Chuwi Ublue è il primo caricabatterie per auto proposto dalla nota azienda cinese, conosciuta finora esclusivamente per la produzione di tablet e dispositivi 2-in-1, ed in generale è anche il primo accessorio da questa distribuito.
Ne avevamo parlato già qualche mese fa e ne avevamo potuto apprezzare il design che, insieme alla scelta dei materiali e alla qualità costruttiva, sono sicuramente i maggiori punti di forza di questo dispositivo.
Veniamo ora alla recensione, ringraziando in primo luogo Chuwi per averci fornito il sample per la recensione.
Confezione
Chuwi ha, sicuramente, voluto sottolineare il carattere “premium” del suo caricabatterie a partire dalla confezione. Il box di vendita, infatti, è realizzato in cartone di ottima qualità con effetto “tessuto” e colorazione nera, con il logo di Chuwi argentato e a rilievo, e dà subito l’impressione di trovarsi di fronte ad un prodotto di qualità. Sul lato posteriore della scatola un adesivo ne riepiloga le specifiche tecniche.
Il caricabatterie, poi, è alloggiato all’interno di una sagoma in spugna, al di sotto della quale è presente un manuale di istruzioni in inglese e cinese e due cartoncini sagomati che ne attestano alcune certificazioni.
Tutto sommato una dotazione molto essenziale, non essendo presenti cavi di ricarica o altri accessori.
Design, costruzione e specifiche
Veniamo a quelli che sono sicuramente i punti di forza del Chuwi Ublue. La costruzione del dispositivo è sicuramente ottima. Questo si presenta compatto, dal design piacevole e interamente realizzato in metallo. L’azienda, infatti, sostiene che sia stato realizzato attraverso 18 passaggi produttivi.
Altra caratteristica, che poi dà anche il nome al Chuwi Ublue, è il cerchio LED blu che circonda l’alloggiamento (nero) delle porte USB e che si fa assolutamente notare una volta che questi viene posto nella presa accendisigari dell’auto.
Da sottolineare, inoltre, il fatto che mediante tre molle poste ai lati e sul fondo del caricabatterie, questo alloggia perfettamente in qualsiasi presa, risultando essere sempre ben saldo. In sede di recensione l’abbiamo, infatti, potuto provare in diverse automobili con prese accendisigari diverse, risultando sempre stabilissimo.
Il caricabatterie, come dicevamo molto compatto, ha le dimensioni di 54 x 25 x 25 mm e pesa 45,5 grammi, risultando essere non proprio leggerissimo ma giustificando questo dato con i materiali costruttivi.
Sul corpo del Chuwi Ublue è disegnato il logo dell’azienda mentre, sul lato opposto, troviamo un piccolo riepilogo delle caratteristiche tecniche e delle certificazioni internazionali.
Proprio riguardo le caratteristiche tecniche, questo caricabatterie è compatibile con prese accendisigari sia da 12V che da 24V e possiede due porte USB standard, con uscita massima per ognuna di 2.4A ma che, se usate entrambe, non può superare in totale i 3.4A.
È presente, inoltre, la tecnologia “smart charge” che permette ad Ublue di identificare l’amperaggio necessario al singolo dispositivo collegato e il “multi-protect safety system“, che dovrebbe proteggere da sovravoltaggio e surriscaldamento.
In sede di prova, abbiamo caricato smartphone, navigatori satellitari e batterie di fotocamera, con risultati sempre soddisfacenti e il Chuwi Ublue, pur riscaldandosi lievemente (anche perché realizzato in metallo) non ha mai dato l’impressione di surriscaldarsi o andare in affanno.
Conclusioni
Questo Chuwi Ublue si caratterizza per essere un prodotto qualità e che, soprattutto, sarà sempre piacevole utilizzare in quanto si integra perfettamente in qualsiasi automobile, facendosi anche “notare“, grazie al cerchio LED blu.
Se, quindi, non avete necessità di utilizzare caricabatterie che presentino specifiche tecnologie di ricarica veloce, il Chuwi Ublue risulta essere un’ottima soluzione per gli amanti dei prodotti ben realizzati e di design.
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