Negli ultimi anni diverse aziende stanno sviluppando batterie al litio sempre più performanti. Sono anni che si parla di una rivoluzione in tal senso. Sembra che in futuro, infatti, la produzione di queste celle possa aumentare a dismisura. Questo fattore potrebbe causare, però, seri danni al nostro ambiente, a causa principalmente dell’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali del nostro pianeta. Alcuni brand, consci di questo problema, stanno lavorando allo sviluppo sostenibile delle batterie al litio, tentando di ridurre quanto più possibile l’impatto sull’ambiente. Da un altro punto di vista, però, questi prodotti hanno ancora costi relativamente elevati. Per questo motivo diversi attori del settore stanno cercando di ridurre i costi di produzione delle batterie al litio, tra cui anche Kyocera Corporation.
Kyocera entra nella produzione di massa di batterie al litio
Tutta la produzione di batterie al litio richiede particolari passaggi che ne determinano un costo abbastanza omogeneo tra le diverse aziende. Per questo motivo Kyocera sta cercando di sviluppare un nuovo progetto, che dovrebbe prevedere la produzione di questo tipo di prodotti con una riduzione del costo delle materie prime pari al 30%. Si tratta di un’idea molto coraggiosa, che potrebbe cambiare il mercato di questo tipo di prodotti in Giappone. Questa società prevede, infatti, di avviare la produzione a partire dal 2020, rifornendo gli edifici residenziali e le industrie.
Si tratta di un tipo di tecnica per la costruzione delle batterie molto particolare. Senza andare troppo nello specifico, Kyocera vorrebbe ridurre gli strati di elettrodi all’interno della batteria, così da implementare un quantità esigua di separatori tra i vari strati. Questo tipo di attività dovrebbe ridurre, appunto, del 30% il costo della materia prima rispetto ai prodotti convenzionali.
Inizialmente il periodo di prova verrà effettuato ad Osaka, all’interno di uno stabilimento creato appositamente per la produzione di questa nuova batteria al litio. Se tutto dovesse andare bene, la produzione di massa avverrebbe nel 2020.
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