Acclamato per le sue caratteristiche tecniche come uno dei battery phone più interessanti degli ultimi tempi, ecco che ci troviamo finalmente a testare il Lenovo P2. Un display AMOLED, il connubio tra lo Snapdragon 625 ed una batteria da 5100 mAh, la radio FM e l’NFC sono sicuramente tra i punti di forza del telefono. Vediamo come si è comportato nella nostra recensione completa.
RECENSIONE | Lenovo P2: autonomia e concretezza
Lenovo P2 – Unboxing
Il box di vendita del telefono è realizzato in cartonato spesso, molto colorato, con il telefono ritratto sul fronte ed il classico sticker con le specifiche posto sul retro. La forma è particolarmente allungata, facendo supporre una maggiore dotazione rispetto a quella presente che, rispetto allo standard dei telefoni cinesi, presenta unicamente un utile adattatore Micro USB / USB per l’OTG.
In ogni caso nella confezione troviamo:
- Il Lenovo P2;
- un cavo Micro USB / USB;
- il caricabatterie rapido con presa europea da 12V/2A;
- un adattatore Micro USB / USB per l’OTG;
- la spilletta per l’estrazione del carrellino delle SIM / Micro SD;
- la guida rapida (in italiano) e i libretti per la garanzia.
Lenovo P2 – Design e costruzione
In uno smartphone del genere, sicuramente non è la maneggevolezza o la ricercatezza del design ad essere fondamentali, nonostante ciò il telefono appare sicuramente robusto e, considerando la batteria da 5.100 mAh, anche relativamente compatto. Le dimensioni sono, infatti, 153 x 76 x 8,5 mm, per un peso di 177 grammi, che per la verità si sentono abbastanza nell’uso quotidiano.
La back cover del telefono, in metallo, è interrotta superiormente e inferiormente da bande in plastica per le antenne, realizzate in una colorazione lievemente più scura rispetto alla parte metallica. In basso troviamo il logo di Lenovo e superiormente, invece, la fotocamera (addirittura leggermente incavata rispetto al corpo) e, più sotto, il doppio flash LED e il logo NFC.
Venendo ai profili, in metallo con fresature ai lati, su quello inferiore troviamo l’ingresso Mini USB, forse leggermente anacronistico, posto al centro tra due griglie, nelle quali è nascosto il microfono principale e lo speaker di sistema. Sul profilo destro troviamo il tasto power ed il bilanciere del volume, su quello sinistro, invece, abbiamo il carrellino per le SIM (Nano + Micro, sostituibile eventualmente con una Micro SD) ed uno slider circolare che permette l’attivazione della modalità di risparmio energetico. Sul frame posteriore, infine, troviamo il microfono secondario per la riduzione dei rumori e l’uscita mini-jack da 3.5 mm per le cuffie.
La parte frontale, piuttosto anonima, vede al centro il display AMOLED da 5.5 pollici con risoluzione Full HD 1920 x 1080 pixel, con in basso l’unico pulsante fisico con lettore di impronte digitali integrato. Superiormente, poi, troviamo i sensori di prossimità e luminosità, la fotocamera anteriore e il LED di notifica (personalizzabile nei colori) posti ai lati della capsula auricolare.
Nonostante la comodità di poter gestire tutte le operazioni del telefono con un solo tasto, un po’ per le dimensioni, un po’ per il peso, un po’ per la forma non propriamente ergonomica, sarà difficile utilizzarlo con una sola mano.
Lenovo P2 – Ricezione e Parte telefonica
Nulla da segnalare riguardo la parte telefonica. La ricezione è buona, sia quella della rete cellulare che per il Wi-Fi, che supporta gli standard 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band (2.4 e 5 GHz). Discreta la qualità audio sia in entrata che in uscita. Stabile anche il Bluetooth 4.1. Farà felice diversi utenti, infine, la presenza della Radio FM e quella, assolutamente non scontata, dell’NFC.
Lenovo P2 – Hardware e Prestazioni
Con la scelta di un processore Snapdragon 625, conosciuto per la sua parsimonia nei consumi, è chiaro che Lenovo abbia voluto privilegiare l’autonomia in questo P2. Nonostante ciò, il telefono è reattivo nella maggior parte degli usi, anche grazie alla presenza di 4 GB di RAM di tipo LPDDR3 e dei 32 GB di memoria interna, non tantissimi ma comunque espandibili tramite Micro SD fino a 128 GB (sacrificando la seconda SIM).
Nei nostri test il telefono si è comportato sempre bene, dando riscontri, nei benchmark, in linea con altri smartphone dalle caratteristiche similari. Il telefono non si riscalda mai particolarmente e, anche nelle sessioni di gaming l’esperienza è stata più che soddisfacente, grazie anche alla GPU Adreno 506.
Comodo anche lo sblocco con il lettore per le impronte digitali frontale, discretamente rapido e abbastanza preciso, nonostante qualche volta è capitato che perdesse qualche colpo.
Lenovo P2 – Autonomia
Veniamo dunque a quello che può essere considerato un po’ il punto forte del telefono. Il connubio tra Snapdragon 625 e una batteria da 5.100 mAh si fa sentire, garantendomi il raggiungimento medio di 1 giorno e 18/19 ore di telefono acceso con 6/7 ore e mezza di schermo attivo con un uso davvero intenso (purtroppo il risultato migliore l’ho conseguito un ciclo in cui ho avuto un riavvio spontaneo del telefono e non ho potuto fare uno screenshot).
