Più di un mese fa vi abbiamo parlato delle tante qualità del Huawei Mate 10 Pro, uno smartphone veramente molto completo e con pochi difetti. Quest’oggi parleremo invece del suo fratello minore, ovvero il Huawei Mate 10 Lite, il quale vuole sbaragliare la concorrenza all’interno della fascia media grazie ad un buon rapporto qualità/prezzo. Ci riuscirà? Andiamo a scoprirlo nella nostra recensione completa.
Recensione Huawei Mate 10 Lite
Confezione di vendita
La confezione di vendita ricorda un po’ quella degli Honor grazie ad un’apertura in verticale ed al suo interno è presente la seguente dotazione:
- Huawei Mate 10 Lite;
- cover in plastica rigida;
- alimentatore da parete con presa europea e uscita a 5V = 2A;
- cavo per la ricarica USB – micro USB;
- auricolari;
- spillino per lo slot SIM;
- manuale delle istruzioni.
Costruzione e design
La costruzione del Huawei Mate 10 Lite è veramente molto solida ed al tatto restituisce una sensazione quasi premium. Infatti, i materiali utilizzati per la costruzione dello smartphone sono molto buoni, seppur la back cover in alluminio satinato trattenga molte ditate. Il design ricalca leggermente le linee del top di gamma di casa Huawei cercando comunque di mantenere un propria identità grazie ai materiali differenti ed alcuni dettagli sul profilo posteriore.
Sul lato destro troviamo il bilanciere del volume con il tasto power, a differenza di quello sinistro dove è possibile scorgere lo slot dual SIM o SIM + microSD. Inferiormente è presente il microfono principale, il jack da 3.5 mm, lo speaker di sistema e l’ingresso micro USB, mentre sulla parte superiore notiamo solamente il microfono utile per la riduzione dei rumori ambientali.
Posteriormente troviamo il flash posto al di sopra della banda in plastica per le antenne, la doppia fotocamera ed il lettore d’impronte digitali, mentre sulla parte frontale sono presenti il sensore di luminosità e prossimità, il LED di notifica, la capsula auricolare, la doppia fotocamera frontale ed il display in 18:9.
Visto il formato di questo pannello, l’utilizzo ad una mano risulta essere un po’ difficoltoso. Infatti, la parte superiore del display (ovvero dove troviamo la tendina delle notifiche) non è facilmente raggiungibile. Le dimensioni dello smartphone sono di 156.2 x 75.2 x 7.5 millimetri per un peso di 164 grammi.
Display
Come già accennato poco fa, il Huawei Mate 10 Lite è dotato di un pannello IPS da 5.9 pollici con risoluzione 2160×1080 pixels (quindi formato 18:9), 407 PPI e curvatura di tipo 2.5D.
Il pannello occupa praticamente quasi tutta la parte frontale e l’impatto visivo è veramente suggestivo. Tuttavia, ho notato che i colori sono leggermente smorti, ma per il resto abbiamo un display di buona qualità, perfetto per la visione di contenuti multimediali. In ogni caso, grazie alle personalizzazioni di Huawei, potrete andare a tarare i colori a vostro piacimento all’interno delle impostazioni.
La luminosità massima e minima sono molto buone così come gli angoli di visuale, anche se ad angolazioni estreme i bianchi tendono leggermente verso il grigio. Il touchscreen è veloce e reattivo e non abbiamo riscontrato particolari problemi durante la digitazione di messaggi.
Hardware e performance
A muovere il Huawei Mate 10 Lite è sempre un chipset prodotto in-house dalla casa cinese, ovvero l’HiSilicon Kirin 659, il quale comprende una processore octa-core con frequenza di clock massima di 2.36 GHz, una GPU Mali T830 MP2, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna espandibile tramite microSD fino a 128 GB.
Complessivamente le prestazioni sono molto buone per un medio di gamma e non abbiamo riscontrato problemi nell’utilizzo quotidiano. L’apertura delle app è abbastanza veloce e non sono presenti particolari criticità se non lievissimi rallentamenti nell’apertura di giochi più impegnativi come Asphalt 8.
Proprio per quanto riguarda quest’ultimo, la GPU si comporta bene anche con titoli così pesanti e non sono stati riscontrati lag durante l’esecuzione del gioco.
Benchmark
Comparto fotografico
Il Huawei Mate 10 Lite è caratterizzato da una doppia fotocamera posteriore con un sensore da 16 mega-pixel, apertura f/2.2, autofocus PDAF e doppio flash LED ed un altro da 2 mega-pixel utile per la realizzazione dei bokeh.
