A quanto pare Xiaomi è pronta ad entrare ufficialmente, anche se in punta di piedi, nel mercato della Corea del Sud. Anche se attualmente alcuni prodotti dell’azienda cinese sono già venduti tramite rivenditori, oggi è stato lanciato il primo sito ufficiale in coreano.
Da quanto è possibile notare direttamente dal sito, attualmente sono presenti soltanto prodotti delle linee Smart Home, wearable e accessori, oltre al monopattino elettrico dell’azienda. Mancano, quindi, gli smartphone, i tablet ed i laptop. Questo fa seguito alle voci che vorrebbero l’apertura di uno store del brand nella stessa capitale Seul.
Xiaomi lancia un sito ufficiale in Corea del Sud
Da notare, in primo luogo, che oltre alla mancanza di tanti prodotti, anche quelli presenti non offrono alcuna possibilità d’acquisto. Questo perché, sin da marzo, i device presenti nel sito sono venduti da distributori locali, Nanjing Youmi Electronics Technology e Koma Trade, e la mossa di Xiaomi potrebbe, da una parte, ufficializzare ulteriormente la vendita e dall’altra servire a far girare il nome del brand alla ricerca di ulteriori distributori, magari per iniziare la commercializzazione anche degli smartphone nel paese.
Questa, però, potrebbe non essere una mossa semplice da parte del colosso cinese, in quanto anche Huawei si è dovuta scontrare con la forte ritrosia da parte dei coreani di abbandonare gli smartphone prodotti nel paese, come i Samsung e gli LG. Ricordiamo, infatti, che la Corea del Sud (così come la Cina stessa) è un paese particolarmente nazionalista.
Anche la stampa nazionale ipotizza che Xiaomi possa diventare popolare tra i giovani consumatori, meno legati a questi costumi e più interessati ad approfittare del risparmio offerto dal brand. Tutto quindi, potrebbe avere senso se Xiaomi riuscirà ad offrire i suoi telefoni anche ufficialmente ad un prezzo competitivo.
Per il momento, l’azienda si prepara acquistando diversi brevetti, necessari per la commercializzazione di telefoni, da Microsoft. Da parte nostra, l’approdo di Xiaomi in Corea potrebbe rappresentare una buona notizia, utilizzando il paese le medesime bande LTE italiane e le stesse prese elettriche europee. Insomma, questa storia è appena all’inizio.
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