Nell’attesa della recensione completa dello Xiaomi Mi 5 Prime che arriverà nei prossimi giorni, stiamo effettuando vari focus su alcuni argomenti in particolare, in modo da offrirvi un’analisi più accurata.
Quest’oggi ci apprestiamo ad analizzare il comparto fotografico del device in questione, visto che è uno degli elementi su cui Xiaomi ha voluto puntare molto quest’anno (e anche perché è una degli aspetti che voi ci avete richiesto di approfondire maggiormente).
Ma bando agli indugi, iniziamo!
Xiaomi Mi 5 – Specifiche Tecniche
Iniziamo con qualche dato tecnico:
Fotocamera Posteriore
- 16 mega-pixel Sony IMX298 con lente a 6 elementi, apertura focale f/2.0, dimensioni di 1/2.8″, pixel da 1.12 µm
- OIS a 4 assi, autofocus PDAF, doppio flash LED dual tone
Fotocamera Anteriore
- 4 mega-pixel con apertura focale f/2.0, dimensioni di 1/3″, pixel da 2 µm
Xiaomi Mi 5 – Software
Il software della fotocamera qua adottato è sempre veloce e reattivo, sia in apertura dalla lock screen, sia in apertura “classica”.
La prima cosa che si nota è il taglio in 4:3, il quale può comunque essere settato in 16:9 tramite le impostazioni, effettuando però un downgrade a 12 mega-pixel.
Il passaggio dalla fotocamera posteriore a quella frontale è abbastanza veloce e si effettua anche tramite uno swype verso l’alto/basso.
L’interfaccia è decisamente pulita, in quanto a schermo abbiamo soltanto pochi pulsanti. Tutto il resto delle impostazioni, infatti, è accessibile tramite uno swype verso sinistra, con il quale si ha accesso al pannello apposito. Con uno swype verso destra, invece, si accede ai filtri automatici.
Nel suddetto pannello troviamo le varie modalità di scatto, ovvero:
- Panorama: scatti panoramici ad ampio raggio
- Timer: conto alla rovescia (3/5/10 secondi) prima dello scatto
- Audio: scattare tramite comandi vocali
- Manual: modalità avanzata
- Straighten: visualizzare se l’inquadratura sia dritta o meno
- Beautify: modalità di abbellimento
- HHT: modalità notturna (Hand-held Twilight)
- Tilt-shift
- Fish eye: effetto di distorsione in stile grandangolo.
Tra le suddette opzioni, una delle più interessanti è sicuramente la modalità Manual, con la quale, grazie all’utilizzo delle Camera API 2 di Google, è possibile andare ad interagire con alcuni parametri avanzati, come il Bilanciamento del Bianco, Messa a Fuoco, Tempo d’Esposizione e valore ISO.
Da segnalare la possibilità di modificare l’esposizione facendo un tap sul display ed effettuando uno swype circolare, con il quale andare ad interagire con le tacchette presenti nel puntatore della messa a fuoco.
Switchando, invece, alla fotocamera frontale, le modalità si riducono all’osso, in quanto troviamo la modalità Beautify, il Timer e l’opzione Magic Mirror, anch’esse accessibili tramite uno swype verso sinistra, mentre con uno swype verso destra abbiamo di nuovo i filtri automatici.
Sia nel pannello delle modalità della fotocamera posteriore sia di quella anteriore abbiamo inoltre accesso alle impostazioni di sistema, con le quali possiamo andare ad interagire con parametri più approfonditi, come il settaggio delle dimensioni delle foto e via dicendo.
Premendo il tasto alla destra dello shutter è possibile accedere alla modalità video.
Ricordiamo che lo Xiaomi Mi 5 registra nei formati 4K/1080p a 30 fps e 720p a 120 fps, mentre frontalmente registra soltanto in 1080p a 30 fps. Purtroppo non è presente una modalità a 60 fps.
Sempre tramite uno swype verso sinistra abbiamo accesso alle modalità di registrazione, ovvero:
- Audio Focus: registrazione dell’audio frontalmente e/o posteriormente.
- Slow-motion: video a 120 fps (è necessario impostare il formato HD dalle impostazioni per attivare questa modalità)
- Time-lapse: video ad intervalli regolari (0.06/0.12/0.3/1/2/3/4/5/8/10/15/30/60 secondi)
Anche in questo caso, dalla schermata delle modalità è possibile accedere alle impostazioni di sistema.
Xiaomi Mi 5 – Qualità fotografica
In questa sezione trovate tutti i vari scatti fotografici effettuati durante il test d’utilizzo del dispositivo.
Ricordiamo che, vista la presenza a bordo del SoC Snapdragon 820 di Qualcomm, è presente l’ISP Spectra dedicato, il quale si occupa dell’elaborazione delle immagini.
Degna di menzione è anche la tecnologia DTI (Deep Trench Isolation), la quale è utile per diminuire i riflessi di luce all’interno del sensore.
