Recensione Nubia Z17 e confronto con Nubia Z11

recensione nubia z17

Dopo circa 3 mesi dalla presentazione al pubblico, oggi siamo qua per proporvi la video recensione completa del Nubia Z17. Stiamo parlando di uno smartphone abbastanza controverso, sotto diversi punti di vista. Questo 2017 ci ha proposto diversi smartphone piuttosto validi, sia nel panorama puramente asiatico che in quello più mainstream, perciò maggiore concorrenza (e scelta per noi utenti). Ma non perdiamoci in ulteriori chiacchiere ed iniziamo!

Recensione Nubia Z17 e confronto con Nubia Z11

Unboxing

La confezione del Nubia Z17 è molto simile a quella dello Z11. Purtroppo, però, sono assenti le cuffie in dotazione. Ecco il contenuto:

  • Nubia Z17
  • caricatore con presa asiatica 12V 1.5A;
  • cavo piatto USB / USB Type-C;
  • adattatore USB Type-C / mini-jack;
  • spilletta per l’estrazione dello slot dua SIM / microSD;
  • manuale utente;
  • stickers.

Design e costruzione

Partiamo con le critiche, ovvero la forse eccessiva somiglianza con Nubia Z11. Frontalmente non c’è praticamente alcuna differenza, sia a livello estetico che di display. Questo è un aspetto che inizialmente non nego che abbia fatto scendere di buona parte l’hype che mi ero creato sul telefono. Anche le dimensioni sono pressoché le medesime, ovvero 152.6 x 72.3 x 7.6 mm, per un peso di 173 g. Fortunatamente il grip è migliorato, senza quel fastidioso effetto saponetta, grazie ad una finitura metallica più porosa.

Tuttavia, se si guarda il bicchiere mezzo pieno, non c’è che dire: Nubia Z17 è curatoben costruito ed assemblato. A partire dalla back cover, dove le bande per le antenne sono decisamente più discrete. Quella inferiore si confonde all’occhio in questa colorazione Black, mentre quella superiore parrebbe assente. In realtà è ben integrata nel profilo superiore, una scelta furba e che restituisce una sensazione ottica appagante. Questo Nubia Z17 sembra a tutti gli effetti un piccolo monolite nero.

recensione nubia z17

A differenza di alcuni recenti smartphone Nubia, i quali integrano un sensore ID frontale, sullo Z17 è rimasto posteriore, forse per non snaturarne l’estetica. Al di là dei soliti discorsi su “meglio frontale / posteriore”, il lettore si raggiunge bene e sblocca rapidamente, anche se non stiamo parlando del primo della classe. Inoltre ho notato come lo Z11 risvegli più velocemente il display risultando leggermente più veloce. A schermo acceso ma bloccato, invece, la velocità è la medesima. Rimangono le solite gestures per lo scatto della foto, l’esecuzione di uno screenshot ed il blocco delle app.

Display

Come detto poco fa, il design frontale del Nubia Z17 non ha subito alcuna modifica. Ciò si riflette anche nel display, il quale è probabilmente lo stesso pannello a livello hardware. Si tratta di uno schermo da 5.5 pollici con risoluzione Full HD, senza particolari fronzoli. Ed in un mercato dove Samsung, LG, a breve Apple ed i vari brand minori asiatici si stanno buttando sul borderless à la Mi MIX, lo Z17 non sembra più stupire più di tanto. Per carità, il colpo d’occhio rimane notevole, ma non più unico come prima.

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La tecnologia adottata è sempre quella IPS, con i vari pro e contro del caso. Non avremo neri super profondi o un contrasto elevatissimo, ma la fedeltà dell’immagine è sempre più che apprezzata, oltre ad un buon livello di luminosità massima. Rispetto a Z11 ho notato una luminosità massima lievemente inferiore ma lo stesso livello se impostata al minimo. Ma il vantaggio maggiore è una miglior taratura del bianco, la quale si rispecchia poi nella fruizione di contenuti multimediali ma anche nel semplice scorrere i menù.

Oltre a poter tarare il bilanciamento del bianco del display, troviamo alcune opzioni software, fra cui i presets Colorful, più saturo (ma non troppo) e Natural, ovvero sRGB. Molto buona l’olefobicità, così come il comportamento del sensore di luminosità ambientale. Presente anche l’EyeCare Mode (la modalità Lettura) per affaticare meno la vista.

