Siete sempre alla ricerca del rugged phone all’ultimo grido? Questa è la categoria di smartphone che fa per voi? Allora il nuovo ioutdoorX non potrà non attirare la vostra attenzione, grazie ad uno stile “ispirato” a Huawei Mate 20 RS Porsche Design, ma con un prezzo decisamente più accessibile. Come si sarà comportato questo rugged? Scopritelo nella nostra recensione completa.
Recensione ioutdoor X
Confezione di vendita
Il box di vendita del rugged phone ioutdoor X “imita” la confezione del recente flagship extra-lusso Mate 20 RS Porsche Design e si presenta come un cartonato nero, particolarmente generoso in termini di dimensioni e con il logo del brand al centro. All’interno dello stesso – realizzato “velluto” rosso – troviamo:
- ioutdoor X;
- cavo USB/USB Type-C;
- cavo USB Type-C/USB femmina;
- alimentatore da parete da 5-7-9V/2A e 12V/1.5A;
- manuale d’istruzioni;
- pellicola protettiva in vetro temperato;
- cuffiette con cavo e mini-jack da 3.5 mm.
Design e qualità costruttiva
Il rugged phone ioutdoor X arriva con un design decisamente ispirato e prova a fare il verso al top di gamma di Huawei in versione Porsche Design. Il dispositivo misura 155.3 x 75.3 x 10.9 mm; dimensioni non eccessivamente generose e che permettono di tenere in mano il rugged senza troppi problemi. La back cover è caratterizzata da una fascia centrale in “vetro” e due bande laterali in TPU, con una trama che emula la pelle e perfetta per aumentare il grip. Lungo i bordi troviamo due rinforzi in alluminio, stesso materiale utilizzato anche per il bilanciere del volume ed il pulsante Power (localizzati a sinistra) e per lo slot SIM ed il pulsante per richiamare la Fotocamera (entrambi posizionati a destra).
Sul retro trova spazio una dual camera verticale – al centro della scocca – accompagnata da un Flash LED e dal lettored’impronte digitali. Per quanto riguarda quest’ultimo, la sua natura squisitamente cheap è palpabile: lento ed impreciso, spesso vi ritroverete a preferire l’inserimento del PIN/pattern anziché perdere tempo utilizzando il lettore biometrico.
Il display presenta bordi generosi e – in quello superiore – troviamo la sensoristica, la capsula auricolare e la selfie camera. Ennesimo difetto: manca all’appello il LED di notifica, una mancanza che trovo imbarazzante, specie a fronte dell’assenza di un’opzione per attivare lo schermo quando si riceve una notifica.
Lungo il bordo inferiore abbiamo il microfono principale (il microfono per la riduzione dei rumori è situato sulla cover posteriore) e una porta USB Type-C mentre al lato opposto troviamo l’ingresso mini-jack da 3.5 mm.
Volendo tirare le somme sul design del nostro rugged phone, le forme spigolose che lo caratterizzano risultano piacevoli nel complesso e lo stile generale lascia trasparire una certa eleganza. Certo è meglio soprassedere sul fatto che si tratta di un design “ispirato”.
Display
Il display di ioutdoor X è un pannello LCD (con touch a 5 tocchi) da 5.7 pollici di diagonale con risoluzione HD+ (1440 x 720 pixel), rapporto in 18:9 e vetro protettivo Corning Gorilla Glass 5. I colori vengono riprodotti in modo abbastanza fedele, con un buon livello di saturazione e angoli di visuale impeccabili. Nonostante manchino delle impostazioni per la taratura dei colori (quindi zero personalizzazione) abbiamo a che fare con una soluzione niente male.
I principali difetti sono i soliti dei pannelli LCD, anche se in questo caso abbiamo dei bianchi eccessivamente tendenti all’azzurrino e dei neri praticamente “assenti”, più simili ad un grigio molto sporco.
Prestazioni
Sotto la scocca del nostro rugged phone troviamo il chipset octa-core MediaTek Helio P23, accompagnato da 6 GB di RAM e 128 GB di storage espandibile tramite micro SD fino a 256 GB. Nel corso dei nostri test abbiamo rilevato che si tratta di una versione con downclock, capace di raggiungere i 2.0 GHz di frequenza massima. Una decisione che fa storcere il naso e che risulta difficilmente comprensibile. Un escamotage per risparmiare batteria? La risposta a questa domanda arriverà nella sezione dedicata all’Autonomia.
Per quanto riguarda le prestazioni di ioutdoorX, il downclock non impatta negativamente sulle performance del dispositivo. A livello di user experience non abbiamo rilevato criticità e l’utilizzo del dispositivo è fluido e privo di lag; anche l’apertura delle app risulta abbastanza spedita. Insomma, i benefici dei 6 GB di RAM equipaggiati si fanno sentire.
La GPU ARM Mali-G71MP2 a 700 MHz non fa una piega sia con i giochi più leggeri che con quelli più tosti, come Asphalt 8. Certo giocando a qualità massima il frame rate non è per nulla esaltante e certi difetti saltano subito all’occhio; tuttavia, durante le nostre corse, non abbiamo mai avuto problemi di fluidità. Durante le sessioni di gaming il processore tende a scaldare non poco anche se si tratta di un’area limitatissima.
