Redmi Note 7 Pro esplode (di nuovo): la risposta di Xiaomi

redmi note 7 pro esploso

Su centinaia di milioni di smartphone presenti in circolazione, può capire che un’unità sia fallata alla nascita (o quasi). Ciò nonostante, ogni volta che uno smartphone Xiaomi esplode si genera un caso in rete. Giusto poche ore fa è spuntato fuori un nuovo caso a Gurgaon, in India, dove Vikesh Kumar si è improvvisamente accorto che il suo Redmi Note 7 Pro non stava funzionando come doveva. E non è la prima volta che lo stesso modello provoca tale circostanza.

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Un nuovo caso di Redmi Note 7 Pro esploso in India genera polemica

Il Redmi Note 7 Pro in questione era stato comprato dall’uomo lo scorso dicembre 2019 e, come da lui affermato, era sempre stato caricato con l’alimentatore fornito in confezione. Nella giornata di ieri si stava recando sul posto di lavoro ed il telefono era circa al 90% di carica residua. Tutto ad un tratto Kumar ha iniziato a sentire un forte calore provenire dalla tasca dove aveva riposto il telefono. Alché lo ha estratto e, dopo essersi istantaneamente accorto che stava uscendo del fumo, lo ha gettato sullo zaino lì vicino.

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Evidentemente qualcosa non stava andando con la batteria ed è stato a questo punto che Redmi Note 7 Pro ha subito preso fuoco. Probabilmente è stato l’impatto con lo zaino che gli ha dato il colpo di grazia, danneggiando la batteria e provocandone la fiammata che lo ha distrutto. Anche perché la fiamma ha investito anche lo zaino, auto-alimentandosi ma fortunatamente senza provocare danni fisici al malcapitato.

Il cliente ha sempre ragione? Xiaomi non ci sta

A questo punto Kumar si è recato ad un centro Xiaomi per raccontare loro dell’accaduto e ricevere assistenza. Tuttavia, gli incaricati si sono apparentemente messi sulla difensiva, cercando di capire se il misfatto fosse da attribuire a Kumar o meno. Hanno anche misurato il buco generatosi sullo zaino, in modo da capire se fosse effettivamente stato provocato dal Redmi Note 7 Pro. Kumar ha insistito per discolparsi, ma l’assistente gli ha semplicemente proposto uno sconto del 50% su una nuova unità sostitutiva dello smartphone. Fra l’altro, sul foglio di assistenza viene semplicemente citato un “errore all’accensione” come causa del tutto.

Kumar ha quindi contattato 91Mobiles per ricevere aiuto dai media indiani, nella speranza di averla vinta sulla decisione di Xiaomi. Personalmente non mi sento di schierarmi da nessuna delle due parti: per quanto il cliente abbia sempre ragione, bisognerà accertare più precisamente le colpe di entrambe le parti. Anche perché non vogliamo far passare il messaggio che determinati telefoni o brand siano più propensi a danni del genere. Basta cercare in rete per trovare casi di esplosione o simili con qualsiasi marchio di telefonia.

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