Quando un’azienda riesce a costruirsi negli anni un’ottima nomea ed un seguito degno di nota, è palpabile l’attesa che si celi dietro ogni nuova uscita, specialmente se, come in questo caso, si tratta di un top di gamma.
Dopo più di un anno e mezzo di distanza dal lancio del precedente Mi 4, Xiaomi torna finalmente sul mercato con un flagship degno di tale nome: lo Xiaomi Mi 5.
Vista l’attesa e visti i precedenti, le aspettative sono molte, sia da parte degli utenti che anche da parte nostra. Quest’oggi ci apprestiamo ad analizzare la versione Prime, con 3 GB di RAM, 64 GB di memoria interna ed uno Snapdragon 820 a pieno regime.
Prima di iniziare, vorrei innanzitutto ringraziare TopResellerStore per l’invio del sample. Ma bando agli indugi, ecco la nostra recensione dello Xiaomi Mi 5!
Xiaomi Mi 5 Prime, la recensione di GizChinaIT
Xiaomi Mi 5 Prime – Unboxing
Nessuna sorpresa all’interno del box di vendita del device, dove troviamo:
- Xiaomi Mi 5;
- caricatore rapido da 12/9/5 V e 2.5/2/1.5 A;
- cavo micro USB / Type-C;
- spilletta per l’estrazione del carrellino SIM;
- manuale utente.
Xiaomi Mi 5 Prime – Design e qualità costruttiva
Il lavoro svolto a livello estetico da Xiaomi è indubbiamente apprezzabile.
Con un design che ricorda il precedente Mi Note, questo Mi 5 presenta una scocca realizzata interamente in vetro e metallo, con una doppia curvatura posteriore che facilita un grip già di per sé comodo viste le dimensioni di 144.6 x 69.2 x 7.3 mm ed un peso veramente ridotto di soli 129 grammi.
Da segnalare però la scivolosità della back cover, non tanto quando lo si impugna, ma soprattutto quando si va ad appoggiare il device su una superficie liscia, sulla quale è possibile notare l’effetto saponetta. Il lato positivo è che ciò è causato dal trattamento oleofobico del retro, il quale non trattiene granché le impronte.
Sul lato sinistro il tasto di accensione/spegnimento, mentre sul lato destro abbiamo il carrellino per le due SIM in formato Nano. Superiormente vediamo l’ingresso minijack per le cuffie, il sensore infrarossi ed il microfono per la soppressione dei rumori.
Inferiormente, invece, abbiamo l’ingresso USB Type-C, la griglia dello speaker e quella del microfono principale.
Sulla parte posteriore è presente poi la fotocamera principale con annesso flash LED dual tone.
Frontalmente vediamo poi un’altra novità, ovvero il tasto fisico centrale, il quale svolge anche la funzione di lettore di impronte digitali (fino a 5 impronte registrabili) con una velocità di sblocco veramente rapida. Inoltre, è presente un’opzione tramite la quale, sfiorando il tasto, è possibile tornare direttamente alla schermata Home, in maniera simile al tasto mBack di Meizu.
A fianco di esso, troviamo poi i 2 tasti soft touch retroilluminati, per i quali è possibile impostare alcune funzioni per il singolo tocco e per la pressione prolungata.
Infine, superiormente troviamo la fotocamera anteriore, la capsula auricolare, i sensori di prossimità e luminosità, assieme al LED di notifica RGB.
Xiaomi Mi 5 Prime – Display
Il display del Mi 5 è un’unità da 5.15 pollici con risoluzione Full HD e 428 PPI di densità.
Pur essendo un pannello di tipo IPS, i colori sono molto ben riprodotti e saturati al punto giusto, anche se è possibile notare una variazione cromatica quando si inclina eccessivamente il telefono, soprattutto per i neri.
Comunque, nelle impostazioni è possibile settare alcuni profili di utilizzo, a loro volta modificabili.
La luminosità massima è molto buona grazie ad un valore di 600 nits, e sotto la luce solare non abbiamo grossi problemi di lettura, visto anche che il sensore automatico, in caso di forte esposizione, tende a saturare maggiormente i colori, in modo da facilitare la visione.
Ottima anche la luminosità minima in situazioni di scarsa luminosità, facilitata anche dalla modalità Lettura, con la quale possiamo andare a diminuire la componente blu per un affaticamento minore degli occhi.
Come sul retro, anche sul vetro frontale godiamo di un ottimo trattamento oleofobico.
Ottimo anche il touch screen, il quale non perde mai un colpo.
Xiaomi Mi 5 Prime – Hardware e performance
Questa variante dello Xiaomi Mi 5, come molti di voi ormai sapranno, differisce rispetto alla versione Standard in quanto lo Snapdragon 820 qua presente è privo di depotenziamenti.
Di conseguenza abbiamo un processore quad-core con architettura a 64 bit ARMv8-A con cluster Kryo da 2.15 e 1.5 GHz.
