Recensione GPD Win, il mini PC che gioca a fare la console

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Quando si parla di mini PC il pensiero va quasi automaticamente alle TV Box e prodotti simili. Ma non è questo il caso del GPD Win, un prodotto decisamente più interessante ma al contempo azzardato. Presentato ad inizio 2016 tramite la piattaforma di Indiegogo, è uno dei pochi progetti hardware ad essere arrivato effettivamente sul mercato. Noi l’abbiamo provato per circa un mese, grazie all’invio del sample da parte di GeekMall, e siamo finalmente pronti a darvi il nostro parere in questa recensione.

Recensione GPD Win, il mini PC che gioca a fare la console

GPD Win – Unboxing

Al di là della palese somiglianza con i box di vendita di Huawei, al suo interno troviamo la seguente dotazione:

  • GPD Win;
  • caricatore con presa asiatica ed adattatore EU da 5V 2.5A;
  • cavo USB / USB Type-C di ricarica e trasferimento dati USB;
  • cuffie in-ear;
  • libretti di configurazione ed istruzioni in inglese e cinese.

GPD Win – Design e qualità costruttiva

A prima vista non è difficile scambiare il GPD Win per un Nintendo 3DS. Al contrario della console, però, la scocca è in plasticametallo: l’oleofobicità non è il massimo ma comunque la sensazione restituita una volta impugnato è tutto sommato piacevole. Il peso è di circa 600 g, non proprio un peso piuma. Se la parte superiore non presenta alcunché, in quella inferiore troviamo alcuni dettagli importanti. Il primo è lo switch per attivare la ventola interna, settabile su 3 posizioni e coadiuvata dalle 3 griglie laterali per la dissipazione. Il secondo è lo speaker, situato in una posizione infelice, vista la facilità nel tapparlo con il palmo della mano. L’audio restituito è abbastanza potente ma privo di frequenze basse. Ci sono anche 4 piedini, purtroppo privi di gommatura.

Fortunatamente c’è l’ingresso mini-jack da 3.5 mm. Nella parte posteriore vediamo anche l’ingresso USB Type-C per trasferimento dati e ricarica, un ingresso USB Full Size per archiviazione e periferiche esterne, una porta output mini HDMI per collegare monitor esterni ed un sempre utile slot microSD fino a 128 GB.

Ma è andando ad aprire la scocca che vediamo il fulcro di questo vero e proprio frankenstein. Infatti, una volta aperto GPD Win somiglia in tutto e per tutto ad un gamepad, con tanto di joystick analogici ALPS gommati, croce direzionale, tasti A/B/X/Y e tasti dorsali Omron L1/L2/R1/R2 (non troppo saldi nel loro collocamento). Sono anche presenti i tasti L3/R3 e Start/Select ma sono in una posizione a dir poco scomoda. A questi ultimi sono affiancati il tasto Power (l’unico tasto metallico e non rialzato) ed il tasto Xbox. Qua troviamo anche la tastiera QWERTY, priva di lettere accentate ma precisa. Seppur i tasti risultino un po’ piccoli e duri nella digitazione, ciò è per evitare tocchi imprevisti in fase gamepad.

Ma ritornando alla parte gamepad, nella parte centrale è situato uno switch a 3 profili. Quell centrale è il “mouse“, con cui gestire movimento e scrolling del cursore tramite i joystick, con i tasti L1 ed R1 che fungono da click destro e sinistro. Abbiamo poi la modalità Xinput, con cui simulare un controller simil Xbox. Infine abbiamo il Dinput, utile con alcuni giochi di vecchia uscita. Vi consigliamo di seguire le ben realizzate guide presenti nel libretto d’istruzioni per configurare al meglio il tutto.

GPD Win – Display

A discapito di dimensioni di 155 x 97 x 23.5 mm, a bordo del GPD Win è integrato un pannello IPS da 5.5 pollici con risoluzione HD e protezione Gorilla Glass 3. Seppur non si tratti di una tecnologia al passo coi tempi, questa scelta è stata intrapresa per preservare le prestazioni ma soprattutto l’autonomia. E niente paura, lo schermo è multitouch, perciò potrete muovervi nelle interfacce con le vostre dita. Si poteva fare qualcosa in più per quanto riguarda l’oleofobicità. Si tratta comunque di un buon display dalla taratura più che sufficiente.

Anche se la luminosità massima non fa gridare al miracolo, la riflettività è accettabile all’aria aperta, così come gli angoli di visuale. Mi ha sorpreso in positivo la cerniera che permette l’inclinazione del display fino a 180°, rigida e priva di flessioni. Chiudendo il coperchio manderemo in automatico il GPD Win in modalità sleep.

