Recensione Huawei P40 Lite: tanta roba a questo prezzo!

recensione huawei p40 lite

Il piccolo della futura famiglia di dispositivi top del colosso cinese – in arrivo il 26 Marzo – è finalmente giunto in Italia ed è in vendita con una promozione particolarmente allettante. Riuscirà il nuovo medio di gamma con Quad Camera a conquistare il cuore degli appassionati della penisola? Scopritelo nella nostra recensione di Huawei P40 Lite!

Recensione Huawei P40 Lite

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Confezione di vendita

Il box di vendita del dispositivo si presenta come la confezione più essenziale che si possa desiderare: un semplice cartonato bianco con il logo del brand ed il nome dello smartphone al centro della parte superiore. All’interno del box troviamo:

  • Huawei P40 Lite;
  • cavo USB/USB Type-C;
  • alimentatore da parete SuperCharge;
  • manualistica;
  • spilletta per lo slot SIM;
  • cuffie;
  • pellicola protettiva preapplicata.

Design e costruzione

Huawei P40 Lite

Rispetto al suo predecessore P30 Lite – di recente tornato sul mercato nella sua incarnazione New Edition – il nuovo arrivato stravolge completamente le cose grazie ad un design decisamente diverso e più in linea con i trend di quest’anno. Huawei P40 Lite introduce un modulo fotografico rinnovato, una Quad Camera quadrata posizionata al centro della scocca, ed un ampio pannello frontale senza notch. Nell’angolo in alto a sinistra trova spazio un foro per la selfie camera mentre i bordi appaiono – nel complesso – ben ottimizzati, con un mento leggermente più pronunciato.

recensione huawei p40 lite

Il dispositivo misura dimensioni di 159.2 x 76.3 x 8.7 mm per un peso di 183 grammi e si lascia tenere in mano agilmente. La cover posteriore è realizzata in vetro con con delle leggeri curvature verso i bordi mentre tutt’intorno abbiamo un frame in allumino. La qualità costruttiva è impeccabile e la colorazione Sakura Pink del nostro P40 Lite è davvero bellissima. Non sono presenti riflessi particolari o sfumature gradiente: semplicemente il rosa della parte superiore vira verso il bianco al centro della cover per poi sfociare nell’azzurrino nella parte inferiore del corpo.

Il bordo inferiore dello smartphone ospita l’ingresso mini-jack, la porta di ricarica Type-C, il microfono principale e lo speaker; all’opposto troviamo solo il microfono per la riduzione dei rumori di fondo. A destra è presente il bilanciere del volume ed il tasto di accensione. Quest’ultimo integra anche il lettore d’impronte digitali: basterà sfiorare il modulo per sbloccare istantaneamente il dispositivo. Il bordo sinistro ospita lo slot Dual SIM, il quale può essere utilizzato anche per una SIM ed una NanoSD.

Display

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Il display di Huawei P40 Lite sancisce l’addio al notch a goccia, preferendo un piccolo foro nell’angolo in alto a sinistra. Non si tratta di una soluzione particolarmente invadente e consente di avere tra le mani un bel pannello LCD “tutto schermo”, da 6.4″ con risoluzione Full HD+ (2310 x 1080 pixel). Il display ha una densità di 389 PPI ed un rapporto superficie/schermo del 90.6%.

Nonostante la compagnia cinese abbia optato ancora una volta per una soluzione “solo” LCD, ci troviamo di fronte ad un buon display, con colori vividi ma mai eccessivamente saturi ed i soliti difetti dei questa tipologia di pannelli (come i neri appena accennati).

Nelle impostazioni è possibile cambiare la temperatura e l’intensità dei colori, in modo da impostare l’opzione di visualizzazione preferita.

