Xiaomi Mi MIX. Basta soltanto il nome a far salire un brivido sulla schiena e a solleticare la curiosità di tutti gli appassionati di smartphone e della tecnologia in generale. Quanti sono gli smartphone che in questi ultimi anni sono riusciti a stupirci? Pochi. Fra design poco originali e prestazioni hardware allineate, è ormai impresa ardua che un terminale riesca effettivamente a fare breccia nell’immaginario comune, ponendosi da standard del settore.
Ed è proprio a questo che il produttore asiatico ha voluto puntare. Lo Xiaomi Mi MIX è uno smartphone emozionale, in grado di andare oltre alla (più che buona) scheda tecnica offrendo qualcosa di nuovo, fresco ed originale. Non a caso è stato definito dall’azienda stessa un “Concept Phone“: la rappresentazione di una sensazione comune, ovvero la voglia di cambiamento, fatta telefono, appunto.
Ma cosa si cela effettivamente dietro a questo dispositivo? Una volta superato l’effetto “Wow“,cosa ha realmente da offrire questo device? A chi è indirizzato questo prodotto? A questa, e a molte altre domande, vi rispondiamo nella nostra recensione completa!
Xiaomi Mi MIX | La recensione completa di GizChina.it
Xiaomi Mi MIX – Unboxing
Per la prima volta ecco che Xiaomi ci stupisce con un packaging degno di nota. La confezione si apre magneticamente e rivela al suo interno gli scomparti del box di vendita, il tutto confezionato da degno di top di gamma.. O quasi. Sì, perché all’interno non è presente nessun auricolare, una scelta non tragica ma che a queste cifre potrebbe non essere scontata per tutti. Chi di noi non avrebbe preferito piuttosto pagare qualche euro in più e trovare un bel paio di Xiaomi Hybrid?
Xiaomi Mi MIX – Design e qualità costruttiva
Cercherò di non essere prolisso ma la vedo dura, visto che questa è la parte più “succosa” di tutta la recensione. Come tutti sanno, infatti, lo Xiaomi Mi MIX rappresenta una sorta di punta di rottura nel mercato degli smartphone sotto vari aspetti.
L’aspetto principale è quello legato al design adottato. E sì, lo sappiamo che Sharp ci aveva già deliziato anni fa con la serie Aquos, ma è altrettanto indubbio che Xiaomi abbia preso quel “concept” elevandolo ad un’espressione più alta e completa ed offrendolo ad una platea ben più ampia. D’altronde è la stessa Sharp ad aver prodotto i display del Mi MIX, la quale (ma qua si entra nelle speculazioni) potrebbe aver deciso di collaborare con Xiaomi affidandole tale eredità.
Chi non è rimasto affascinato al primo sguardo a questo dispositivo? In un mondo dove vengono fruiti sempre più contenuti multimediali, avere un display il più grande possibile nelle minori dimensioni possibili sta diventando quasi una necessità (qualcuno ha detto iPhone 6 Plus?).
Ed ecco quindi che viene eliminata la parte superiore per far sì che si ottenga la screen-to-body ratio più elevata di sempre di circa l’83%. Ciò ha implicato la modifica di alcuni aspetti tecnici del dispositivo, e qua passiamo agli altri 3 aspetti di rottura presenti.
Niente capsula auricolare: al suo posto è stato inserito all’interno della scocca un trasduttore piezoelettrico che converte l’energia elettrica in energia meccanica; probabilmente stiamo parlando della stessa tecnologia “Direct Wave Receiver” di Sharp utilizzata per la succitata serie Aquos. Così facendo l’audio non viene veicolato da uno speaker, ma tramite vibrazione dell’intero dispositivo. Qual è il risultato? È sì possibile poggiare l’orecchio ovunque lungo il telefono (anche sulla back cover) per sentire il nostro interlocutore, ma a discapito della qualità, visto che l’audio risulta metallico e con un volume non sempre adatto se ci si trova in situazioni particolarmente rumorose.
Ed il sensore di prossimità? Se sugli Sharp tale sensore era stato direttamente eliminato, Xiaomi ha inserito un sensore ad ultrasuoni, anch’esso all’interno della scocca, il quale avverte l’avvicinamento del volto spegnendo il display. Il funzionamento è quasi sempre ok, tranne in alcuni rari casi in cui il display si è riattivato durante alcune chiamate.