Esiste, poi, la possibilità di selezionare facilmente, grazie all’apposito slider fisico, la modalità di risparmio energetico che ridurrà al minimo le attività del telefono, permettendo di selezionare al massimo 6 applicazioni da poter utilizzare. Non sono un fanatico di queste modalità d’uso ma sicuramente possono fare comodo in situazioni di emergenza. La ricarica rapida avviene in un tempo di circa 2 ore, non male considerata la capienza della batteria.
Lenovo P2 – Display
Il display montato su questo P2 è un Super AMOLED da 5.5 pollici con risoluzione Full HD 1920 x 1080 pixel, con una densità di pixel pari a 401 ppi. I colori, come è facile immaginare, sono parecchio accesi, con neri assoluti e ottimo contrasto. La visibilità sotto la luce diretta del sole è ottimale e il sensore automatico di luminosità fa bene il suo dovere.
Certo, i bianchi tendono a virare un po’ verso il grigio ed il vetro trattiene un po’ le ditate ma il display è davvero di buon livello data la fascia di prezzo. Inoltre, sarà possibile selezionare due modalità colore (Normale e Vivace) che cambiano notevolmente l’esperienza d’uso. Purtroppo, però, non esiste la possibilità di regolare la temperatura manualmente.
Lenovo P2 – Software
L’interfaccia d’uso di questo Lenovo P2 offre un’esperienza d’uso molto prossima a quella stock, con diverse implementazioni pensate da Lenovo. Pur essendo stata aggiornata alla versione di Android 7.0 Nougat, però, esteticamente molte cose riprendono versioni più datate di Android, con un launcher che non sembra proprio al passo coi tempi. Questo è visibile sia nella gestione dei widget che nel App drawer.
Grazie all’implementazione di diverse gesture sarà possibile utilizzare il telefono unicamente con il tasto fisico ma è possibile utilizzare anche i tasti virtuali a schermo e, anzi, anche disattivandoli si potranno richiamare con uno swipe dal basso, cosa che potrebbe anche infastidire chi non ha proprio alcuna necessità di usarli, come il sottoscritto.
Troviamo, poi, preinstallate diverse applicazioni non necessarie sul telefono, fortunatamente disinstallabili. La maggior parte delle applicazioni di sistema sono quelle standard di Google, alle quali sono state aggiunti alcuni tool interessanti, come la Bussola, il Registratore o la Radio FM.
Nel menù impostazioni, poi, possiamo scoprire altre personalizzazioni, quali l’Ambiente protetto, che permette la protezione dei dati sensibili e la gestione di diversi spazi di lavoro, le varie personalizzazioni ai tasti ed al LED di notifica, le gesture ed una gestione dell’alimentazione personalizzata.
Indubbiamente un ottimo compromesso per gli amanti dell’esperienza stock ma che cercano qualcosa di più, peccato solo per il fatto che non sia stata totalmente aggiornata l’interfaccia nel passaggio a Nougat.
Lenovo P2 – Fotocamera
Arriviamo ora ad uno degli aspetti meno esaltanti del telefono. Non tanto per il sensore principale, un Sony IMX258 da 13 mega-pixel con apertura f/2.0 e messa a fuoco a rilevamento di fase, quanto per la gestione delle luci e negli scatti in condizioni di scarsa luminosità.
Gradita l’implementazione di una funzionalità di scatto smart, che deciderà automaticamente le impostazioni di scatto, e che semplifica nell’uso di un’interfaccia altrimenti non propriamente intuitiva. Nelle macro e nei paesaggi con buona illuminazione non sarà difficile scattare delle belle fotografie, con una resa dei colori molto vivida (a volte fin troppo), purtroppo però a volte di fronte ad una illuminazione troppo forte le fotografie risulteranno estremamente sovraesposte.
In condizioni di scarsa luminosità si fa sentire la mancanza di uno stabilizzatore ottico, evidenziando una certa difficoltà nel mettere a fuoco (soprattutto nelle macro) e con una perdita di definizione importante.
Solo discreta la fotocamera frontale da 5 mega-pixel e apertura f/2.2, che evidenzia più o meno le stesse problematiche di quella principale.
Per quanto riguarda i video si fa notare sicuramente tanto la mancanza di una stabilizzazione sia software che hardware, nonostante sia gradita la possibilità di registrare fino ad una risoluzione di 4K.
Lenovo P2 – Prezzo e conclusioni
Sono davvero tanti i punti di forza di questo smartphone, un medio-gamma piuttosto concreto che non farà fare i salti di gioia per design ed ergonomia ma che non tradisce in quanto ad autonomia, connettività, qualità dello schermo e praticità d’uso con il tasto unico centrale. Non è troppo da biasimare la fotocamera, sicuramente non al top ma sufficiente dato il posizionamento sul mercato, e l’unica nota che fa storcere un po’ il naso risiede sicuramente nel mancato aggiornamento del launcher alla grafica di Android 7.0 Nougat, anche questo aspetto però facilmente glissabile installando un launcher alternativo e la presenza di un connettore Micro USB.
In ogni caso, il prezzo di 299 euro su Amazon pone questo Lenovo P2 tra le migliori soluzioni per rapporto qualità prezzo tra i battery phone presenti ufficialmente sul mercato italiano.
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