AT&T, nota compagnia di telecomunicazioni statunitense, starebbe cercando di commercializzare un telefono Android che però faccia a meno dei servizi Google. Questa, per AT&T, non sarebbe una prima volta in quanto già in passato si è fatta promotrice di device come l’Amazon Fire Phone (e alcuni “Facebook” phone prima di questo) che si sono rivelati, poi, dei veri fallimenti.
Un nuovo tentativo potrebbe vedere la luce grazie a Cyanogen Inc., il cui CEO Kirt McMaster ha più volte annunciato di voler produrre un sistema operativo che, pur basandosi su Android, non facesse alcun uso dei servizi Google. Secondo una fonte americana, per l’appunto, Cyanogen starebbe lavorando con ZTE ad un telefono che sarà poi venduto da AT&T.
Ad onor del vero in Cina è una cosa comune che i telefoni non utilizzino i servizi Google, per le tante restrizioni a cui sono lì sottoposti, ma l’intenzione di AT&T sarebbe motivata da precise motivazioni: poter pre-installare delle applicazioni e dei servizi proprietari che, al momento, non vengono sfruttati secondo le aspettative dell’azienda, un esempio tra i tanti sarebbe DirecTV, una piattaforma televisiva live e on-demand da poco acquistata dal carrier telefonico americano.
Sicuramente l’unione di queste tre compagnie (ZTE per la costruzione del telefono, Cyanogen per il software e AT&T per curarne le vendite e i servizi telefonici) potrebbe essere foriera di sorprese anche se c’è da dire che ZTE è incorsa, negli ultimi tempi, in problemi con il governo statunitense in quanto è venuto alla luce il fatto che fornisse materiale elettronico in Iran, Paese verso il quale gli Stati Uniti hanno imposto un embargo, cosa che, esattamente, non dona a ZTE una buona immagine negli USA.
Infatti recentemente l’azienda cinese è stata vittima di un blocco delle esportazioni, poi rimosso, che però potrebbe avere degli strascichi futuri.
Per quanto riguarda Cyanogen, invece, il progetto di creare un sistema operativo Android senza Google prosegue senza sosta e con il supporto, nemmeno troppo velato, di Microsoft le cui applicazioni stanno lentamente sostituendo quelle di Google su Cyanogen OS: ad esempio Cortana è già parte integrante del sistema. Cyanogen, inoltre, potrebbe utilizzare anche alcune applicazioni di Amazon, come ad esempio l’App Store, per coprire i servizi essenziali mancanti.
C’è da dire che queste ipotesi sono comunque frutto di voci diffuse da un articolo suThe Information e che, quindi, necessiterebbero di ulteriori conferme prima di essere prese per assoluta verità.