Hardware e Performance

Rispetto al predecessore, Huawei P40 Lite fa un passo avanti – oltre che nel design – anche nella componente hardware. Il dispositivo è mosso dal SoC Kirin 810, soluzione a 7 nm composta da due core ARM Cortex-A76 ed uno Cortex-A55, con una frequenza massima di 2.27 GHz ed una NPU integrata. Il processore è coadiuvato da 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna espandibile (via NanoSD). Come si è comportato il dispositivo nell’utilizzo quotidiano?

Il Kirin 810 regala ottime performance ed offre una navigazione fluida e senza intoppi durante tutta la giornata. Le animazioni sono settate – come al solito – a 1X e di conseguenza tengono a “rallentare” leggermente l’esperienza. Tuttavia si tratta esclusivamente di un’impressione dettata appunto dalle animazioni e per disattivarle o renderle più rapide basterà mettere mano ai settagli dedicati nelle Opzioni sviluppatore.

Per il resto, l’apertura e la chiusura delle app (in backgroud e non) procede spedita e non sono presenti lag evidenti o freeze. L’esperienza completa è appagante e di certo offre quello che ci si aspetterebbe da un medio di gamma della famiglia P di Huawei.

La GPU Mali-G52 migliora le prestazioni offerte dalla precedente generazione, con un’esperienza di gioco bilanciata e buone prestazioni sia con i titoli più leggeri che con quelli che richiedono qualche sforzo in più. Non abbiamo riscontrato problemi per le temperature, anche durante le fasi di gioco più impegnative. Infine ricordiamo la presenta della tecnologia GPU Turbo, finalizzata a migliorare le prestazioni in gioco e ridurre i consumi.

Recensione Huawei P40 Lite – Benchmark

Software

Oltre al design e alla componente hardware, assistiamo ad un altro passo avanti con la parte software. Huawei P40 Lite arriva con a bordo EMUI 10.0.1, l’ultima versione dell’interfaccia proprietaria del brand cinese, su base Android 10. Al momento sono presenti le patch di Gennaio 2020, ma – ovviamente – la nostra unità di prova non fa testo in questo caso.

La nuova interfaccia della EMUI si presenta fin dal primo utilizzo più fresca, pulita ed intuitiva rispetto alla versione precedente del software. I toggle sono stati migliorati, così come il menù delle impostazioni. All’interno della sezione dedicata al display abbiamo la possibilità di impostare il tema scuro e la Protezione occhi.

Non mancano poi la Gestione digitale (per limitare il tempo di utilizzo dello smartphone e tenere d’occhio le proprie statistiche), le gesture full screen, la funzione SOS Emergenza (per inviare messaggi e chiamate rapide in caso di necessità), il Blocco App e tante piccole chicche che rendono l’esperienza d’uso completa.

Un plauso al Face Unlock, in grado di sbloccare il dispositivo in un lampo. Abbiamo già accennato alla velocità e all’affidabilità del lettore d’impronte laterale mentre il riconoscimento del volto è stata una vera sorpresa. Il Face Unlock è abbastanza rapido e si è rivelato capace anche in condizioni di scarsa illuminazione o al buio (ovviamente tenendo il dispositivo ad una distanza “umana”).

Huawei Mobile Services

A proposito di software, Huawei P40 Pro arriva con i Huawei Mobile Services (HMS), i quali vanno a sostituire i servizi di Google. Dopo un primo approccio spiazzante, ci si comincia a fare l’abitudine. All’inizio bisogna prenderci la mano e tenere a mente che non potremo utilizzare le app di Mountain View, né app e servizi di terze parti in cui siamo abituati ad effettuare l’accesso direttamente tramite Google. Tanto per fare un esempio, all’inizio ho avuto un po’ di grattacapi a causa della rubrica: i numeri vengono salvati sull’account Google e quindi passare ad uno smartphone senza i suoi servizi equivale a dover inserire i numeri manualmente oppure fare un backup da asportate. Tuttavia basta utilizzare Phone Clone, l’app di Huawei che li copia automaticamente dal precedente dispositivo.

