Il fenomeno degli smartphone Xiaomi venduti con ROM fake, non ufficiali e create dai venditori, non è certo una novità. Lo stesso colosso cinese, dopo anni di massima apertura nei confronti del modding, è corso ai ripari imponendo il blocco del bootloader su tutti i suoi device. Questo purtroppo non ha scoraggiato i rivenditori cinesi che, come nel caso di Xiaomi Mi 5X, ricorrono ormai sempre più spesso a procedure non prive di pericoli per installare le loro ROM.
Il flash delle ROM fake su questo modello, infatti, prevede in alcuni casi la sostituzione del bootloader originale con uno modificato, creato a partire da quello del Mi Max 2. Questa operazione impedisce naturalmente il flash di ROM originali che, se tentata sui device modificati, porta inevitabilmente al brick.
Xiaomi Mi 5X con ROM “fake”? Ecco come riconoscerle! | Guida
A questo punto avrete capito quanto sia importante verificare se il device appena acquistato abbia subito modifiche da parte del venditore. E, in caso di risposta affermativa, a quali operazioni sia stato sottoposto. Nella guida di oggi vi mostreremo come sia possibile sfruttare semplicemente fastboot per individuare la presenza di ROM fake o bootloader modificati.
Mi 5X con ROM fake: la guida completa
IMPORTANTE: La procedura descritta in questa guida presenta operazioni complesse che, se eseguite in maniera scorretta, potrebbero danneggiare il vostro device. Si consiglia l’esecuzione solo da utenti che abbiano maturato una buona esperienza in ambito modding Android. Lo staff di GizChina.it non si riterrà responsabile per eventuali danni al dispositivo.
Potete trovare la guida completa sul nostro forum (sezione Xiaomi Mi 5X). Vi invitiamo inoltre a partecipare numerosi alla discussione e a rimanere sintonizzati per eventuali aggiornamenti sulla procedura.
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