Benchmark
Qualità fotografica
Lo smartphone monta una dual camera principale da 16 + 8 mega-pixel con apertura f/1.8, autofocus, ZSD e Flash LED. Il sensore primario dovrebbe essere a marchio Sony, ma il produttore non specifica di quale modello si tratti. ioutdoor X non è un campione dal punto di vista del comparto fotografico e restituisce immagini poco dettagliate anche in caso di scatti diurni, con colori poco convincenti e qualche problema di sovraesposizione.
Il modulo secondario sembra essere molto poco attivo (e ci chiediamo se sia effettivamente presente), anche come “semplice” sensore di profondità. La modalità Bokeh è semplicemente una “cornice” in cui includere un soggetto ed è possibile regolare l’intensità della sfocatura; insomma si tratta totalmente di un artificio software e nulla più, per giunta pessimo.
Al calare delle tenebre (o con luci artificiali) la situazione peggiora di molto: le foto si fanno più pastose, il rumore di fondo aumenta in modo esponenziale e la qualità generale lascia a desiderare. Il device è in grado di registrare video a 1080p di qualità discreta: anche in questo caso nulla di eccezionale.
Per gli autoscatti abbiamo una selfie camera da 13 mega-pixel che si comporta anche peggio del modulo principale, con immagini pastose ed inutilizzabili perfino in ambito social.
Connettività e qualità audio
Grazie ad un modulo Dual SIM ibrido sarà possibile utilizzare due schedine contemporaneamente oppure una SIM ed una memoria micro SD. L’audio in chiamata è limpido e con un volume adeguato. La ricezione non ha mai causato grattacapi, tranne che in location particolarmente ostiche da questo punto di vista.
Il resto del pacchetto connettività comprende Bluetooth 4.1,NFC e Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Dual Band. La navigazione satellitare GPS/A-GPS/GLONASS non ci ha causato alcun tipo di intoppo. Presente all’appello anche la Radio FM.
Sul retro dello smartphone, in basso a destra, troviamo adagiato un singolo speaker. La scelta del posizionamento è ottima per il gaming e la visione di contenuti multimediali (anche se un po’ meno per la riproduzione musicale). Comunque si tratta di una soluzione audio discreta, con un volume non al top e qualche fruscio di troppo.
Software
Il dispositivo arriva con a bordo un firmware basato su Android 8.1 Oreo, con patch di sicurezza risalenti ad agosto2018. L’interfaccia non presenta grandi differenze rispetto alla stock, tranne che per quanto riguarda alcune feature in più ed i toggle. Nel complesso abbiamo una UI snella e minimale, che non mancherà di compiacere gli utenti alla ricerca di una soluzione semplice, leggera e senza fronzoli.
Tra le funzionalità aggiuntive abbiamo il software DuraSpeed, il quale dovrebbe potenziare l’app in primo piano limitando quelle in background; in teoria, almeno, perché nella pratica non abbiamo riscontrano grandi cambiamenti.
Nella sezione Advanced Features troviamo le classiche Pocket Mode, Reverse to Mute (per silenziare il device capovolgendolo), il doppio tap per svegliare il display e lo screenshot con lo swipe a tre dita.
Ad accompagnare il lettore d’impronte abbiamo anche il FaceUnlock ma in soldoni si tratta di una soluzione stock. Non male con una buona illuminazione (anche abbastanza rapido nello sblocco) ma le sue capacità vanno scemando man mano che l’ambiente si fa più scuro.
Autonomia
Cominciamo subito col dire che ioutdoor X non è assolutamente uno smartphone che fa dell’autonomia un vanto. Nonostante il SoC con downclock – che potrebbe far immaginare una maggiore autonomia – ci troviamo di fronte ad una soluzione discreta, che si attesta sulle 3 ore e 30 minuti circa di schermo acceso.
Il tempo di una ricarica completa è di circa 4 ore con il caricatore in dotazione, un tempo spropositato che lascia presupporre che possa esserci qualche malfunzionamento. Non a caso, effettuando la ricarica con un altro caricabatterie (Quick Charge 3) il tempo si dimezzato (poco più di due ore da 0 al 100%). Evidentemente il caricatore che abbiamo ricevuto è difettoso!
Conclusioni
L’ioutdoor X è un rugged phone resistente (con tanto di certificazione IP68), che dà una buona impressione anche in termini di maneggevolezza e di design (nonostante la sua “ispirazione”). I lati positivi non mancano, come il software snello ed essenziale (anche se poco aggiornato) e prestazioni fluide, che permettono di avere un’esperienza tutt’altro che frustrante.
Nonostante ciò, i difetti sono davvero tanti e li abbiamo messi a nudo ne corso della nostra recensione: autonomia discreta, comparto fotografico sotto la media, niente LED di notifica ed un lettore d’impronte digitali davvero snervante.
In conclusione, a fronte di questi difetti vale la pena valutare molto attentamente la scelta del device, il quale ha da offrire sicuramente una buona esperienza rugged ma se cercate una soluzione che raggiunga almeno la sufficienza dal punto di vista fotografico, allora vi converrà cambiare direzione. Tuttavia, se quest’ultimo aspetto non è “vitale” e vi è piaciuto il Mate 20 RS Porsche Design, allora troverete sicuramente appagante lo stile di ioutdoor X.
Il device è disponibile al prezzo di 199€ sullo store Myefox, che ringraziamo per l’invio del sample.
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