanti verso il futuro, mostrando alla concorrenza le sue capacità e dimostrando che è in grado di innovare nonostante il periodo complicato che si trova ad affrontare fuori dalla Cina.