A inizio anno abbiamo dato il benvenuto ad un nuovo best-buy. Sì, stiamo parlando proprio del Redmi Note 7 (qui trovate la nostra recensione), un dispositivo in grado di distinguersi per performance e qualità ad un prezzo competitivo. La compagnia cinese ha continuato per la sua strada alzando il tiro e proponendo il Redmi Note 8, dispositivo che mantiene in parte la formula del predecessore, ma che arriva con una Quad Camera. Il nuovo arrivato – tra l’altro già recensito – sarà stato in grado di tenere testa alla “vecchia” gloria targata Redmi? Scopritelo nel nostro confronto Redmi Note 7 vs Redmi Note 8!
Confronto Redmi Note 7 vs Redmi Note 8
Specifiche tecniche
Redmi Note 7
- dimensioni di 159.21 x 75.21 x 8.1 mm per 186 g;
- display LCD da 6.3 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), notch a goccia e protezione Gorilla Glass 5;
- processore octa-core Qualcomm Snapdragon 660;
- GPU Qualcomm Adreno 512;
- 3/4 GB di RAM;
- 32/64 GB di storage espandibile via microSD;
- lettore d’impronte posteriore e riconoscimento facciale;
- dual camera da 48 + 5 mega-pixel con apertura f/1.8, autofocus PDAF e flash Dual LED;
- fotocamera frontale da 13 mega-pixel con modalità Bellezza AI e HDR;
- supporto dual SIM 4G, Wi-Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.0, GPS/AGPS/Glonass/Beidou, USB Type-C, mini-jack, sensore IR;
- batteria da 4000 mAh con ricarica rapida Quick Charge 4;
- sistema operativo Android 9.0 Pie con MIUI 10.
Redmi Note 8
- dimensioni di 158.3 x 75.30 x 8.3 mm per 188 g;
- display LCD da 6.3 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), notch a goccia e protezione Gorilla Glass 5;
- processore octa-core Qualcomm Snapdragon 665;
- GPU Qualcomm Adreno 610;
- 4/6 GB di RAM;
- 64/128 GB di storage espandibile via microSD;
- lettore d’impronte posteriore e riconoscimento facciale;
- dual camera da 48 + 8 + 2 + 2 mega-pixel con apertura f/1.79-2.2-2.4-2.4, grandangolare, macro, autofocus PDAF e flash Dual LED;
- fotocamera frontale da 13 mega-pixel (f/2.0) con modalità Bellezza AI e HDR;
- supporto dual SIM 4G, Wi-Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.0, GPS/AGPS/Glonass/Beidou, USB Type-C, mini-jack, sensore IR;
- batteria da 4000 mAh con ricarica rapida Quick Charge 3 da 18W;
- sistema operativo Android 9.0 Pie con MIUI 10.
Design e qualità costruttiva
Osservando le specifiche di entrambi i dispositivi è possibile notare una certa sovrapposizione in termini di dimensioni e peso: lo scarto tra gli smartphone è davvero minimo. Inoltre sia il Redmi Note 7 che il recente Redmi Note 8 sono equipaggiati con un pannello da 6.3 pollici con rapporto 19.5:9, una soluzione ampia e non proprio maneggevole per chi non è abituato all’aumentare progressivo delle dimensioni del display degli smartphone. Nonostante non si tratti di dispositivi non troppo compatti, entrambi si lasciano tenere in mano senza problemi ed offrono un buon grip.
Il design è il solito a cui Xiaomi e Redmi ci hanno abituati: abbiamo un notch a goccia, un mento più o meno pronunciato (poco più ottimizzato per Redmi Note 8) ed una fotocamera verticale, nell’angolo in alto a sinistra. Al centro della scocca trova spazio il lettore d’impronte digitali. Il più recente dei due si distingue – a parte per la Quad Camera – per una forma leggermente meno bombata, ma per il resto le somiglianze sono fin troppe. Un piccolo appunto per il comparto fotografico: in entrambi gli smartphone, la fotocamera presenta un gradino davvero sporgente, che non tutti apprezzeranno.
Display
Come anticipato poco fa, Redmi Note 7 e Redmi Note 8 condividono il medesimo display. Si tratta di un pannello IPS da 6.3 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ e rapporto in 19.5:9, il primo con densità di 409 PPI ed il secondo con 403 PPI. Anche in questo caso le performance dei due modelli sono molto simili: abbiamo a che fare con display di fascia media con colori più o meno fedeli e buoni angoli di visuale. Forse per quanto riguarda la luminosità sotto la luce diretta del sole il Note 7 si assesta un gradino sopra il nuovo arrivato, ma comunque nulla di veramente compromettente per lo sfidante.