Ultima, ma non ultima, la fotocamera frontale, la quale è stata direttamente spostata nell’unico bordo utile presente, ovvero quello inferiore. Qua l’unica differenza di utilizzo sta nel dover (ma non obbligatoriamente) ruotare lo smartphone per avere un’inquadratura classica e meno “strana”. Chiaramente ruoterà anche l’interfaccia, permettendovi di scattare come su un normale telefono. Inferiormente troviamo anche il LED di notifica RGB.
Se tutto ciò non bastasse a rendere unico lo Xiaomi Mi MIX, aggiungiamoci che l’intera scocca è realizzata in ceramica. E no, non soltanto la parte posteriore come visto ad esempio con OnePlus X, ma anche l’intero frame laterale con annessi tasti ed il lettore d’impronte. Ciò si traduce in un’estrema eleganza dando la sensazione di tenere in mano qualcosa di realmente premium, grazie anche ad un assemblaggio impeccabile: insomma, un vero gioiello.
Tuttavia, questo Mi MIX vive di luci ed ombre, e quest’ultime sono rappresentate dall’estrema scivolosità del telefono, quasi ingestibile nell’utilizzo ad una mano. A ciò si può porre rimedio utilizzando la cover protettiva, la quale va purtroppo a penalizzare l’aspetto estetico, elemento cardine di questo terminale. D’altronde, a differenza dei più contenuti Sharp e pur avendo bordi ridotti quasi al minimo possibile, troviamo dimensioni di 158.8 x 81.9 x 7.9 mm ed un peso di ben 209 g, non proprio un peso piuma. Certo, è presente la modalità ad 1 mano con cui restringere il display, ma rimane comunque un device difficile da impugnare.
Dal punto di vista della durezza la ceramica gode di un livello 8 sulla scala di Mohs, risultando più resistente all’usura rispetto al Corning Gorilla Glass 4/5 (livello 7). Nuovamente, non è tutto oro quel che luccica, dato che la ceramica è molto sensibile agli urti improvvisi: ciò significa che alla prima caduta (facilitata dalla scivolosità) dovrete con buona probabilità salutare il vostro Mi MIX. E l’assenza di bordi non sarà d’aiuto, visto che l’urto verrà trasmesso al display, con probabili danni anche al pannello.
Xiaomi Mi MIX – Lettore d’impronte digitali
Chiaramente posizionato posteriormente, il lettore d’impronte del Mi MIX è probabilmente uno dei sensori meno “tattili” presenti in commercio, in quanto un po’ piccolo di diametro, non troppo incassato e, essendo rivestito in ceramica, non molto individuabile dal dito in quanto tende a confondersi con la scocca.
Fortunatamente il funzionamento è molto buono e reattivo, con un’alta velocità di risveglio ed una discreta precisione. Grazie alla presenza della MIUI 8, inoltre, è possibile bloccare l’avvio di app ed accedere alla Child Mode.
Xiaomi Mi MIX – Display
Andando oltre i discorsi già affrontati nei precedenti paragrafi, lo Xiaomi Mi MIX offre un enorme schermo da 6.4 pollici in un corpo da 5.5/5.7 pollici. Vista la particolare costruzione, il form factor adottato è in 17:9 e ciò comporta che durante la visione di contenuti standard in 16:9 compariranno delle piccole bande nere ai lati. Da segnalare come il display sia effettivamente curvato ai 4 angoli.
Anche la risoluzione del display è stata adattata ed è di 2040 x 1080 pixel, ovvero un normale Full HD con una porzione di pixel in più per compensare tale form factor. Anche se per certi versi una risoluzione 2K sarebbe potuta essere più adeguata a queste dimensioni, la densità di 362 PPI garantisce una visione soddisfacente, anche se ad un occhio smaliziato i pixel saranno visibili.
Probabilmente la tecnologia AMOLED avrebbe potuto aiutare con un maggior contrasto, ma il pannello IPS qua utilizzato offre un discreto bilanciamento del bianco (tarabile tramite 3 presets) ed una buona luminosità di 500 nits, risultando ben leggibile anche all’aperto. Buono il trattamento oleofobico, anche se non da record.