L’AppGallery di Huawei – ovvero il suo store proprietario – è sì fornito, ma al momento mancano vari nomi noti. Per citarne qualcuno, se volete installare Facebook, WhatsApp, PUBG, Brawl Stars, Spotify o Waze dovrete necessariamente scaricare i rispettivi APK. Nel caso di Facebook e WA, cercandoli nello store si verrà reindirizzati direttamente alla pagina del download dell’APK. Mancano all’appello anche varie app per i benchmark mentre software come Telegram, TikTok e Call Of Duty Mobile sono scaricabili dallo store senza problemi. Comunque potete “trasportare” le vostre app a bordo di P40 Lite grazie a Phone Clone.

Qualità fotografica

Huawei P40 Lite

Anche per quanto riguarda il comparto fotografico abbiamo un miglioramento: si passa dal triplo modulo di P30 Lite ad una Quad Camera. Ancora una volta abbiamo un sensore principale da 48 MP (f/1.8), accompagnato da un obiettivo ultragrandangolare da 8 MP (f/2.4) e due sensori da 2 MP (f/2.4), uno dedicato alla profondità di campo ed uno per gli scatti macro (da 4 cm). Di seguito trovate alcuni sample fotografici (le immagini a risoluzione originale possono essere scaricate qui).

Il livello di dettaglio non è niente male ed è perfettamente in linea con la fascia di prezzo. Il modulo principale fa il suo dovere (ricordiamo che scatta a 48 MP solo in modalità Pro) restituendo delle buone immagini, con colori sono ben bilanciati (anche se propendono verso le tonalità calde) e anche il funzionamento dell’AI per il miglioramento delle scene non perde un colpo. In situazioni illuminate, il dispositivo è grado di regalare delle soddisfazioni, anche per quanto riguarda il modulo ultrawide, la modalità Ritratto ed il sensore Macro (specialmente quest’ultimo può essere usato per qualche scatto più particolare).

Quando la luce comincia a scarseggiare cala anche il livello di dettaglio; per fortuna, per gli scatti notturni abbiamo la Night Mode, efficace in situazioni che altrimenti regalerebbero immagini spente e poco dettagliate.

Il foro nel display ospita una selfie camera da 16 MP (f/2.0) una soluzione in grado di restituire scatti della media e validi in ambito social, con un buon livello di dettaglio e un bokeh efficace. La situazione cambia radicalmente di notte: in questo caso abbiamo immagini pastose e meno convincenti.

Comunque, per gli amanti dei selfie notturni, è presente una pratica modalità soft flash. Per concludere, il dispositivo è in grado di effettuare riprese video in Full HD (1080p) a 30 fps.

Autonomia

Uno dei punti a favore del nuovo smartphone è di certo l’autonomia. La batteria da 4.200 mAh ci ha garantito circa 8 ore di display acceso, in oltre due giorni di utilizzo medio (con navigazione web, lettura di e-mail, smanettamenti vari e qualche giochino). Si tratta di un buon risultato, specialmente se confrontato con i tempi di ricarica: il caricabatterie SuperCharge in dotazione (da 40W) è in grado di portare il dispositivo al 63% in appena 23 minuti mentre la ricarica si completa in toto in circa un’ora.

Il buon risultato è anche da considerare nell’ottica dell’assenza dei servizi Google che, di base, richiedono una sincronizzazione sempre attiva e dunque un consumo costante di risorse.

Connettività e audio

Il nuovo medio di gamma della serie P40 arriva con il supporto Dual SIM ed un modem 4G LTE Cat. 13. La ricezione non ha mai dato problemi – tranne che in punti particolarmente ostici, testati volutamente – e l’audio in chiamata è chiaro e dal volume adeguato. Buona anche la connettività Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band, anche se lo scettro spetta al Bluetooth 5.1, particolarmente affidabile. Presente all’appello l’NFC, ormai una funzionalità imprescindibile. Nessun problema per quanto riguarda la navigazione satellitare tramite GPS/AGPS/Glonass/QZSS/ Galileo, attraverso l’app Waze.