Su entrambi abbiamo un vetro protettivo Corning Gorilla Glass 5 e presentano la certificazione TÜV Rheinland.
Metodi di sblocco
I due modelli presentano un lettore d’impronte digitali sul retro, un modulo in perfetto stile Xiaomi, in grado di restituire uno sblocco rapido ed efficiente. Il Redmi Note 8 perde qualche colpo ogni tanto, ma siamo abbastanza certi che con i prossimi aggiornamenti software le cose non potranno che stabilizzarsi.
Presente all’appello il Face Unlock tramite la selfie camera incastonata nel notch a goccia, buona in situazioni ben illuminate ma da dimenticare quando l’oscurità comincia a farla da padrona.
Hardware e prestazioni
La parte hardware dei nostri mid-range è ovviamente monopolizzata da Qualcomm, rispettivamente con lo Snapdragon660 e lo Snapdragon 665, quest’ultimo equipaggiato a bordo del Redmi Note 8. Sulla carta il secondo ne esce ovviamente vincitore: si tratta di una soluzione più recente realizzata sì con architettura Kryo 260 (come il celebre 660), ma con processo produttivo a 11 nm. Insomma, una sorta di upgrade per un chipset considerato un sempreverde.
Tuttavia il Note 8 non ci ha soddisfatto pienamente a causa di qualche piccolo rallentamento. Si tratta di episodi sporadici – che coinvolgono anche l’apertura e la chiusura della app, oltre che la navigazione – e per nulla preoccupanti. Quasi sicuramente saranno i prossimi aggiornamenti software a fare la differenza, come ci ha abituato spesso la compagnia cinese. D’altro canto il buon Redmi Note 7 ha lasciato alle spalle il suo periodo di rodaggio, risultando sempre fluido e rapido nelle operazioni quotidiane.
Lato gaming le GPU Adreno 512 e 610 risulteranno più che soddisfacenti con i titoli più casual e meno esosi in termini di risorse. Per i giochi più pesanti si nota un leggero calo, ma nulla che comprometta l’esperienza di gioco. Al massimo, quando il device fa le bizze basterà abbassare la qualità grafica del titolo in questione.
Software
Entrambi gli smartphone arrivano con la MIUI 10 basata su Android 9 Pie; il secondo è in attesa del rilascio della MIUI 11 mentre per il Note 7 l’aggiornamento ha già cominciato a fare capolino da un po’ di giorni. Mettendo da parte le digressioni sui futuri aggiornamenti, se siete avvezzi a Xiaomi allora conoscerete fin troppo bene pregi e difetti della celebre interfaccia del brand cinese.
La MIUI 10 è ricca di funzionalità e di personalizzazioni – forse è perfino facile perdersi all’interno di tutte le possibilità offerta – ma d’altro canto si tratta di una soluzione molto lontana da Android puro. Gli amanti di Android stock o quasi-stock farebbero bene a puntare verso altro perché qui non c’è spazio per i minimalismi in termini di funzionalità… il minimalismo tipico di Xiaomi è solo nel design, infatti.
Gesture Full Screen per sfruttare a tutto tondo l’ampio pannello equipaggiato sui due device, Second Space, Clone App, Tema Scuro, doppio tocco per accendere lo schermo del display e così via. C’è solo l’imbarazzo della scelta!
Fotocamera
La principale differenza tra il Redmi Note 7 ed il Redmi Note 8 è rappresentata senza dubbio dal comparto fotografico, in entrambi i casi capeggiato da un sensore principale Samsung ISOCELL da 48 MP. Ma mentre il precedente modello si affida su una dual camera con un sensore secondario da 5 MP dedicato alla profondità di campo, il nuovo arrivato si affida ad un modulo composto da ben quattro sensori (48 + 8 + 2 + 2 MP), con un obiettivo ultra-wide, uno macro ed uno per la profondità.
Viene da sé che le possibilità offerte dal Note 8 siano di gran lunga superiori al rivale ed effettivamente è cosi, almeno in parte. Osservando i vari sample è impossibile non notare che il Note 7 sia leggermente superiore in termini di dettagli. Anche i colori sembrano più vivi e in alcuni casi sembra che gli scatti effettuati con Note 8 virino eccessivamente verso tonalità calde.