Ma la parte migliore non sta nei dati tecnici, quanto nell’estrema immersività di questo display, la cui ampiezza vi avvolgerà durante la visione di contenuti multimediali e le sessioni di gaming, offrendovi un’esperienza che difficilmente ritroverete su altri smartphone.
Xiaomi Mi MIX – Comparto hardware
Viste le enormi discussioni legate agli argomenti appena esposti, può quasi passare in secondo piano il cuore pulsante di questo Mi MIX, rappresentato dal nuovo e performante SoC Qualcomm Snapdragon 821, comprensivo di CPU quad-core con architettura Kryo a 64 bit (2 x 2.35 GHz + 2 x 2.19 GHz).
Grazie ai 4 GB di RAM LPDDR4-1866 dual channel tutte le operazioni vengono svolte in maniera egregia, non dando mai particolari segni di rallentamento anche con le operazioni più complesse ed il tutto mantenendo sempre temperature al di sotto della media. Per quanto la MIUI sia una fra le interfacce più energivore (1.9 GB di RAM occupata) non si notano rallentamenti o freeze anche con un utilizzo spinto.
La parte grafica è affidata all’altrettanto ottima GPU Qualcomm Adreno 530 con clock massimo di 652 MHz, le cui performance sono ormai risapute, ovvero ottime.
Vista la mancanza di espandibilità (ormai cattiva abitudine di Xiaomi nella fascia alta), la memoria interna parte da 128 GB (di cui disponibili circa 114 GB), prodotta dalla SK Hynix e di tipo UFS 2.0, con una rapida velocità di scrittura e lettura.
Xiaomi Mi MIX – Benchmark
Xiaomi Mi MIX – Qualità fotografica
- Posteriore: 16 mega-pixel
- OmniVision OV16880 PureCel – 1,029 µm – f/2.0 – EIS – autofocus PDAF
- Anteriore: 5 mega-pixel
- OmniVision OV5675 PureCel – 1,151 µm – f/2.0
Se la principale croce e delizia dello Xiaomi Mi MIX è l’aspetto costruttivo, la seconda maggiore pecca è indubbiamente il comparto fotografico. A seguito della presentazione, infatti, è stato rivelato che i sensori fotografici implementati sono prodotti da OmniVision, un’azienda solitamente associata a brand di fascia bassa, ed i dubbi sorti in merito si sono purtroppo confermati.
Se le foto immortalate in situazioni favorevoli e di buona luminosità sono tutto sommato godibili, lo stesso non si può dire in situazioni più da “punta e scatta“, visto che non sarà difficile ottenere immagini micro-mosse (se non peggio) o con colori non correttamente riprodotti.
Fortunatamente troviamo la ben fatta interfaccia di Xiaomi (che bello che è il viewfinder su questo display?!) attivabile rapidamente tramite doppio click del tasto Volume – e che, per quanto ci aiuti con funzioni come l’HDR Auto, non riesce a coprire i difetti di questo sensore, il quale spesso soffre anche di una sovra-esposizione dell’inquadratura. Per carità, se utilizzate la fotocamera del telefono prettamente per un utilizzo social può anche andare bene, ma in caso contrario la delusione è dietro l’angolo.
La situazione peggiora ulteriormente passando alla fotocamera frontale, la cui definizione d’immagine scarseggia così come la fedeltà cromatica, salvo situazioni di buona illuminazione ambientale.
Xiaomi Mi MIX – Qualità video
Registrabili in 4K/30fps, 1080p/30fps e 720p/120fps, si nota l’assenza dei video in formato 1080p/60fps. La qualità cromatica sale leggermente rispetto alle foto, ma non si può dire altrettanto per la definizione dell’immagine. Se la stabilizzazione EIS del Google Pixel risulta fra le più efficaci attualmente disponibili, così non è per lo Xiaomi Mi MIX.
Xiaomi Mi MIX – Qualità audio
Posizionato inferiormente, lo speaker mono fa discretamente il suo lavoro, garantendo un buon livello di volume ed una modesta riproduzione dell’intero range di frequenze.