L’audio di Huawei P40 Lite si affida ad un singolo speaker posizionato lungo il frame inferiore. Si tratta di una soluzione in grado di raggiungere un volume notevole, con un buon bilanciamento (anche se non mancano imperfezioni a volumi più elevati). Buono ancora l’audio in cuffia, sia tramite soluzioni cablate grazie all’ingresso mini jack da 3.5 mm che TWS.

Come installare il Play Store e i Google Mobile Services

Su Huawei P40 Lite è attualmente possibile installare i servizi Google tramite APK esterno. Questa possibilità sopperisce alle lacune software che l’azienda ha già colmato o sta colmando con AppGallery. Le valutazioni sulla batteria potrebbero variare appunto con l’utilizzo dei servizi Google che, come risaputo, sono molto energivori e quindi potrebbero abbassare la durata dalle 8 ore rilevate durante la fase di recensione a meno.

La procedura da seguire è molto semplice ma non è garantito che funzioni anche nelle prossime settimane. Resta di fatto che il dispositivo, con gli accorgimenti del caso e grazie all’app di Huawei TrovApp, che aiuta a trovare una soluzione in caso di app non disponibile su AppGallery, offre un’ottima esperienza di utilizzo come evidenziato nella recensione.

Comunque, qualora vogliate procedere con l’installazione qui trovate la guida completa.

Recensione Huawei P40 Lite – Prezzo e conclusioni

Le considerazioni finali in merito a Huawei P40 Lite sono più semplici di quello che si potrebbe pensare. Il medio di gamma si è comportato in modo egregio, riuscendo a conquistare il sottoscritto grazie al suo design, alla colorazione Sakura Pink e ai tanti aspetti che abbiamo esaminato in fase di recensione.

Il P40 Lite offre un’ottima autonomia, si comporta bene in ambito fotografico, presenta quattro sensori differenti (che permettono di sbizzarrirsi non poco) e il Kirin 810 fa il suo dovere, complici anche i 6 GB di RAM. L’EMUI 10 porta una ventata di freschezza alla serie Lite ed è ormai un software più che maturo. Per quanto riguarda i Huawei Mobile Services, si tratta di una funzionalità in divenire che migliora giorno dopo giorno.

Ovvio, sarà necessario cambiare forma mentis e farci l’abitudine (come per ogni novità, in fondo) ma volendo fare una considerazione finale, Huawei si prepara a diventare l’Apple del mondo Android facendo affidamento ad un software sì basato sull’AOSP di Android stesso ma che, come nel caso di Apple con iOS, ha bisogno di un approccio differente che è frutto di abitudini e di una consapevolezza di utilizzo che si matura giorno dopo giorno grazie ad app di supporto, per gli utenti che si approcciano ai HMS, come TrovApp o al sempre più fornito AppGallery.

Tornando al nostro P40 Lite, la vera chicca – che poi sarebbe anche un dettaglio che fa propendere l’ago della bilancia verso il medio di gamma – è anche la promozione disponibile al lancio. Huawei P40 Lite viene venduto in Italia a 299.90€ con in regalo le cuffie FreeBuds 3.

Prima di parlarvi della promozione è importante valutare che spesso i mid-range di Huawei tendono a svalutarsi in poche settimane e dunque non è difficile ipotizzare uno street price dopo 1/2 mesi ancor più conveniente.

In merito all’omaggio, il valore non è da non sottovalutare (qui trovate la nostra recensione) e se questo per voi è il momento di cambiare smartphone… conviene approfittare dell’iniziativa. Per il regolamento completo e tutti i dettagli vi rimandiamo alla pagina dedicata alla promo, che sarà attiva dal 13 Marzo (giorno il cui lo smartphone sarà effettivamente disponibile all’acquisto).

Insomma, il prezzo di lancio ci ha sorpreso, la promo è molto invitante ma sopratutto questo è un chiaro segnale che Huawei non ha paura di dire la sua e lo fa in modo aggressivo in un mercato che ha assolutamente bisogno di Huawei.

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