Le prestazioni sono da vero top di gamma, in qualsiasi contesto non si notano rallentamenti ed il tutto gira in maniera fluida. Solamente durante fasi di gaming intense si nota il riscaldamento della parte superiore sul retro, ma in maniera accettabile.
E proprio parlando di ciò, la parte grafica è affidata alla GPU Adreno 530 da 624 MHz, la quale garantisce delle sessioni di gaming sempre impeccabili anche con i giochi più pesanti, con un frame rate sempre alto e costante con dettagli grafici settati al massimo.
Proseguendo, i 3 GB di RAMLPDDR4 dual channel da 1866 MHz qua presenti si fanno notare. Pur essendo un quantitativo minore rispetto ad altri top di gamma, grazie ad una gestione ottimizzata si riescono tranquillamente a tenere in memoria 5 giochi pesanti come Asphalt 8, Real Racing 3, Dead Trigger 2, Modern Combat 5 e Dead Effect 2 senza ricaricamenti, con un passaggio repentino tra le varie app.
Unico neo (soggettivo) è la gestione del multitasking a schede orizzontali, in quanto personalmente preferisco una gestione in verticale.
Vista l’assenza dell’espansione tramite micro SD, fanno sicuramente comodo i 64 GB di memoria interna (di cui 57.84 effettivi) la quale, essendo di tipologia UFS 2.0, mostra la sua velocità sia durante l’installazione di giochi che nei benchmark appositi.
A tal proposito, vi rimandiamo al focus benchmark approfondito che abbiamo eseguiti negli scorsi giorni.
Ovviamente nessun problema nell’utilizzo dei browser (sia quello di default che Google Chrome) che nella riproduzione video, con supporto al formato 4K.
Xiaomi Mi 5 Prime – Antutu Benchmark
Xiaomi Mi 5 Prime – Test gaming con Real Racing 3
Xiaomi Mi 5 Prime – Comparto fotografico
Un altro aspetto su cui Xiaomi ha voluto puntare è la parte fotografica.
Posteriormente è presente un sensore Sony IMX298 da 16 mega-pixel, lo stesso presente sul Huawei Mate 8.
Scendendo nello specifico, abbiamo un’apertura focale f/2.0 con tecnologia DTI (Deep Trench Isolation) per la gestione dei riflessi di luce.
In condizioni di buona luce le immagini catturate sono sempre qualitativamente buone, anche se si notano dei piccoli problemi di esposizione, arginabili tramite l’utilizzo della modalità HDR, i cui risultati sono molto buoni.
Molto veloce anche il software della fotocamera, ed altrettanto veloce è anche la messa a fuoco di tipo PDAF. L’unica pecca significativa in questo ambito è lo zoom, sicuramente migliorabile nei prossimi update software.
In fase notturna la qualità scende, pur rimanendo sufficientemente buona per un utilizzo social. Si fa sentire la presenza del flash di tipo dual tone, decisamente potente.
La fotocamera anteriore è da 4 mega-pixel, sempre con apertura focale f/2.0, e anch’essa restituisce scatti decisamente buoni, anche in condizioni di scarsa luce.
La registrazione video può essere effettuata in 4K o in Full HD, in entrambi i casi a 30 fps. La resa è buona, ma, come per le foto, anche qua lo zoom è da rivedere.
Uno dei fiori all’occhiello di questo Mi 5 è la stabilizzazione ottica a 4 assi, che si rivela sempre molto fluida e con pochi artefatti (seppur visibili).
Possibilità anche di effettuare time-lapse e slow-motion a 120 fps (soltanto in risoluzione HD). Assenti le modalità a 60 e 240 fps.
Anche in questo caso, per tutti i dettagli approfonditi vi consigliamo di consultare il nostro focus approfondito sul comparto fotografico.
Xiaomi Mi 5 Prime – Test di registrazione 4K, Full HD e Slow-Motion
Xiaomi Mi 5 Prime – Audio
Sempre rimanendo nel comparto multimediale, la parte sonora è uno degli aspetti che ho decisamente apprezzato su questo terminale.
Lo speaker, pur non avendo un volume elevato, fornisce un audio sufficientemente corposo. Le frequenze basse sono presenti, un po’ a discapito di quelle alte, che tendono un po’ ad essere soffocate.
Tutta un’altra storia durante l’ascolto in cuffia, veramente di qualità e dal volume quasi esagerato. Nel player di default è presente la possibilità di equalizzare il suono, oltre ad alcuni profili impostabili a seconda del device audio di marca Xiaomi che stiamo eventualmente utilizzando (io ho testato il tutto tramite le sempre affidabili Xiaomi Hybrid).
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Audio molto buono anche in fase di chiamata, ed ho gradito soprattutto l’ascolto in vivavoce, il quale restituisce un suono molto caldo.
Xiaomi Mi 5 Prime – Connettività
Lo Xiaomi Mi 5, pur non offrendo l’espansione via micro SD, presenta il supporto in dual SIM di tipo stand-by con supporto al 4G, grazie al modem LTE Cat.12, e al VoLTE.