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Performance

Come da tradizione dell’azienda, il Nubia Z17 integra il meglio che si possa trovare a livello hardware. Il chipset a comandare il tutto è lo Snapdragon 835 di Qualcomm, realizzato a 10 nm e con processore octa-core a 2.45 GHz. Questo, abbinato a 6 GB di RAM LPDDR4, garantisce un’esperienza di utilizzo ai massimi livelli, senza alcun impuntamento o lag sporadico. Ed anche la GPU Adreno 540 non ha tradito le aspettative in qualsiasi ambito gaming.

Inoltre, rispetto allo Z11, qua troviamo 64 GB di memoria UFS 2.1 (di cui 50 GB liberi) e fra le più veloci da me testate. Il rovescio della medaglia è che a bordo dello Z17 è assente lo slot microSD. E da accumulatore di foto, video e musica quale sono, questo è un neo non da poco. Avrei preferito vedere il taglio minimo passare a 128 GB, come altre aziende hanno fatto in assenza di espandibilità.

Benchmark

Qualità foto

Questo 2017 è stato l’anno delle dual camera e Nubia Z17 rientra a pieno in questo trend. Posteriormente spicca la doppia fotocamera, il cui sensore principale è un Sony da 12 mega-pixel con apertura f/1.8, mentre quello secondario è un Sony IMX318 da ben 23 mega-pixel f/2.0.

Questa configurazione offre due vantaggi principali: quello che ho maggiormente gradito è l’ottimo zoom. Probabilmente questo è il miglior smartphone che abbia mai testato in quest’ambito. Il secondo è la modalità Portrait, con cui mettere in primo piano un soggetto e sfocare lo sfondo con risultati soddisfacente.

Parlando di scatti più classici, ho notato gli stessi pro e contro del suo predecessore. Anche se qua abbiamo una 12 mega-pixel anziché 16, il livello di definizione è molto alto. Come per Z11, anche qua Nubia ha preferito utilizzare meno riduzione del rumore per non andare a discapito dei dettagli. Ciò comporta che, in fase di scarsa luminosità, è possibile notare del disturbo, anche se personalmente preferisco questo approccio.

Molto buona, poi, la riproduzione del range cromatico, ma avrei preferito uno scatto in HDR più incisivo, stesso “difetto” che troviamo su Z11. Un ulteriore vantaggio rispetto a Z11 è l’autofocus Dual Pixel, ovvero la tecnologia adottata da Samsung sui proprio flagship delle ultime generazione. La messa a fuoco è veramente molto rapida, sia in fase foto che video. Sono state fatte delle migliorie anche lato software, visto che ora l’app Fotocamera risulta più ordinata, con quasi tutte le modalità raggruppate nella sezione “Camera Family”. Qua troviamo due nuove opzioni di scatto, ovvero 3D e Time Shuttle, carine ma non indispensabili.

Niente male nemmeno la fotocamera anteriore da 16 mega-pixel con apertura f/2.0. Con buona luce si ottengono degli scatti veramente piacevoli ed anche con poca luce le foto sono più che utilizzabili in fase social.

Qualità video

Purtroppo, invece, non si può dire altrettanto bene della stabilizzazione che, in certi frangenti, sembra assente. Non fraintendetemi, scattando con la fotocamera si avverte un minimo intervento, ma è nei video che tale difetto si fa troppo evidente. Senza troppi giri di parole, se siete una persona che fa tanti video, vi sconsigliamo questo Nubia Z17. Ed è un peccato, perché messa a fuoco, riproduzione cromatica e bilanciamento dell’esposizione sono comunque ben tarati.

Qualità audio

Uno dei cavalli di battaglia del Nubia Z11 era proprio la componente audio. Sì, perché il terminale monta un chip HiFi AK4376 (qua maggiori dettagli). A bordo del Nubia Z17, invece, non è presente nessun DAC dedicato e l’azienda ha deciso di “ripiegare” sul già buon chip integrato a bordo dello Snapdragon 835. Questo, almeno sulla carta, è anche più performante di quello dello Z11, anche se, confrontandoli con gli stessi files FLAC, non ho notato pressoché nessuna differenza, il ché è comunque un bene, vista la bontà dello Z11.

Tutto molto bello, peccato che anche lo Z17 sia vittima dell’assenza dell’ingresso mini-jack. L’audio è convogliato tramite la porta USB Type-C, con tutti i vantaggi (?) e gli svantaggi (!) del caso. Buona la qualità in capsula auricolare, mentre paragonando gli speaker di Z11 e Z17, quello di Z11 risulta leggermente più basso in fatto di dB ma con un miglior range di frequenze riprodotto.