Gli scatti sono buoni in condizioni di buona luminosità e, grazie al secondo sensore, riusciamo ad ottenere bei bokeh nelle macro. Il livello di dettaglio è abbastanza buono ed i colori sembrano essere ben bilanciati, ma la modalità HDR non influisce particolarmente sullo scatto finale. In condizioni di scarsa luminosità il rumore digitale aumenta non di poco ma, soprattutto, bisogna avere la mano molto ferma durante lo scatto per non far venire mossa la foto. Il flash LED lavora bene e illumina adeguatamente la scena.
Frontalmente abbiamo sempre una dual camera con sensori da 13 mega-pixel con apertura f/2.0 e da 2 mega-pixel.
In questo caso mi sono piaciuti molto gli scatti con il bokeh realizzati con i due sensori frontali, i quali risultano ben dettagliati e con uno effetto abbastanza preciso nello stacco tra la parte messa a fuoco e quella sfocata. Di sera è valido lo stesso discorso fatto precedentemente: il rumore digitale è molto e dovremmo tenere la mano ben salda per non rovinare la foto. Fortunatamente in alcuni casi il flash LED frontale riesce a venirci in aiuto migliorando di fatto la situazione.
L’interfaccia della fotocamera la conosciamo ormai molto bene, infatti, sono presenti tante modalità di scatto. Tra queste la modalità “Apertura rapida” ci consentirà di cambiare il punto di messa a fuoco anche dopo aver scattato la foto.
Infine, i video possono essere registrati fino ad una risoluzione massima di Full HD e sono di buona qualità, seppur non sia presente una stabilizzazione di tipo digitale, ma solo elettronica.
Comparto audio
Lo speaker inferiore sembra restituire un audio un po’ piatto, privilegiando prevalentemente le frequenze medie. La potenza dello speaker, invece, è nella media.
La situazione cambia decisamente con un paio di cuffie, infatti, abbiamo delle frequenze più bilanciate ed una maggior potenza.
L’audio in capsula è buono, così come lo è in vivavoce e non abbiamo riscontrato problemi durante la conversazione con il nostro interlocutore.
Connettività
Ormai ogni volta che parliamo di Huawei sappiamo già che sul fronte della connettività è una sicurezza. Infatti, la ricezione è molto buona e possiamo contare inoltre sul supporto della connettività dual SIM, di cui una andrà in 4G e l’altra in 2G.
Il Huawei Mate 10 Lite è dotato di un modulo LTE di Cat. 6, Wi-Fi b/g/n, Bluetooth 4.2, radio FM e GPS/A-GPS/GLONASS. La navigazione è caratterizzata da un fix del segnale reattivo e preciso.
Molto buono anche il lettore d’impronte digitali situato sulla back cover, il quale è molto rapido e preciso. Lo sblocco avviene con successo 10 volte su 10.
Le uniche note negative riguardano il Wi-Fi Single Band e la scelta di inserire un ingresso micro USB piuttosto che USB Type-C.
Software
A bordo dello smartphone troviamo la classica interfaccia proprietaria di Huawei, ovvero l’EMUI 5.1 basata su Android 7.0 Nougat.
Ormai conosciamo molto bene questo software, il quale risulta essere molto completo sul lato delle personalizzazioni grazie all’ampia varietà di temi e sfondi.
Abbiamo poi la possibilità di creare app gemelle di Facebook, Messenger e WhatsApp per chi volesse separare la sfera lavorativa da quella personale.
In linea generale è un’interfaccia che gira senza problemi, ben organizzata ed abbastanza intuitiva.
Autonomia
Sotto la scocca è presente una batteria da 3340 mAh, la quale ci garantisce una buona autonomia con circa 5 ore di schermo attivo con uso medio/intenso.
Se invece facciamo un utilizzo più soft è possibile raggiungere senza problemi un giorno e mezzo di autonomia con 5.30/5.45 ore di SoT.
Grazie alle varie modalità di risparmio energetico potremmo andare a modificare le impostazioni a nostro piacimento ed evitare consumi inutili.
Infine, la ricarica non è velocissima ed impiega circa 2 ore e 15 minuti per essere completata.
Conclusioni
In conclusione questo Huawei Mate 10 Lite sembra essere piuttosto equilibrato, pecca leggermente su qualche comparto ma spicca decisamente su altri.
La costruzione, il design, l’autonomia ed il comparto hardware sono sicuramente dalla sua, ma quello che rende ancor più allettante questo smartphone è il suo street price. Infatti, di listino il suo prezzo è di 349 euro, ma già dopo qualche settimana è calato fino ad arrivare a 290 euro.
A questa cifra non si può non prendere in considerazione questo smartphone che, grazie al suo rapporto qualità/prezzo, potrebbe presto sbaragliare la concorrenza all’interno della fascia media.