Ecco alcuni scatti eseguiti in pieno giorno. Vediamo come con questo Mi 5 si ottengano nel complesso sempre dei buoni scatti. Apprezzabile la buona riproduzione cromatica priva di aberrazioni, anche se è visibile una tendenza alla sovraesposizione.
NB: le foto presenti nell’articolo sono state ridimensionate a 1920×1440 pixel per non appesantire il caricamento della pagina. Se foste interessati agli scatti originali, potete trovarli a questo link.
Alcuni scatti eseguiti con la fotocamera frontale:
Per constatare la velocità di messa a fuoco e scatto, ecco alcuni scatti con soggetti in movimento. In questo ambito il Mi 5 ha dimostrato una buona velocità, vista anche la presenza di una messa a fuoco di tipo PDAF (Phase Detection Auto Focus), anche se non impeccabile, come si può notare nelle foto delle piccole cascate:
Quale miglior soggetto in movimento di uno scoiattolo in cerca di cibo?
Qua invece abbiamo alcuni scatti eseguiti a dimensione normale, poi zoomati a 4x ed 8x. Possiamo notare come la qualità dello zoom in alcuni frangenti non sia ottimale, ed è una cosa che si riscontra anche durante la registrazione video (ma questo è un aspetto che affronteremo più avanti).
Ecco gli scatti eseguiti in notturna. Molto buona la potenza del doppio flash LED, il quale, essendo dual tone, restituisce un’adeguata illuminazione della scena. Come di consuetudine, la velocità di scatto con flash attivo diminuisce decisamente.
Grazie alla modalità Manuale, è possibile aumentare il tempo di esposizione per far entrare più luce nel sensore, ma più aumentiamo i secondi di apertura, più sarà facile scattare una foto mossa. In questa situazione è consigliabile un treppiedi, o comunque un supporto per tenere fermo il telefono.
Xiaomi Mi 5 – HDR
Come sappiamo, la modalità HDR è sempre utile in quelle situazioni in cui. all’interno di una scena. abbiamo zone con esposizioni differenti. Tale opzione si occuperà di scattare più foto con diverse esposizioni, combinandole assieme ed ottenendo così una foto con un’esposizione più adeguata.
Nel caso del Mi 5 questa modalità si comporta tutto sommato bene, con una velocità di scatto decisamente buona.
L’effetto è apprezzabile soprattutto negli scatti sovraesposti dove il cielo risulta bruciato, restituendo colori più vicini alla realtà.
Si nota una maggiore contrasto e saturazione dei colori, con una tendenza verso tonalità azzurre, facendo da un lato diventare la gamma cromatica meno fedele alla realtà, ma, sotto alcuni aspetti, più gradevole (anche se qua subentra molto la soggettività).
Xiaomi Mi 5 – Video 4K
Come anticipato, è possibile registrare video in formato 4K con risoluzione
È presente anche qua la stabilizzazione ottica, tuttavia non si nota moltissimo con questo tipo di video.
Xiaomi Mi 5 – Video Full HD
Per il test video del Mi 5 ho deciso di effettuare un unico video che comprenda varie situazioni montate fra di loro, ovvero prova di messa a fuoco, zooming, stabilizzazione ottica, ambiente serale e notturno con flash attivo, ripresa frontale e via dicendo.
La resa cromatica è molto convincente, l’esposizione potrebbe in certi frangenti essere migliorata, ma il tutto è comunque all’altezza delle aspettative.
Molto buone le performance del tanto decantato OIS a 4 assi, gli artefatti sono sì presenti, ma in maniera minore rispetto ad altri top di gamma della generazione precedente.
In buone condizione di luce la messa a fuoco si è dimostrata molto veloce, mentre in alcune situazioni più difficoltose può capitare di vedere il sensore faticare da questo punto di vista.
Il tallone d’Achille maggiore nella registrazione dei filmati è indubbiamente lo zoom, aspetto decisamente non all’altezza del resto del comparto fotografico, soprattutto con scarsa luminositò.
L’audio captato durante i video ha una discreta qualità e pulizia, oltre che un volume decisamente potente.
Buona la qualità video anche del sensore frontale da 4 mega-pixel in ambienti illuminati, decisamente meno buona con poca luce, con un evidente calo del frame rate.
Xiaomi Mi 5 – Video Slow-Motion 720p 120 fps
La modalità slow-motion è eseguibile soltanto a 720p con un frame rate di 120 fps. La fluidità convince, a differenza della qualità non eccezionale.
Xiaomi Mi 5 – Conclusioni
In definitiva il comparto fotografico dello Xiaomi Mi 5 non delude le aspettative.
Gli scatti fotografici ottenuti nella quasi totalità dei casi sono soddisfacenti sotto quasi tutti i punti di vista. Da migliorare l’esposizione, ma soprattutto lo zoom, al di sotto della sufficienza. Idem per quanto riguarda la qualità video; molto buona la qualità dell’OIS.
Se questo focus vi è piaciuto o se qualche aspetto non vi è ancora chiaro lasciate un commento per farcelo sapere.
Vi segnaliamo anche il precedente focus benchmark, sempre eseguito sullo Xiaomi Mi 5 Prime.