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GPD Win – Prestazioni, hardware e software

Rispetto alle prime fasi del crowdfunding, il comparto hardware del GPD Win è stato aggiornato e reso più performante. Al suo interno guida il tutto un chipset Intel Atom x7-Z8750 a 14 nm, comprensivo di CPU quad-core con frequenza base ad 1.6 GHz, con boost fino a 2.56 GHz. La parte grafica è affidata alla GPU integrata Intel HD Graphics 405 Gen8 a 200 MHz con boost a 600 MHz. Lato memorie abbiamo 4 GB di RAM DDR3-1600 e 64 GB di memoria eMMC espandibile tramite la succitata microSD.

Come avrete capito, non stiamo parlando di una configurazione particolarmente potente, soprattutto se rapportata ad altri dispositivi come smartphone top di gamma e simili. GPD ha cercato un compromesso fra potenza necessaria, consumi e prezzo, riuscendo più o meno nel suo intento. L’unico neo che non ho digerito granché è la memoria interna: a disposizione avrete soltanto circa 45 GB all’accensione. Perciò andando ad installare software particolarmente pesanti dovrete necessariamente fare affidamento ad una microSD capiente o un hard disk esterno.

Se state cercando una macchina in grado di far girare GTA V o Crysis 3 a 60 fps, beh, preparatevi a rimanere delusi. Certo, è possibile giocare ad alcuni titoli recenti (per esempio The Witcher 3, GTA IV o Skyrim a 20/30 fps ma impostando il tutto a dettagli minimi e magari scalando al ribasso la definizione, viste le dimensioni contenute dello schermo. Dato che si tratta di un macchina basata interamente su Windows 10 Home (correttamente attivato) potete utilizzare Steam, per la gioia di tutti gli amanti dei numerosi giochi indie presenti sulla piattaforma. Per avere un’idea della quantità e del tipo di titoli giocabili ad hoc con il dispositivo, vi consigliamo questo video.

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Tuttavia, il primo pensiero che ho avuto con la GPD Win è uno solo: emulatori. Sorvolando sull’aspetto puramente etico dell’argomento, capirete da voi come la GPD Win può diventare un grosso raccoglitore di giochi più o meno vintage. E l’emulazione risulta godibile anche con software più performanti come il Dolphin o PCSX2, mentre non avrete nessun problema con app come VBA, ePSXe, MAME e via dicendo. Un altro aspetto da non sottovalutare assolutamente è il supporto ai servizi di streaming di NVIDIA, Microsoft e Sony. Nel caso possediate una delle console in questione ed una buona connessione casalinga, potrete trasformare facilmente il GPD Win in un utile compagno di gaming sulla comodità del vostro letto o, perché no, al bagno.

Vista la natura hardware e software, il GPD Win può rivelarsi anche un comodo strumento anche per software non gaming. Nulla vi vieta di utilizzarlo come mini PC di scorta/emergenza, con cui utilizzare la suite Office o navigare via browser (occhio a non saturare la RAM). Inoltre, essendo presente l’ingresso mini HDMI, potrete anche sfruttare un monitor esterno. A dispetto della sua anima portatile, il GPD Win non integra nessuno slot SIM. Al contrario, troviamo lo standard Wi-Fi a/b/g/n, con una ricezione sufficiente ma nulla più. Nessun problema, invece, per il Bluetooth 4.1. Da non trascurare la gestione delle temperature: anche se è presente la ventola regolabile posteriormente in velocità, con un carico pesante si arrivano a toccare i 60/65° C, un calore che in maniera minore si avverte anche sulla scocca frontale in prossimità dei tasti.

GPD Win – Autonomia

Nella scocca del GPD Win è situata una batteria da 6900 mAh non removibile. I risultati ottenuti in questi giorni non sono fra i più rosei ma comunque in linea con la potenza erogata. Con un utilizzo medio si possono raggiungere facilmente le 4/5 ore di display attivo, mentre chiedendo di più all’hardware si scende a 2/3 ore, a seconda della luminosità del display utilizzata. Per la ricarica, con il caricatore in dotazione da 5V 2.5A occorrono circa 3/4 ore.

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GPD Win – Conclusioni

Vi confesso che dare una valutazione schietta su questo GPD Win non è stato facile. Un giorno l’ho adorato e quello dopo l’ho odiato. La prima cosa che mi viene da dire è che non è assolutamente un dispositivo per neofiti del PC o gente poco paziente. Sarà necessario prendere confidenza col mezzo e settarlo a puntino per non incorrere nelle non poche problematiche dietro l’angolo. Al contrario, se il vostro pane quotidiano sono emulatori e giochi vintage e vi stuzzica l’idea di portare con voi i vostri titoli preferiti, amerete il GPD Win. Per essere una soluzione portatile grossa quanto un portafogli da donna, al suo interno questo mini PC offre un hardware di tutto rispetto, a patto di non crearsi aspettative troppo alte. Avrei preferito soltanto maggiore spazio per le memorie, soprattutto quella interna d’archiviazione.


Il GPD Win è disponibile all’acquisto tramite lo store online GeekMall ad un prezzo di 329 euro. Non sono previste spese doganali in quanto la spedizione viene effettuata in Italia in circa 48-72 ore.


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