Il prodotto di cui parliamo oggi appartiene ad un settore abbastanza ricco, in tutti i sensi. Le componenti afferenti alla qualità audio possono arrivare a costare anche alcune migliaia di euro, ma non è certamente il caso del microfono a condensatore Aukey GD-G1. E’ uno tra i più economici sul mercato e, sicuramente, tra i più forniti per quanto riguarda la confezione. Non vi suggerirò altro, quindi entriamo subito nel merito della nostra recensione completa!
Recensione Aukey GD-G1
Unboxing
Come già anticipato, la confezione di vendita è davvero ricca. Aukey ha deciso, infatti, di fornire tante componenti utili ad ottenere le massime prestazioni da questo microfono, sbaragliando la concorrenza. Al suo interno troviamo:
- Aukey GD-G1;
- supporto da tavolo per il fissaggio;
- braccio snodabile per sorreggere il microfono;
- filtro anti-pop;
- cupoletta antivento in gel;
- shock mount;
- cavo XLR con una estremità jack da 3.5 mm;
- cavetto mini-jack con doppia uscita audio.
Design e qualità costruttiva
A livello di design questo Aukey GD-G1 si presenta con le forme classiche di un microfono, senza fantasie particolari. In mano risulta abbastanza solido e leggero, con la parte da impugnare tutta zigrinata (e facilmente rigabile). L’unico punto debole è rappresentato dalla griglia “dorata” che ho trovato un po’ troppo economica, dandomi sensazioni contrarie a quelle di solidità.
L’attacco per il cavo XLR è funzionale ed immediato, dovendo spingere in fondo fino a far scattare la chiusura sicura. L’intera struttura che sostiene il microfono è in metallo, in quanto arriva a pesare fino a 2 kg, necessari per conferire stabilità in ogni occasione. I perni che le permettono di cambiare angolazione sono perfetti e tengono la posizione in maniera impeccabile, anche quando lo si sforza fino al massimo delle proprie possibilità. Il sistema di aggancio al tavolo non mi ha fornito subito certezze, ma una volta regolato non ha mai dato nessun problema, sostenendo il complesso egregiamente. L’ampia apertura, inoltre, permette di fissarlo pressoché a qualsiasi tavolo, o scrivania, in commercio. Le chiavette che chiudono le giunture danno l’impressione di potersi rompere da un momento all’altro, perchè la plastica che le costituisce non è di ottima qualità.
Lo shock mount in confezione è di ottima qualità per il prezzo a cui viene offerto il microfono. È composto di parti metalliche e plastiche ben assemblate, riuscendo nel complesso a sopportare gli urti involontari che tutta la struttura può subire. È un componente che spesso non viene fornito per queste cifre e con questo tipo di microfoni, ma fa piacere che Aukey abbia pensato anche a questo.
Il cavo XLR è abbastanza spesso e di media lunghezza, potendo così prendersi la libertà di collegare il microfono leggermente più distante dall’uscita audio. La particolarità sta nella scelta dell’azienda di dotarlo di un’uscita mini jack, offrendo così la possibilità di collegarlo alla maggior parte di computer, schede audio e registratori professionali. Ma su questo torneremo fra poco.
Qualità audio
Sulla qualità audio va fatta una premessa. L’azienda ha fornito la possibilità di utilizzare questo microfono con apparecchi quali, per esempio, i computer. Collegando direttamente i cavi ad una entrata mini jack sul vostro PC, vi sarà permesso di registrare sfruttando la scheda audio integrata del computer stesso. Potrebbe sembrare una soluzione ottimale, ma così non è.
Questo Aukey GD-G1 è un microfono a condensatore, con un funzionamento tecnico particolare che non permette di esprimere al meglio la propria qualità senza l’ausilio di un alimentatore. Tanto che su Amazon viene consigliato anche l’acquisto di un alimentatore Phantom, così da permettere al microfono di ricevere la giusta potenza. Sul mio sistema Macintosh non ho avuto la possibilità di utilizzarlo, quindi ho optato per un registratore esterno di buona qualità (che utilizzo abitualmente, unito ad un piccolo microfono lavalier) a cui ho collegato direttamente il microfono.
Terminata la doverosa premessa passiamo a parlare finalmente di audio. Per quello che ho potuto provare io la qualità non è eccellente. Il fatto che Aukey faciliti l’utilizzo di questo microfono nel modo più semplice ed economico possibile mi aveva fatto credere che potesse proporre da subito una qualità migliore. Ma il suono risulta essere metallico e totalmente privo di bassi.
Il filtro anti-pop sembra lavorare poco sulla qualità e su alcuni difetti della voce. La spugnetta anti-vento attutisce leggermente di più tutte le “s” e le “p“, pur senza stravolgere il risultato finale. La percentuale di rumore ambientale che entra nel microfono è abbastanza alta ma sopportabile. L’apparecchio è molto sensibile e richiede di essere utilizzato da pochi centimetri di distanza. In questo caso si fa sentire la mancanza di un alimentatore esterno che permetterebbe di avere un volume più alto ed un suono più corposo in fase di registrazione. Tutte ottime caratteristiche che è possibile raggiungere solo in post-produzione.
Insomma, a parità di condizioni offre una qualità inferiore rispetto al mio lavalier, senza nessun ritocco in post-produzione. Mentre con qualche modifica la qualità è più o meno uguale, dovendo però lavorare maggiormente sul GD-G1 per ottenere una qualità accettabile.
Recensione Aukey GD-G1 – Conclusioni
L’Aukey GD-G1 costa circa 32,99 euro. Il prezzo a cui si offre sul mercato è davvero basso, soprattutto per la dotazione, praticamente completa di tutto. Tuttavia, utenti che non hanno nozioni audio e relative all’editing potrebbero rimanere delusi dalla qualità out-of-the-box. Trattandosi di un prodotto low-cost, potrebbe rivelarsi adatto magari come soluzione di scorta per chi fosse già “smaliziato” e necessitasse di un muletto. Ma anche come microfono per le prime esperienze in ambito podcast o YouTube.
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