Dopo il teardown del nuovo Xiaomi Mi 5 eseguito da Hugo Barra in persona, ora il dispositivo è stato sottoposto ai test più duri, ovvero quello dello “scratch test”, del “bend test” e “burn test”.
Rispettivamente nel primo test il device è stato sottoposto a tagli e graffi da parte di alcuni utensili, nel secondo test invece Mi 5 è stato piagato con forza fino a che non si è letteralmente spezzato a metà e per concludere, nel terzo test lo schermo del dispositivo è stato “bruciato” con un accendino.
Come si sarà comportato Xiaomi Mi 5 nei tre test?
Andando in ordine, prima dell’inizio del primo test è stata applicata una striscia bianca lateralmente sul display, la quale è stata divisa in diversi settori. Fatto ciò sono state usate delle punte (probabilmente in acciaio) per graffiare in diversi punti lo schermo, il quale ha reagito abbastanza bene tranne che sulla parte superiore (nella quale è stata utilizzata una punta di un materiale differente). Si evincono infatti dei graffi abbastanza marcati. Successivamente hanno subito lo stesso trattamento sia il marchio “Mi” posto sulla scocca posteriore e la fotocamera posteriore la quale però, a differenza del logo sembra aver resistito molto bene ai graffi.
Successivamente è stato utilizzato un comune accendino per annerire una parte del display, la quale però ha reagito in maniera positiva, continuando a funzionare anche dopo la scomparsa dell’alone nero.
Per concludere è stato eseguito il bend test, il quale ha dimostrato la poca solidità dello Xiaomi Mi 5 nel caso in cui dovesse subire degli urti o piegature, le quali potrebbero avere luogo anche semplicemente tenendo il dispositivo in tasca.