Connettività

Per la gioia di molti utenti, il Nubia Z17 offre il supporto alla banda 20 nella versione asiatica. Dico “gioia” perché, non essendoci una versione europea, sarebbe stata una mancanza fastidiosa per alcuni. Il telefono offre il supporto dual SIM con modem LTE Cat.12 anziché Cat.6 come su Z11. Difatti la ricezione è molto buona anche nelle zone più noiose.

Peccato per il Bluetooth 4.1 (comunque ben funzionante), quando da altre parti si parla già di BT 5.0. C’è però il Wi-Fi 802.11 ac Dual Band, così come il sensore IR e l’NFC. Nessun problema nemmeno per la navigazione satellitare tramite GPS / A-GPS / GLONASS / BeiDou.

Software

Non essendo ufficialmente commercializzato in Italia, il software del Nubia Z17 è quello nella sua versione asiatica. Nello specifico, abbiamo Android 7.1.1 Nougat con interfaccia Nubia UI 5.0. E come spesso accade se si parla di smartphone cinesi, anche qua manca l’implementazione di varie features native in Android. Per esempio le notifiche di Nougat o la possibilità di switchare rapidamente fra le ultime due app eseguite tramite doppio click del tasto Multitasking, entrambe assenti. Inoltre, lo smartphone non integra i servizi Google, perciò dovrete necessariamente seguire la procedura che vi spieghiamo in questo articolo.

La prima miglioria che si nota è a livello grafico, ovvero una maggiore omogeneità delle icone. A differenza della Nubia UI 4, dove trovavamo icone quadrate, tonde e triangolari, qua è tutto più squadrato. Effettuando uno swype dal bordo destro, poi, si accede alla FiT Card, una sorta di Shelf dove raccogliere promemorie, files recenti, mappe e gestione del sistema. Un’altra grossa novità è la gestione dei toggles rapidi, adesso raccolti in una schermata richiamabile tramite swype dal basso. Effettuandolo dall’alto, invece, si ha accesso soltanto alle notifiche.

E a proposito di notifiche tocchiamo un altro tasto dolente. Per evitare di perderle è necessario seguire una procedura, neanche troppo corta, che troverete nelle prossime settimane sul nostro forum ufficiale. Comunque, una volta fatti tutti gli step, non ho riscontrato nessuna problematica. Per quanto riguarda il resto delle features, troviamo di nuovo lo Split Screen tramite swype dal basso, l’App Clone (con Facebook, Messenger e WhatsApp), screenshot SupebenchmarrSnap, tasti capacitivi invertibili, double tap to wake, gestures di movimento e ci sono anche i Temi online, oltre alle app NeoShare e NeoSafe.

Autonomia

Se il Nubia Z11 montava un’unità non removibile da 3000 mAh, il Nubia Z17 integra una batteria da 3200 mAh che, unita allo Snap 835, dovrebbe garantire migliori risultati. A causa, però, di un software meno ottimizzato rispetto a quello italiano di Z11, il nuovo flagship si ferma a circa 4 / 5 ore di display con un utilizzo medio, portando comunque a fine giornata. Stressandolo di più, invece, si raggiungono le 3 ore e mezzo.

Parlando di ricarica, bisogna aprire una piccola parentesi. Il Nubia Z17 è il primo e (ad oggi) unico smartphone a supportare il nuovissimo standard Quick Charge 4.0+ di Qualcomm. Peccato che attualmente non esistano caricatori certificati nemmeno per il 4.0. Perciò in confezione troviamo “soltanto” un classico caricatore Quick Charge 3.0, in grado di ricaricare di circa l’80% in 60 minuti. Tuttavia, sappiate che quando usciranno i nuovi caricatori Qualcomm potrete utilizzarli. Yey!

Conclusioni

Per quanto abbiate capito che Nubia Z17 è sicuramente un prodotto valido sotto vari punti di vista, ci duole dire che non ci ha particolarmente convinto. Rispetto allo scorso anno, in cui il Nubia Z11 riusciva a spiccare rispetto alla concorrenza, a questo giro il terminale sembra naufragare nel mare della modestia. Sarà anche per questo motivo che forse Nubia ha deciso di non commercializzarlo al di fuori della Cina.

Il Nubia Z17 è disponibile all’acquisto ad un prezzo di 374,91 euro su Aliexpress.


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