La situazione si inverte guardando i sample scattati in condizioni di scarsa illuminazione: in questo caso la modalità notturna del Redmi Note 8 si rivela decisamente più dettagliata e in grado di regalare qualche soddisfazione in più. Insomma, sembra proprio che il nuovo arrivato necessiti di qualche accorgimento software per mettere a punto la gestione del comparto fotografico.
Come già anticipato in precedenza, il Redmi Note 7 ha alle spalle mesi e mesi di update e come avvenuto in passato con altri dispositivi Xiaomi, la MIUI tende a migliorare nel tempo; probabile che al Note 8 serva attendere altrettanto prima di poter sfruttare a pieno le sue qualità con gli scatti diurni. Comunque il modulo ultra wide e il sensore macro sono un’aggiunta gradita in quanto permettono di realizzare scatti impossibili per il precedente modello.
Lato selfie, i due smartphone montano un sensore da 13 MP, con risultati traballanti. Tuttavia anche in questo caso sembra che il Note 7 sia una spanna sopra in termini di dettagli e colori. In caso di autoscatti con illuminazione insufficiente i risultati saranno poco entusiasmanti per entrambi, con foto pastose e con un rumore di fondo eccessivo. Per quanto riguarda i video, il Note 7 è in grado di effettuare riprese fino ad un massimo di Full HD a 60 fps mentre il Note 8 si spinge fino alle clip in 4K a 30 fps.
Audio e connettività
Il pacchetto connettività offerto dai device è il medesimo, senza mezzi termini. Abbiamo uno slot Dual SIM 4G, è possibile inserire una microSD per avere a disposizione più spazio di archiviazione, c’è il Bluetooth 5.0 ed il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band. La navigazione satellitare si affida ad un modulo con supporto a GPS/AGPS/Glonass/Beidou. La ricarica avviene tramite una porta USB Type-C ma per fortuna su entrambi è presente l’ingresso mini-jack da 3.5 mm per le cuffie. Lungo il bordo superiore trova spazio un sensore IR, ma manca all’appello l’NFC.
Su quest’ultimo punto è necessaria una precisazione: da pochissimo, l’azienda cinese ha annunciato l’arrivo in Italia del Redmi Note 8T. Si tratta di una versione rinnovata del Note 8, dotata del supporto NFC, ma con le medesime specifiche e caratteristiche. Di conseguenza, questo confronto può ritenersi valido anche per il nuovo modello 8T.
Tornando al confronto tra i due, entrambi sono equipaggiati con uno speaker posizionato lungo il bordo inferiore. La qualità audio è ben bilanciata – si veda anche la presenza di un chip SmartPA – ed il volume adeguato, ma comunque non mancano imperfezioni.
Autonomia
L’autonomia dei mid-range di casa Redmi viene affidata ad una batteria da 4000 mAh, soluzione che permette di beneficiare di circa 6 ore di display accesso. Ovviamente il risultato dipenderà sempre dal vostro utilizzo del device, ma è possibile notare che anche in questo caso il Note 7 si comporta leggermente meglio del modello successivo.
La ricarica del dispositivo avviene in circa 2 ore con il caricatore in dotazione, similmente a quanto avviene con il Note 8. Tuttavia ricordiamo che gli smartphone supportano rispettivamente la ricarica Quick Charge 4.0 e Quick Charge 3.0 (18W), quindi – con i giusti caricabatterie – è possibile accorciare i tempi di attesa.
Confronto Redmi Note 7 VS Redmi Note 8 – Conclusioni
Il nostro confronto tra Redmi Note 7 e Redmi Note 8 è ormai giunto al termine e se siete stati attenti avrete notato che l’ago della bilancia pende verso il primo. Il nuovo smartphone di Redmi porta sicuramente dei vantaggi, come un chipset più recente ed un comparto fotografico in grado di offrire qualche opportunità in più vista la presenza di un sensore macro ed uno grandangolare. Tuttavia il device ha bisogno di ricevere un bello scossone (metaforico) da parte dell’azienda, con un aggiornamento in grado di migliorare le performance generali e quelle legate proprio alla parte fotografica.
Siamo certi che sarà così, vista l’esperienza pregressa con il brand cinese, motivo per cui – se siete indecisi sull’acquisto – forse conviene puntare sulla nuova strada e portare pazienza. Poi il debutto del Note 8T rende le cose ancora più interessanti e Xiaomi potrebbe darsi una mossa in tempi brevi. Nonostante questa conclusione, non possiamo che fare un plauso al Note 7, uno smartphone che riesce a resistere ai “segni del tempo” e che ad oggi rappresenta l’alternativa più credibile e concreta al successore.
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