Come sempre la situazione migliora nettamente durante l’ascolto in cuffia, grazie al supporto Dirac HD Sound ed al DAC Aqstic di Qualcomm a 192 kHz/24-bit, i cui dati tecnici comprendono 115 dB di SNR e -105 dB di THD+N (per maggiori informazioni sul significato di queste nomenclature date uno sguardo a questo articolo).
Xiaomi Mi MIX – Connettività
Pur mancando lo slot microSD, lo Xiaomi Mi MIX offre un slot dual Nano SIM dual stand-by. Il modem LTE Cat.11 offre una buona velocità di connessione ma soffre dell’assenza della banda 20, con annesse ed eventuali problematiche per la rete 4G. La gestione dual SIM è buona ma non impeccabile, vista la mancanza di suonerie diversificate e switch a caldo del 4G tramite i toggles rapidi.
Impeccabile, invece, la connessione Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band, con un rapido aggancio delle reti ed una buona copertura del segnale. Presenti e funzionanti Bluetooth 4.2 ed NFC, mentre sono assenti Radio FM e sensore IR. Per concludere, la navigazione satellitare è garantita dai sensori GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou, i quali offrono un buon fix del segnale grazie anche alla presenza della bussola elettronica.
Xiaomi Mi MIX – Software
A bordo dello Xiaomi Mi MIX troviamo Android 6.0.1 Marshmallow, come sempre enormemente personalizzato dalla MIUI 8.0.10.0. Per quanto essa non differisca in praticamente nulla da quanto visto finora sui precedenti modelli Xiaomi, in questo caso offre alcune funzioni utili a gestire il dispositivo.
Oltre alla già citata modalità ad 1 mano, è possibile nascondere la dock dalla Home Screen ed espandere ancora di più i contenuti visualizzati a schermo, rendendo il tutto ancora più “crisp“, come direbbero oltreoceano. Inoltre potremo eventualmente sostituirla con la Quick Ball, un pulsante sul bordo del display che aiuta (più o meno) l’utilizzo con 1 mano, anche se ve lo sconsiglio altamente: ricordate la fragilità della ceramica? Ecco.
Per il resto le features presenti rimangono le solite e sempre gradite: Temi, Wallpaper Carousel, modalità Lettura, double tap to wake, Second Space e Dual Apps.
Xiaomi Mi MIX – Autonomia
Pur non eccedendo particolarmente nello spessore, lo Xiaomi Mi MIX nasconde al suo interno una batteria da ben 4400 mAh, e da questo punto di vista rappresenta quasi un record della categoria dei top di gamma, superando anche il Huawei Mate 9 con i suoi 4000 mAh.
Ciò, unito alla risoluzione “soltanto” Full HD, permette di ottenere risultati decisamente soddisfacenti, portandoci tranquillamente a fine giornata senza incorrere in particolari sacrifici, garantendo circa 6 ore di display attivo con un utilizzo abbastanza intenso sotto 4G e Wi-Fi.
Presente poi il supporto Quick Charge 3.0, tramite apposito caricatore da 5/9/12V e 1.5/2/2.5A, con il quale raggiungere circa il 70% in 30 minuti ed il 100% in circa 2 ore e 25 minuti.
Xiaomi Mi MIX – Conclusioni
Non vi nego che trarre delle conclusioni oggettive su questo Xiaomi Mi MIX non sia stato del tutto facile. L’impatto estetico è incredibile e già solo questo potrebbe bastare ad affermare che si tratti effettivamente dello “smartphone del futuro“.
Ragionando più razionalmente, però, è altrettanto palese come questo terminale presenti dei difetti abbastanza marcati per la fascia di prezzo, ovvero una fotocamera insufficiente, un’ergonomia quasi inesistente ed una parte telefonica non del tutto convincente.
Ma lo Xiaomi Mi MIX è bello, dannatamente bello, e resistergli è veramente difficile. Ma è altresì vero che si tratta di un prodotto per pochi appassionati disposti a spendere cifre non alla portata di tutti e a preferirne l’unicità piuttosto che la praticità d’utilizzo.
Stiamo parlando di un prodotto pionieristico e in un futuro non troppo remoto siamo pressoché certi che svariate aziende ricalcheranno quanto fatto da Xiaomi. Time will tell, direbbero oltreoceano.
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