ZTE: continua la guerra fredda con le autorità statunitensi

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Non sembra trovare fine, almeno per ora, la battaglia legale ed economica che vede coinvolti la ZTE ed il governo americano. Infatti, la società di Shenzen affida ad un comunicato ufficiale la risposta al Bureau. Arriva quindi una replica lapidaria della compagnia cinese, con varie argomentazioni esposte.

ZTE “non ci sta” alle sanzioni imposte dagli USA

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La risposta prende le mosse dall’aprile 2016. Infatti da quando la compagnia ha modificato il suo nome (elidendo la parola Corporation dalla sigla ZTE) ha notevolmente migliorato il controllo sulle esportazioni. Prosegue il comunicato, che l’azienda ha sempre considerato la conformità delle proprie esportazioni un punto cardine. Il colosso di Shenzen, infatti ha istituito un comitato diretto dal proprio CEO, coadiuvato da un team di professionisti a livello mondiale. Questo sistema (chiamato Global Trade Sistem) volto all’ottimizzazione delle procedure di controllo di esportazioni vanta oltre 65.000 dipendenti.

L’azienda afferma che proprio il GTS ha collaborato tete-a-tete con il governo degli Stati Uniti per assicurare la miglior trasparenza in tema di importazioni. Queste righe sarebbero avvalorate da una mole di oltre 132.000 pagine di documenti in merito al solo 2017. Il comunicato si conclude affermando l’innocenza rispetto alle accuse, ribadendo l’assurdità del fatto che gli USA abbiano emesso sanzioni ancor prima di concludere le indagini.

Detto questo, la sentenza non avrà un grave impatto soltanto sulla sopravvivenza di ZTE nel nuovo continente. Com’è immaginabile, infatti, ci saranno forti ripercussioni anche sulle società statunitensi che collaborano continuativamente con il gigante cinese. Al punto attuale, da come si evince nella press, l’azienda si vedrà costretta a proteggersi per vie legali al fine di tutelare dipendenti, azionisti e clienti globali. Non resta altro che seguire una delle vicende internazionali più interessanti e vedere quando e se gli attori istituzionali cinesi “scenderanno in campo”.


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