Ultimamente il mercato tecnologia asiatico non se la sta passando benissimo. A parte brand affermati come Huawei e Xiaomi, diversi brand hanno dovuto tirare i remi in barca, due su tutti LeEco e ZUK. E a questo duo si potrebbe presto aggiungere Gionee. La motivazione? Gli ingenti debiti che il CEO avrebbe maturato negli anni.
Dopo LeEco e ZUK, c’è aria di crisi anche per Gionee
A riportare la notizia è EEO (Economic Observer Online), settimanale quotidiano in Cina. Una corte di Dongguan ha congelato il 41.4% di azioni del brand Gionee. La vertenza è stata attuata lo scorso 10 gennaio e durerà fino al 9 gennaio 2020. Anche se non è stata rivelata la motivazione dietro a questa mossa, da più parti si punta il dito verso i debiti maturati a Macao (regione speciale della Cina) dal presidente Liu Li Rong.
E questi, sempre secondo i rumors, sarebbero dovuti al gioco d’azzardo. Fra l’altro, nel 2012 Liu Li Rong si è classificato in 8va posizione nella top 10 degli imprenditori cinesi. Per quanto riguarda questa situazione, Gionee non ha rilasciato dichiarazioni, in quanto il tutto è ancora in fase processuale. A ciò si sommano gli ulteriori report di Nikkei Asian Review, secondo cui la compagnia è in ritardo con i pagamenti ai fornitori (così come accadde a LeEco).
Per quanto simili nella sorte, però, Gionee e LeEco hanno (o avevano) strategie diverse di mercato. Se quest’ultima puntava molto sulla diffusione online del proprio brand, l’azienda di Li Rong ha sempre preferito agire per i canali tradizionali offline. Gli ultimi dispositivi lanciati risalgono a non tanto tempo fa, ovvero novembre 2017. E si parlava di ben 7 modelli, alcuni dei quali piuttosto interessanti. Al momento, però, niente in vista: l’azienda non presenzia nemmeno fra coloro che presenzieranno al MWC 2018.
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