A differenza di quanto ipotizzato inizialmente, non è presente il supporto alla banda 20. Effettuando dei test con Wind e PosteMobile (che si allaccia alle reti Wind) ho notato come al chiuso in casa, in centro a Torino, prenda solo in 3G, quando solitamente con altri telefoni navigo tranquillamente in 4G. La situazione comunque migliora in positivo quando ci si sposta all’aperto.
Vista la presenza di un chipset Qualcomm, non abbiamo nessun tipo di problema nella ricezione Wi-Fi, accompagna da connettività Bluetooth 4.2 e GPS, A-GPS e GLONASS per la navigazione satellitare. Da segnalare anche la presenza dell’NFC, oltre al già citato sensore infrarossi. Assente la Radio FM.
Xiaomi Mi 5 Prime – Software
A bordo del Mi 5 troviamo Android 6.0 Marshmallow accompagnato dalla classica interfaccia MIUI, da pochi giorni aggiornata all’ultima versione 7.2.6.
A differenza di quanto mostrato al Mobile World Congress 2016, non è presente né la lingua italiana né i servizi Google, che sono però tranquillamente installabili come al solito.
Al di là di questo, l’utilizzo quotidiano è fluido e reattivo, e non si notato bug o impuntamenti, segno di una buona ottimizzazione, senza contare l’hardware presente sotto la scocca.
Non si notano grandi cambiamenti rispetto agli ultimi devices Xiaomi. La tendina delle notifica è suddivisa in 2 pagina, da cui gestire separatamente le notifiche ed i toggle rapidi. Presente l’applicazione Temi, con cui poter cambiare la grafica del telefono.
Da segnalare l’arrivo, nell’arco di pochi giorni, di ben 2 update da quasi 900 MB l’uno, che hanno portato la MIUI dalla versione 7.2.4 alla 7.2.6, segno che l’azienda è sicuramente al lavoro per ottimizzare i vari aspetti del telefono.
Xiaomi Mi 5 Prime – Autonomia
L’autonomia è garantita da una batteria da 3000 mAh non removibile.
Abbiamo effettuato i nostri test di utilizzo, con un utilizzo misto fra Wi-Fi e 4G, Bluetooth attivo e luminosità automatica impostata al 50%. Ecco le operazioni svolte:
- Streaming video sotto 3G (30 minuti): 3%
- Streaming video sotto Wi-Fi (30 minuti): 2%
- Asphalt 8 (30 minuti): 13%
- Real Racing 3 (30 minuti): 12%
- Facebook (1 ora): 3%
- Riproduzione film Full HD in locale (1 ora e 30 minuti): 12%
- Spotify (1 ora): 3%
- Registrazione video Full HD (15 minuti): 6%
- Browsing con Chrome (1 ora): 7%
- Chiamate vocali (45 minuti): 6%
- 2 email in push
- WhatsApp, Telegram, Facebook e Messenger sempre attivi
Grazie agli ultimi aggiornamenti sembrerebbe che la situazione si sia definitivamente stabilizzata per quanto riguarda la batteria. Con un utilizzo stress siamo riusciti a raggiungere circa 7 ore di display attivo, considerando il Wi-Fi Always On per metà del tempo.
Per quanto riguarda la ricarica, grazie allo standard Quick Charge 3.0 presente con lo Snapdragon 820, ecco le tempistiche di una ricarica completa, per la quale occorre circa 1 ora e 15 minuti:
- 30 minuti: 0-50%
- 25 minuti: 50-80%
- 36 minuti: 80-100%
Xiaomi Mi 5 Prime – Conclusioni
Vista l’enorme attesa creatasi attorno a questo dispositivo, è difficile dare un giudizio completamente imparziale. Senza ombra di dubbio ci troviamo di fronte ad un device dalle prestazioni da vero e proprio top di gamma, con pochissimi aspetti negativi.
Leggendo in rete è palpabile la delusioni molti utenti, non tanto per lo smartphone in sé, quanto per tutte le problematiche legate al fatto che non stiamo parlando di un prodotto destinato al nostro mercato, per cui non si tratta di veri e propri difetti.
Un altro aspetto molto discusso è quello legato al prezzo, ma anche qua ritorniamo alla mia precedente affermazione. Purtroppo non è possibile avere gli stessi prezzi proposti in madre patria, ma è altresì vero che
- stiamo parlando di un top di gamma competitivo a tutti gli effetti;
- non appena la situazione si sarà stabilizzata in Asia (vista anche l’enorme mole di richiesta), i prezzi tenderanno ad essere più stabili.
Lo Xiaomi Mi 5 Prime è disponibile all’acquisto sullo store online TopResellerStore ad un prezzo di 499 euro, con garanzia Italia da 24 mesi e spedizione dall’Italia, quindi priva di dazi. Nel caso, invece, siate interessati alla versione Standard, potete trovarla a 449 euro.